Torna l’Alessandria Film Festival: 3 giorni dedicati al cinema, e ai suoi mestieri. Quest’anno focus sulla regia

Dal 22 al 24 marzo 2019 torna l’Alessandria Film Festival, manifestazione di cultura cinematografica giunta alla terza edizione, che si compone di tre giornate dedicate interamente alla settima arte.

Il Festival si svolge presso le sale dell’Associazione Cultura e Sviluppo (piazza Fabrizio De André 76 – Alessandria) e nella Sala Convegni di Palazzo Cuttica ad Alessandria giovedì si è svolta la presentazione dei contenuti di questa edizione 2019.

Erano presenti Cherima Fteita, Assessore comunale alle Manifestazioni ed Eventi di Alessandria, Lucio Laugelli e Stefano Careddu, Co-direttori Artistici dell’Alessandria Film Festival, Sarah Sclauzero, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “me.dea”, Marcello Canestri, titolare Studio Canestri, Giovanna Scacheri, titolare Hotel Londra, e Roberto Siri, Amministratore Delegato Gruppo Resicar.

La struttura del Festival si basa su un concorso internazionale di lungometraggi e cortometraggi selezionati tramite la piattaforma online Film Freeway e giudicati poi da due giurie di esperti. Quest’anno hanno partecipato circa 280 opere tra corti e lunghi.

Le prime due edizioni hanno riscosso un buon successo (più di 1.000 persone per weekend) e feedback molto positivi sia da parte del pubblico, degli sponsor e dei partner, che degli stessi ospiti, tra i quali spiccano nomi di grande caratura come Luca Bigazzi e Daniele Ciprì (tra i più noti e talentuosi direttori della fotografia italiani), Francesco Pannofino, il critico Giuseppe Piccioni e l’attrice alessandrina Marta Gastini, Luca Vecchi dei The Pills e il critico Steve Della Casa.

Fil rouge del Festival è l’attenzione nei confronti della sfera professionale che gravita intorno al mondo del cinema: non soltanto i film, quindi, che restano i protagonisti dell’ALFF, ma un’attenzione particolare anche per i meccanismi che vi stanno dietro. Ogni edizione, infatti, viene consacrata a un mestiere del cinema: dopo il direttore della fotografia e il doppiatore, quest’anno è la volta del regista.

Gli ospiti del 2019 saranno, infatti, nomi noti e storici, ma anche volti nuovi e molto interessanti del panorama registico italiano: primo fra tutti Pupi Avati, atteso sabato 23 marzo alle 21 per una chiacchierata con Steve Della Casa sulla propria eccezionale carriera, che proprio quest’anno celebra 50 anni di attività. Lo stesso pomeriggio ci sarà Carlo Ausino, regista messinese di nascita, ma torinese d’adozione, classe 1938, conosciuto principalmente per il film Torino violenta del 1977, appartenente al filone del cinema poliziottesco. Ausino dialogherà con Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie organizzatrice del Piemonte Movie gLocal Film Festival con cui l’ALFF è gemellato fin dalla sua prima edizione. La sinergia tra Piemonte Movie e l’ALFF consiste nello scambio reciproco di spazi dedicati all’interno della programmazione festivaliera: le manifestazioni, per altro, hanno luogo a poche settimane di distanza l’uno dall’altra tra Torino e Alessandria, pertanto la possibilità di dialogare risulta particolarmente agile e naturale.

Novità di quest’anno, l’Opening Party di venerdì 22 marzo, sponsorizzato da Studio Canestri con dj set di Alberto Palazzolo: Studio Canestri, da molti anni promotore e sostenitore di iniziative culturali cittadine, sarà il main sponsor dell’Alessandria Film Festival 2019.
#unsorrisodacinema è infatti il titolo della serata e l’hashtag con cui, durante la festa, gli ospiti saranno invitati a farsi una foto a tema e a postarla sui social.

I tre autori delle foto più riuscite riceveranno una tessera per sei ingressi omaggio alle proiezioni del Cinema Teatro Alessandrino/Multisala Kristalli, offerte dallo Studio Canestri.

Il party, che inizia alle 22, sarà anticipato alle 21 dai saluti inaugurali e istituzionali alla presenza delle Autorità locali e dal film d’animazione Ce magnifique gâteau (Bel), che è stato presentato in anteprima mondiale alla Quinzaine des realisateurs al Festival di Cannes.
Come da tradizione, il sabato mattina invece è totalmente dedicato ai più giovani, con un’offerta pensata su più livelli per raggiungere bambini e ragazzi di tutte le età. Torna il laboratorio Cine/mini a cura di Lorenza Novelli per bambini dai 4 ai 10 anni, questa volta ispirato alla fantascienza: un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta di mondi sconosciuti, abitati da alieni, robot giganti e creature fantastiche.

Per i ragazzini dai 9 ai 14 anni c’è il Workshop di Animazione Stop-Motion tenuto da Andrea Serrapiglio, per imparare i principi dell’animazione con una delle tecniche cinematografiche più famose, da sempre utilizzata per gli effetti speciali e nell’avanguardia del cinema.

Infine, dedicato agli studenti delle scuole superiori, un incontro tenuto dai professionisti di Bottega del Suono, realtà alessandrina di respiro nazionale molto ampio, intorno al tema “Note immaginate – come nasce una colonna sonora”.

L’ALFF inoltre ha stretto convenzioni con diversi istituti scolastici della città per poter ospitare studenti in alternanza scuola-lavoro e offrire loro la possibilità di accumulare crediti formativi, collaborando in prima persona alla realizzazione del festival in qualità di staff volontario.

Dulcis in fundo, pensato invece per un target transgenerazionale (dai 16 anni in su), il laboratorio “Macchina da presa Vs Movimenti da palcoscenico” a cura del Collettivo Teatrale Officine Gorilla insieme agli attori Michele Puleio e Luca Zilovich, con Enzo Ventriglia (Commedia Community, Teatro della Juta), incentrato sul confronto tra cinema e teatro: quanto è diverso il mestiere dell’attore cinematografico rispetto a quello teatrale? Quali sono, invece, i punti di contatto? È possibile ricreare la stessa scena davanti alla telecamera e sul palcoscenico?

Proprio il connubio cinema-teatro rappresenta una novità della terza edizione: l’ALFF, infatti, da quest’anno istituisce uno spazio da dedicare alla linea – sottile e molto proficua – che divide l’una dall’altra disciplina artistica, nell’intenzione di approfondire quelle zone di interscambio nelle quali cinema e teatro si mescolano o dialogano da sempre. Proprio il Collettivo Teatrale Officine Gorilla, infatti, propone per la domenica pomeriggio il Jukebox teatrale, un format originale nel quale il pubblico è chiamato a scegliere la “prelibatezza” teatrale che preferisce, direttamente da un ricco menù di pezzi ispirati al rapporto tra cinema e teatro.

Il sabato sera del Festival, che inizia alle 19 con l’aperitivo e il dj set a cura di G.A.S.A. (Giovani Alessandrini Si Attivano) e prosegue con l’incontro con il maestro Avati, si chiude con due eventi speciali: alle 22 Avanguardie, una sonorizzazione dal vivo composta per il Museo del Cinema da Riccardo Mazza su scene tratte da capolavori cinematografici sperimentali degli anni Venti e Trenta, scelte e rielaborate in live video da Laura Pol.

Nella performance il cinema d’avanguardia è ripreso nel momento in cui, nella sua evoluzione tecnico-espressiva, conquista una sua autonomia artistica e si interroga sui vari aspetti e caratteri del linguaggio filmico, in rapporto ad altri linguaggi artistici come il teatro, le arti figurative, la poesia e la musica e all’interno di una sua individuazione formale.

Alle 23.15, invece, la proiezione di StellaStrega, il film di Federico Sfascia che è già diventato un cult tra gli appassionati. StellaStrega è stato inserito dalla rivista Film Tv nella top 10 dei film non usciti in sala del 2018.

Il film è caratterizzato da un approccio totalmente artigianale che non nasconde il trucco e l’effetto in nessun modo e anzi mette in primo piano pupazzi, modellini, marionette ed effetti ottici realizzati con sovrapposizioni di luci, fiamme e fumi colorati, amalgamati grazie a una coerenza visiva che viene principalmente dal disegno e dall’animazione.

Film in continua mutazione, dal grottesco al melodrammatico, dalla bassezza umana di cui ridere amaramente fino alle scelte difficili per cui soffrire dolcemente, un film in cui certi archetipi dell’horror si trasfigurano in stilizzazioni che guardano agli anime orientali.
La domenica pomeriggio, infine, oltre alle consuete pellicole in concorso e al Jukebox teatrale, torna un amico dell’ALFF: Gualtiero Burzi, talentuoso attore alessandrino, accompagna la proiezione di Si è sempre fatto così, a seguito della quale l’attore dialogherà con Walter Siccardi, maestro d’armi di grandissima esperienza.

A questo proposito, collaborazione molto preziosa subentrata quest’anno è quella stretta con l’Associazione di Promozione Sociale di contrasto alla violenza contro le donne me.dea, che ha scelto di patrocinare alcune proiezioni tra quelle selezionate, perché variamente collegate al tragico tema della violenza – diretta o indiretta, esplicita o meno – contro le donne.
La locandina dell’ALFF rappresenta una variazione sul tema dell’opera di Federico Gastaldi, giovane e apprezzatissimo illustratore alessandrino.
Torna inoltre ad arricchire gli spazi del Festival l’illustratrice Sandra Bisiani Martinson, classe 1992, che con le sue locandine reinterpretate ha colpito l’attenzione e il cuore di molti spettatori della prima edizione dell’ALFF.

Life’s remake è invece una novità di quest’anno e coincide con l’esposizione di locandine cinematografiche rivisitate dalla popolazione detenuta presso la Casa di Reclusione di San Michele: da aprile 2018, infatti, lo staff dell’ALFF ha svolto attività di volontariato settimanale presso il carcere, organizzando un laboratorio cinematografico suddiviso in più moduli. L’attività si situa all’interno dello spazio didattico Artiviamoci, gestito dall’Associazione ICS Onlus. Le locandine realizzate dai detenuti sono libere interpretazioni di corrispondenti famosi, rielaborate secondo il gusto e il vissuto di ciascun artista.

L’Alessandria Film Festival, organizzato dall’APS Paper Street 2.0, gode del Patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Alessandria, del supporto della Film Commission Torino Piemonte e della ConfCommercio Alessandria, conta sulla collaborazione del Festival Adelio Ferrero (cinema e critica), di me.dea, di Bottega del Suono e del Collettivo Teatrale Offine Gorilla. Inoltre è gemellato con l’associazione Piemonte Movie.

ALFF ha una convenzione per l’ospitalità con l’Hotel Londra presso il quale organizza, al termine della manifestazione, un brindisi di chiusura per sponsor, amici e media interessati.
L’allestimento della VIP Lounge è realizzato in collaborazione con l’architetto Cristina Colla di Colla Arredi.

Durante la manifestazione, il servizio ristoro sarà curato interamente da Dr. Sèller, che proporrà snack e piatti ad hoc, adatti per uno spuntino veloce o un aperitivo tra un film e l’altro.

Il beverage invece sarà gestito da tre diverse realtà, con core diversi: BrewDog (birra), Mazzetti D’Altavilla (grappe) e Cascina Lana (per il vino dell’Opening Party del venerdì sera).
Torna inoltre, vista la calorosa accoglienza dell’anno scorso, la Beer School di BrewDog, quest’anno curata dal nostrano Roberto Remo Renzi (di Hop – Mangiare di birra): un percorso di quattro assaggi per approfondire le proprie conoscenze sui principali stili e modalità di produzione della birra.