di Gian Luca Loreggia*
Due considerazioni sul caso Pernigotti. Dal momento che ho l’onore e l’onere di candidato per le regionali 2019 in Piemonte con il M5S, sono stato al Consiglio Comunale aperto, un paio di volte allo stabilimento con i lavoratori e all’incontro del Ministro Di Maio a Novi.
Nelle due occasioni pubbliche ricordo passerelle di tutti, anzi a dire il vero durante il Consiglio aperto il M5S numericamente era minoranza, c’erano gli Stati maggiori di PD, Lega, FI, LeU (esiste ancora?), DeMa (non so cosa sia), sindacati, triplice, commercianti, ANPI…. insomma quelli che negli ultimi 20 anni hanno benedetto la globalizzazione, il TTIP (quando la nostra delegazione a Bruxelles ha iniziato a porsi delle domande sul TTIP sono stati accusati di qualsiasi incapacità, politica e intellettiva) , il CETA, l’avvento di qualsiasi capitale straniero, la precarizzazione del mercato del lavoro, l’abolizione dell’articolo 18, il jobs act. Quelli che farebbero costruire centri commerciali ovunque per due spicci di oneri di urbanizzazione e poi difendono i piccoli commercianti, senza dimenticare la stampa che quando arrivò Di Maio, imboccò un lavoratore per dire qualcosa di negativo, prima ancora che parlasse (testimone auricolare). Poi la legge propaganda “salvapernigotti” che non si sa secondo quale principio giuridico, prima della storia, avrebbe effetto retroattivo.
Questa la premessa, Di Maio durante le vacanze invernali è venuto a Novi e prima ancora aveva convocato i turchi davanti al PdC Conte e questi non si sono presentati.
Il finale era annunciato? Forse, però tutto ciò che era in potere del Governo è stato fatto (leggai moral suasion), non credo che nessuno di coloro che ora si stracciano le vesti sia a favore dell’esproprio dei lavoratori. Detto ciò, questo Governo, nella persona del Ministro del Lavoro e del MISE ha reintrodotto la cassa integrazione in caso di licenziamento, che fu eliminata nel jobs act del famigerato Renzi. Nessuno mosse un dito quando questi sconosciuti turchi vennero qui, strapagando l’azienda ai fratelli Averna, che oggi si faccia passare il M5S come responsabile della questione Pernigotti mi pare sbagliato e fuori da ogni logica, soprattutto da coloro che hanno benedetto negli anni il corso degli eventi e che, nel migliore dei casi, tacciavano come gufo chi si poneva delle domande sul merito delle questioni. La parte gialla del Governo deve fare da punchiball sempre e comunque? Ci sto, ma iniziamo a mettere i puntini sulle i.
* candidato Movimento 5 Stelle Regionali Piemonte