L’utilizzo di insetti nell’alimentazione animale contribuisce a ridurre lo spreco di cibo e apporta valore alle aziende agricole. A Casalnoceto (AL), nasce la prima Bugsfarm, un sistema integrato di allevamento di insetti per la bioconversione di scarti alimentari.
Il Pacchetto Economia Circolare dell’Unione Europea punta, tra le altre cose, a ridurre gli sprechi alimentari, in una scala del valore che pone il riuso ed il riciclo in testa alle priorità, per scendere fino al recupero della componente energetica, togliendo dalla categoria dei rifiuti i substrati considerati non pericolosi e favorendone ogni possibile valorizzazione.
L’allevamento di insetti per consentire la trasformazione di scarti agroalimentari in componenti proteiche per l’alimentazione di animali è stato previsto dalle nuove normative europee collegate ai Novel Food, che mirano a semplificare lo sviluppo e la vendita di nuovi prodotti.
L’allevamento di insetti, come fonte di proteine sostenibili per acquacoltura e per l’alimentazione di animali, consente di ottenere una serie di prodotti quali:
Olio e farine proteiche;
Pellet energetici;
Biopolimeri.
A Casalnoceto (AL), integrato in un’azienda agricola, è stato realizzato il primo modulo definitivo di una Bugsfarm completa, ossia un sistema industriale per l’allevamento di insetti da destinare alla produzione di farina proteica.
Il sistema, frutto della ricerca d’avanguardia condotta nell’insetticoltura dalla BEF Biosystems, consente l’allevamento intensivo della mosca Hermetia illucens.
Nota anche come Mosca Soldato (Black Soldier Fly), questo insetto possiede caratteristiche ottimali per l’allevamento intensivo:
Nel periodo larvale è caratterizzata da una elevata voracità:
Rapido sviluppo;
Elevati livelli di bioconversione della massa organica;
La mosca adulta:
Non si alimenta per cui non entra in contatto con l’uomo o con gli alimenti;
Ha una limitata mobilità e non si organizza in sciami.
La ricerca ha rivelato la particolare sinergia di questo tipo di allevamento con gli impianti di biogas agricoli, i quali dispongono solitamente di eccedenze di calore cogenerativo, che possono essere utilizzate in modo ottimale dagli allevamenti di insetti.
Una delle principali voci di costo degli allevamenti è infatti quella energetica, per la necessità di condizionare termicamente l’ambiente di crescita delle larve, nonché per le altre fasi di processo.
“Per gli impianti di biogas, ampiamente diffusi nella Pianura Padana, l’allevamento di insetti può costituire una fonte di reddito interessante” afferma Giuseppe Tresso, Presidente Esecutivo di BEF Biosystems.
“Al fine di promuovere uno sviluppo graduale e sicuro di questa tecnologia innovativa, proponiamo agli imprenditori agricoli di aderire alla nostra proposta di rete, un contratto di filiera per la bioconversione degli scarti agricoli e agroindustriali che garantisce, tra l’altro, la fornitura delle tecnologie, il ritiro delle larve e la commercializzazione dei prodotti derivati a condizioni economiche predefinite e garantite”.
Il tema dell’insetticoltura e delle sue prospettive per le aziende agricole verrà trattato in un convegno che si svolgerà a Mezzana Bigli (PV), presso CHATEAUFORM Cascina Erbatici, il prossimo 11 febbraio, ore 15:00-18:00.
Per iscrizioni: www.agroenergia.eu