L’attuale Piano Regolatore del comune di Alessandria, nato nell’ambito dottrinale di una cultura urbanistica degli anni ’70 del secolo scorso, nonostante abbia subito nel corso del tempo modifiche parziali e strutturali secondo le puntuali esigenze del momento, risulta comunque inadeguato alle esigenze attuali sia a livello urbanistico che per le necessità della collettività locale.
Nei primi mesi dell’anno 2000 fu approvato il ‘PRGC ‘90’ del Comune di Alessandria (DGR n-36/29308 del 7 febbraio 2000, deliberazione poi rettificata con DGR n.13/29915 del 13 aprile 2000), su questa base sono state successivamente introdotte modificazioni (ex art. 17 comma 12 della legge n. 56/77), varianti parziali (ex art. 17 comma 5), varianti strutturali e successive modifiche con diverse Deliberazioni del Consiglio Comunale (mediamente le variazioni si sono susseguite con cadenza di circa 7-8 mesi).
Nel corso della sua vigenza il “PRGC ’90’ ha attraversato temporalmente tutto il periodo di crisi economica internazionale con significativi riflessi su scala nazionale che inevitabilmente, ne hanno condizionato previsioni ed obiettivi. Il crollo del mercato immobiliare, con andamenti costantemente al ribasso a partire dal 2008, ha significativamente contratto le edificazioni con un abbattimento percentuale negativo che dal 2000 ad oggi, sfiora il 75%.
La logica iniziale sottesa alla formulazione iniziale del ‘PRGC ‘90’, quindi, risulta attualmente stravolta, rendendo questo strumento di pianificazione di difficile gestione e inadatto alle nuove modalità operative di trasformazione territoriale, impedendo di cogliere le eventuali opportunità di sviluppo e intervento che si dovessero presentare.
Per queste ragioni, l’Amministrazione Comunale di Alessandria intendendo procedere con provvedimenti adeguati ha già approvato con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 101 del 26.04.2018 un atto di Indirizzo per la gestione dello strumento generale urbanistico, delineando gli obiettivi e le esigenze prioritarie da considerare in una nuova variante, con particolare riferimento alla correlazione con le diposizioni normative in materia ambientale e di contenimento di consumo del suolo a favore della rigenerazione urbana.
Elemento fondamentale di questa nuova variante, dunque, oltre alle normali modifiche in ambito di pianificazione nel breve periodo, è costituto da interventi che permettano di operare celermente sfruttando le opportunità che si presentano con un nuovo PRG aperto, facilmente variabile orientato ‘al fare’, nell’ambito delle linee di indirizzo definite e nel rispetto delle disposizioni di Legge vigenti.
“Il mutare delle condizioni economiche e dei meccanismi di accumulo delle ricchezze, anche lontano dall’Italia, comportano profonde riverberazioni nei nostri modi di vivere, di socializzare e di tutelare quei beni basilari della nostra cultura, inducendoci a pensare a nuovi modelli di società e nuovi modi di vivere che sfruttano le opportunità offerte e dalle continue e funzionali modifiche – ha spiegato il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco -. La Pubblica Amministrazione deve dotarsi di strumenti idonei ad operare nei tempi e nei modi che i mutamenti di questi anni impongono: una rinnovata gestione del PRGC sarà l’elemento fondamentale per un governo efficace del territorio con un radicale contrasto delle azioni di stravolgimento e di abusivismo edilizio, urbanistico e territoriale. A regime favorirà un rilancio degli interventi sul territorio, dando nel contempo più certezze a cittadini ed operatori”.
Gli obiettivi enunciati saranno perseguiti con molteplici interventi in accordo con tutte le forze culturali, economiche e sociali presenti sul territorio che operando insieme, nel rispetto delle reciproche competenze, realizzeranno un metodo operativo utile alla creazioni di nuove sinergie di sviluppo tra pubblico e privato a beneficio della comunità locale.
Gli interventi previsti saranno oggetto di incontri e discussioni con le rappresentanze territoriali delle attività, degli interessi e dei cittadini presenti ed operanti sul territorio comunale, con una calendarizzazione a partire dal mese di febbraio 2019.
L’adozione della variante parziale al PRGC sarà soggetta ad una verifica di valutazione ambientale e paesaggistica, con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e, in tema di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), nel rispetto della normativa in vigenza con l’applicazione del “Procedimento Integrato per l’approvazione di variante Parziale al PRG”.
Infatti, ha continuato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Davide Buzzi Langhi: “la massima attenzione sarà posta all’eventuale trasformazione del territorio poiché, sempre di più, lo sviluppo sociale ed economico passi attraverso riconversione edilizie, trasformazioni degli usi, ristrutturazioni edilizie urbanistiche con interventi che non consumino ulteriore suolo agricolo. Obiettivo per i prossimi anni è l’azzeramento del consumo di ulteriore suolo, restituendolo alle coltivazioni e tutelando il territorio comunale che verrà sottoposto ad attente e idonee verifiche ambientali e paesaggistiche, per razionalizzare i presumibili interventi in aree marginali o di completamento.
Nello stesso tempo, intendiamo operare per garantire migliori servizi e infrastrutture urbanizzative alla comunità alessandrina, sulla base delle reali esigenze del territorio, anche ripensando alle funzioni e alle modalità gestionali dei punti più fragili della nostra Città come il centro storico e le periferie”.
“Con la proposta di questa variante parziale di PRGC – ha concluso il Sindaco – intendiamo dare il via ad una fase programmatica di rilevante importanza strategica per la nostra Città fornendole un rinnovato più agevole strumento che consenta a tutti di poter agire nella maniera migliore. Sulla base di quanto stabilito già dal DUP 2018-2020 e ribadito nella proposizione del DUP 2019-2021 tra le ipotesi principali di intervento sono, inoltre, in previsione lo sviluppo del polo ferroviario del Cristo come polo logistico in alternativa a quello individuato nell’area di Villa del Foro – Cabanette e l’individuazione e la realizzazione di parcheggi periferici per favorire l’accessibilità del centro”.
Obiettivi ed esigenze della nuova variante di PRG
1. Eliminazione totale di ogni ulteriore consumo di territorio recuperando all’uso agricolo o naturalistico i terreni abbandonati. Entro il 2050 si intende azzerare il consumo di suolo e tutelare le aree agricole, incentivando la rigenerazione urbana attraverso regime fiscali di vantaggio, semplificando le procedure per gli intereventi di riqualificazione e favorendo l’efficienza energetica del costruito attraverso demolizioni e ricostruzioni.
2. Tutela puntuale di tutto il territorio comunale sottoponendo a specifica verifica di valutazione ambientale e paesaggistica, come da norma, ogni interevento di trasformazione territoriale.
3. Razionalizzazione delle aree di completamento sulla base della reale situazione urbanizzativa e vocativa del territorio, con particolare attenzione sia alla sistematizzazione delle aree produttive, sia dell’area del centro urbano, con nuovi e appropriati strumenti pianificatori e esecutivi, volti ad orientare prioritariamente gli investimenti immobiliari alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
4. Verifica e razionalizzazione dei servizi e delle infrastrutture urbanizzative.
5. Rivisitazione delle Norme di Attuazione del PRGC.
6. Ridefinizione di specifiche problematiche territoriali che verranno poste all’attenzione del Comune negli incontri programmati già a partire dal febbraio 2019 con le associazioni di categoria e le diverse rappresentanze dei cittadini.