Concerto ‘col botto’ per i Make It Burn a Bistagno

Per la prima volta in un teatro ricolmo di gente, dove, tra l’altro, sono ospitati nomi di spicco della scena teatrale italiana – tra cui Ugo Dighero, Alessandro Fullin, Antonello Fassari, Ettore Bassi e molti altri – i Make It Burn, quattro giovanissimi musicisti, si confrontano con un pubblico ben diverso, per esigenze ed aspettative critiche, rispetto a quello più tipicamente animoso che movimenta i locali e i pub in cui erano soliti esibirsi. Grinta esplosiva sul palco, un pubblico partecipe e presente, l’alternarsi di atmosfere emotivamente variegate; tutto ciò ha caratterizzato la serata di sabato 16 marzo al Teatro “SOMS” di Bistagno. Un vero e proprio show musicale, con volume a mille, giochi di luce e video-proiezioni, per uno spettacolo che, di sicuro, ha saputo impressionare per maturità artistica i numerosissimi spettatori convenuti. Questi sono chiari segni che i quattro ragazzi – Alessio Zariati, Lorenzo Niniano, Roberto Di Lucia e Filippo Vermini – sono cresciuti, sia in termini di competenza musicale, che di presenza scenica. Tant’è che, non solo SOMS e Quizzy Teatro, organizzatori e promotori dell’evento, hanno voluto valorizzare il complesso, ma anche l’etichetta discografica Sonic Factory di Tortona, diretta da Egidio Perduca, propone una collaborazione continuativa con la band. Inoltre, a riconferma di un evidente talento, gli ideatori del Bit Music Contest di Torino conferiscono loro il secondo posto, scegliendoli tra quaranta band in gara. Ma chi sono di preciso i Make It Burn? Lorenzo Niniano e Alessio Zariati ne sono i fondatori: sette anni fa, all’età di 12 anni, iniziano a “strimpellare” qualche canzone della scena rock anni ‘80/’90, seguendo l’esempio di maestri del genere come i Guns n Roses, gli U2, Eric Clapton o i Dire Straits. Dopo poco incontrano sulla loro strada l’orecchio sopraffino del bassista Roberto Di Lucia e l’impeto inarrestabile del batterista Filippo Vermini. Uniti in una formazione certamente più completa, avviano quindi il loro percorso. In un solo anno di musica insieme si accorgono che il loro non è più un semplice hobby, ma un lavoro a tutti gli effetti. La “ricetta segreta” del suono che identifica e rende unico il complesso sta nell’ibridarsi delle diverse inclinazioni di gusto che ciascun componente ha apportato, senza che l’una prevarichi sull’altra: una natura che vira al pop e all’unplugged con un’anima rock aggressiva.

Il live ha una grande importanza e a ricordarcelo è lo stesso chitarrista Lorenzo Niniano: “Amiamo e curiamo nel dettaglio le nostre performance dal vivo. Ciò che cerchiamo di ottenere, sia per mezzo dell’esecuzione, che mediante la scelta dei brani, è il coinvolgimento delle più lontane e “meno legate” fasce di età. Trovare le giuste composizioni nelle quali ognuno si possa rispecchiare è una sfida nient’affatto facile, ma nemmeno impossibile. La musica unisce e

non fa preferenze, ne siamo profondamente convinti e proveremo a convincere anche voi!“.

Le oltre cento repliche hanno reso i ragazzi più estroversi, disinvolti nel dominare la scena con pezzi suonati esclusivamente dal vivo, senza l’ausilio di alcuna strumentazione digitale, e uniti nell’articolare una scaletta ricca di nomi prestigiosi che sovente portano con sé difficoltà tecnico – esecutive di non semplice risoluzione.

Vi consigliamo di rimanere sintonizzati sui canali social Make It Burn, perchè presto saranno ufficiali notizie al riguardo di significative collaborazioni con altrettanto autorevoli artisti della scena musicale italiana, nonché materiale inedito, disponibile a breve su tutti i digital store.