Berutti (Forza Italia): “Un disegno di legge per contenimento del consumo di suolo e riuso edilizio”

Il senatore di Forza Italia Massimo Berutti è il primo firmatario di un disegno di legge dedicato alla corretta pianificazione del territorio per il conseguente contenimento del consumo di suolo e l’incentivazione del riuso edilizio ed urbanistico.

“Il disegno di legge – spiega il senatore Berutti – vuole evitare le trappole di un atteggiamento pseudo-matematico e mira a ricondurre il tema del controllo del consumo di suolo nel suo alveo logico e naturale: la “buona pianificazione”, che premia il riuso del patrimonio edilizio esistente”.

Il disegno di legge Berutti persegue due obiettivi principali: il primo è di promuovere la “buona pianificazione territoriale”, tramite una semplice serie di criteri-guida, che compongono un quadro di “livelli essenziali di prestazioni” validi per tutto il territorio nazionale. L’altro obiettivo, è di individuare il riuso del patrimonio edilizio esistente come la strategia vincente da incentivare per contenere il consumo del suolo, indirizzando e incentivando l’attività edilizia verso tale patrimonio nel rispetto dei principi di tutela artistica, architettonica ed ambientale. Il testo si compone di 9 articoli, dalle finalità alle definizioni, sino ad una serie di principi e obiettivi da porre alla base della pianificazione territoriale.

La proposta verte poi sul tema del riuso urbanistico ed edilizio come strumenti per affrontare il problema del vasto ed in parte desueto patrimonio costruito. Per raggiungere tale obiettivo, alla luce di una vasta esperienza maturata tramite il confronto con la realtà di chi quotidianamente si cimenta con il tema del riuso, il testo individua una serie di interventi semplici e concreti, di sicura efficacia per dirottare le iniziative dal consumo di nuovo suolo verso il riuso del patrimonio esistente.

In particolare, il disegno di legge contiene una serie di “misure di incentivazione” direttamente rivolte a chi opera per attuare il riuso edilizio. “Le parole d’ordine della mia proposta sono: semplicità e operatività. Sono certo sia finito il tempo di testi legislativi altisonanti e privi di effettiva incidenza sulla realtà concreta. Questo testo tiene insieme la tutela dell’ambiente e l’attenzione ad offrire strumenti alle amministrazioni, ai cittadini e alle imprese perché quella tutela sia ben coniugata con le legittime esigenze di concretezza di chi lavora e di chi crea lavoro”.