Un momento di festa, ma anche di riflessione consapevole sul valore dell’acqua, “bene comune e universale, diritto di tutti, che deve essere gestito con una logica d’impresa, proprio per poterne garantire una fruizione ottimale: perché l’acqua non è un bene infinito”, come sottolineato da Mauro Bressan, Amministratore unico di Amag Reti Idriche.
L’azienda del Gruppo Amag che si occupa del ciclo integrato dell’acqua venerdì mattina ha cominciato ‘col botto’, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, l’intenso percorso di eventi rivolti ai cittadini e agli studenti in particolare.
Questo primo appuntamento ha visto come ospite d’onore il climatologo Luca Mercalli che, nella conferenza LE VERE SFIDE DEL NOSTRO FUTURO: clima, acqua, ambiente, energia, ha affrontato argomenti cruciali, al centro della riflessione di tutto il mondo occidentale.
La conferenza è stata organizzata da AMAG Reti Idriche in collaborazione con il Comune di Alessandria e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico-MIUR.
Sul palco del Teatro Ambra, hanno portato il loro saluto Gianfranco Baldi, Presidente della Provincia di Alessandria e di Egato 6, Davide Buzzi Langhi, Vice Sindaco di Alessandria e Assessore alle Partecipate, Paolo Borasio, Assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, e Paolo Arrobbio, Presidente di AMAG spa. Ognuno di loro ha ribadito come la tutela del ‘capitale naturale’ del pianeta rappresenti la vera sfida de futuro. E’ stata inoltre sottolineata la centralità dell’ ‘acqua bene comune’, e l’impegno assoluto, sia in termini di investimenti in infrastrutture, sia di sensibilizzazione culturale, per rendere il servizio di potabilizzazione, distribuzione e depurazione dell’acqua sempre più efficiente, e con standard qualitativi sempre più elevati. Scongiurando anche, per quanto possibile, ‘criticità’ come quelle che, anche in anni recenti, hanno caratterizzato alcune aree del nostro territorio.
Poi un Teatro Ambra strapieno, con quasi 300 studenti e insegnanti degli Istituti Saluzzo-Plana e Nervi-Fermi di Alessandria e Levi Montalcini e Parodi di Acqui Terme, ha ascoltato con attenzione le riflessioni di Mauro Bressan, amministratore unico di Amag Reti Idriche, e del climatologo Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana.
L’ing. Bressan ha ricordato ai ragazzi cosa c’è ‘dietro’ l’utilizzo quotidiano dell’acqua potabile: “L’acqua è un diritto universale, ma portare a casa di tutte le famiglie è un’Impresa: Amag Reti Idriche ha effettuato 48,4 milioni di euro di investimenti sul nostro territorio nell’ultimo decennio, ed è un’azienda in cui 80 addetti, ad elevata specializzazione, lavorano a tempo pieno per fare in modo che dai rubinetti di tutte le abitazioni, comprese le vostre, esca acqua di qualità elevata, che potete utilizzare per tutti gli usi domestici, compreso berla in tavola”. Un incipit che ha subito attratto l’attenzione dei ragazzi in sala. Poi l’amministratore unico di Amag Reti Idriche ha proseguito raccontato la storia dell’acqua, semplicissima: una molecola con un atomo di ossigeno e due di idrogeno: “Eppure senza l’acqua non esisterebbe la vita sulla terra. A differenza ad altri beni primari, come il petrolio o il grano, l’acqua non è sostituibile. Non è un bene di scambio, ma è l’unico bene d’uso”.
Ma attenzione, ha evidenziato Mauro Bressan: “L’acqua non è una risorsa infinita, e a tutt’oggi 1,1 miliardi di esseri umani non beneficia di acqua potabile. Per contro, un europeo consuma ogni giorno dai 100 ai 200 litri di acqua al giorno, un americano almeno il doppio, un australiano supera i 1.000 litri. Noi consumiamo 8 volte l’acqua che utilizzavano i nostri nonni, e certamente non sempre si tratta di un consumo indispensabile”. Giusto dunque, a fronte delle crisi idriche e della siccità legata ai cambiamenti climatici, che ognuno cerchi di fare la propria parte, per cercare di limitare gli sprechi di acqua. L’Amministratore Unico di Amag Reti Idriche ha ricordato: “L’acqua dell’alessandrino è classificata tra le migliori d’Italia, e in Fraschetta abbiamo un bacino idrico enorme, e prezioso, che fornisce ogni anno 35 milioni di metri cubi agli utenti. La gestione dell’acqua, ossia distribuirla in tutte le case, ha costi rilevanti, circa 20 milioni di euro complessivi all’anno. E ulteriori investimenti molto significativi sono previsti, fino al 2034, per ammodernare gli acquedotti (oggi le perdite sono pari al 27% dell’acqua, comunque inferiori alla media nazionale), e fare in modo che gravi fenomeni di crisi idrica legati a siccità non debbano più ripetersi”.
Poi sul palcoscenico dell’Ambra è salito Luca Mercalli, che ha evidenziato l’importanza del grande movimento di sensibilizzazione giovanile che, nei giorni scorsi, ha visto la mobilitazione di un milione di ragazze e ragazzi solo in Italia, nell’ambito di ‘un’onda’ popolare sollevata dalla quindicenne svedese Greta Thunberg.
“Non c’è più tempo – ha sottolineato Mercalli –, e non è davvero più possibile accontentarsi di piccoli gesti individuali, per quanto simbolici e significativi. Per ottenere risultati servono riduzioni delle emissioni ad alto potenziale (high-impact), senza i quali il futuro del nostro pianeta è davvero compromesso. Il grido d’allarme lanciato da Greta Thunberg, e rilanciato da decine di milioni di giovani in tutto l’Occidente, ci mostra come esista per fortuna un’opinione pubblica, rappresentata da ragazzi come voi, e dalle vostre famiglie, molto ‘sensibile’ e consapevole. Non smettete di lottare, e di crederci: il futuro del pianeta dipende da noi tutti”. Luca Mercalli ha tenuto una vera e propria lezione di climatologia, estremamente ‘effervescente’, citando alcuni grandi ‘classici’ della disciplina (“Saliamo sulle spalle dei giganti, per guardare più lontano, e capire cosa potrà succedere”), e fornendo alcuni dati molto concreti: “La temperatura media globale del Pianeta Terra è aumentata di 1°C nell’ultimo secolo, e questo è un dato tutt’altro che marginale. Ma è soprattutto l’escalation degli ultimi anni ad impressionare: il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1753 insieme a 2007 e 2015 (1,2 °C sopra la media), e tutti i 10 anni più caldi sono successivi al 1996: 9 su 10 delle estati più calde sono successive al 2002”.
Cosa significa tutto questo? Che, appunto, le condizioni di vita sul pianeta stanno cambiando rapidamente, e ancora maggiormente sono destinate a cambiare, e non in meglio, se gli Stati non cambieranno drasticamente passo, e strategie di produzione e consumo. “I ghiacciai progressivamente si sciolgono – ha sottolineato Mercalli -, sulle Alpi si sono ridotti di oltre il 50% in un secolo, e intere aree anche di casa nostra, da Venezia al Delta del Po, rischiano di essere stabilmente sommerse dall’acqua. Secondo gli scenari descritti dai rapporti interazionali, la temperatura media salirà di altri 2°C da qui al 2100 se si applicherà correttamente l’Accordo di Parigi, oppure fino a 5°C in più se si continuerà così, come se nulla fosse. In aree come la nostra, il nord ovest dell’Italia, potremmo arrivare a + 8 °C in estate nel 2100!”.
Ma qual è la strada da percorrere? Ovviamente siamo tutti coinvolti, ha ribadito Luca Mercalli, ma altrettanto ovviamente servono scelte ‘di sistema’. Alcuni passi fondamentali? Produrre meno rifiuti, riciclare, fare il compost, mobilità elettrica, ma anche meno viaggi aerei, meno trasporti in genere, più telelavoro”.
Una sfida complicata, ma non impossibile insomma: “la soluzione è una vera ‘economia circolare’ – ha concluso Luca Mercalli – fondata sul necessario per tutti, e il superfluo per nessuno, per citare le parole della storica enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”, del maggio 2015″.
La mattinata si è conclusa con un momento di coinvolgente divertimento: sul palco dell’Ambra si sono esibite le scuole di danza Asd Creativ Crew (Acqui Terme) e On Stage Dance&Theatre (Alessandria), e per studenti e studentesse degli Istituti Saluzzo-Plana e Nervi-Fermi di Alessandria e Levi Montalcini e Parodi di Acqui Terme è stata l’occasione per concludere con un momento di festa una mattinata ricca di riflessioni.
Il percorso di coinvolgimento e sensibilizzazione sui temi dell’acqua proposto da Amag Reti Idriche alle scolaresche del territorio, e non solo, in realtà comincia ora: venerdì mattina infatti è stato presentato il Concorso fotografico ACQUA, GOCCE DI VITA 2019.
Il concorso è aperto a tutti gli iscritti a Instagram, a cui viene richiesto di condividere una o più foto legate al tema dell’importanza della risorsa acqua. Le foto dovranno essere taggate con l’hashtag #acquagoccedivita. La scadenza sarà giovedì 30 maggio.
In palio ci sono 3 buoni acquisto dal valore di 150, 100 e 50 euro di materiale elettronico: ragazzi e ragazze possono ‘scatenarsi’, a partire da subito.
Il regolamento è disponibile sul sito https://www.gruppoamag.it/regolamento-concorso-fotografico-acqua-gocce-di-vita/