di Enrico Sozzetti
Alessandria è in prima fila nella battaglia contro gli abusivi del turismo. Un fenomeno finora poco studiato e poco controllato, che crea non solo pesanti turbative di mercato, ma che mette a rischio la sicurezza dei cittadini che si affidano a operatori del tutto improvvisati. Un evento pubblico ha permesso di mettere a fuoco meglio il problema dell’abusivismo nel settore e ha visto proprio un gruppo di operatori alessandrini assumere le redini di un movimento che sta reagendo, esclusivamente con la forza delle leggi e delle normative che esistono, ma che sono troppo spesso eluse. Protagonista è il Cavap (Comitato agenti di viaggio di Alessandria e provincia), nato nei primi mesi del 2018. “Sappiamo che gruppi di colleghi si sono mossi in altre regioni contro un fenomeno che pare sottragga al mercato regolare il 35 per cento dei gruppi e al fisco tra i 500 e i 600 milioni di euro l’anno” hanno detto i fondatori, una trentina di agenzie, affiancate anche da Piemonte Heritage, associazione di guide professionali.
L’obiettivo è “combattere chi vende viaggi fuori dalle regole, danneggiando sia i viaggiatori, sia gli agenti che operano in linea con le normative”. E lo hanno detto chiaramente durante il convegno ‘Turismo abusivo: responsabilità e soluzioni’ ospitato a Palazzo Monferrato. Esperti di settore, commercialisti, assicuratori, operatori di livello nazionale hanno analizzato i principali aspetti del fenomeno, fornendo stime economiche dell’abusivismo nel turismo che parlano di un fatturato in nero di svariati miliardi, di un danno erariale e di evasione fiscale altrettanto miliardari, fino a una perdita di posti di lavoro valutata superiore al migliaio di persone in tutto il paese. “La pratica di organizzare viaggi da parte di soggetti di vario genere non è certo nuova. Ma le norme sono chiare, le associazioni possono occupasi direttamente della vendita di viaggi al massimo due volte l’anno e solo per i soci” è stato puntualizzato. Invece quanti viaggi organizzano Pro Loco e parrocchie, negozi e pseudo organizzazioni private? Solo negli ultimi tre mesi il Cavap ha ricevuto una ventina di segnalazioni di viaggi abusivi, accertati e verificati. I membri del comitato alessandrino hanno contattato direttamente alcuni degli organizzatori abusivi per chiedere spiegazioni e le risposte più comuni hanno spaziato dalla partecipazione riservata ai soci fino al classico ‘si è sempre fatto così’.
Il movimento di contrasto all’abusivismo turistico in Italia sta nascendo dal basso. E Alessandria potrebbe essere protagonista. Gli operatori hanno deciso di impegnarsi nel rispetto della legalità e della sicurezza. Il richiamo a chi deve controllare (dalle forze dell’ordine alla pubblica amministrazione) è arrivato forte e chiaro. Ma una quota importante di responsabilità è quella dei cittadini. Che devono imparare a non farsi abbindolare da facili slogan, dai prezzi bassi, dal passaparola, dai messaggi sui social. Perché a volte basta niente per trasformare una piccola vacanza all’apparenza senza rischi in un incubo senza fine.