Lega Tortona: “Con il nuovo assessore Pacquola la Giunta Bardone è ormai tutta targata PD”

Tortona intesta cinque aree a personaggi illustri CorriereAl 1Nonostante i tentativi del Sindaco Bardone di presentarsi ai cittadini come slegato dai partiti e rappresentante di un certo “civismo”, la nomina della dottoressa Maria Grazia Pacquola nella sua Giunta dimostra invece l’esatto opposto: questa Amministrazione è guidata saldamente dal Partito Democratico.

Al di là delle valutazioni sulla persona e sul valore indiscutibile dell’unità di Senologia del nostro ospedale, dobbiamo ricordare la lunga militanza della dottoressa Pacquola nel PD: dopo aver partecipato addirittura all’assemblea costituente nel 2007, fu eletta nell’assemblea cittadina appoggiando la mozione dell’allora Segretario nazionale Dario Franceschini (che successivamente, se a qualcuno interessa, sarebbe diventato fervente sostenitore di Matteo Renzi e nominato Ministro in tutti i Governi della passata legislatura).

Possiamo quindi affermare che la Giunta comunale è ormai del tutto monocolore: ad iniziare dallo stesso Sindaco, che avrà pure “simbolicamente” restituito la tessera del PD, ma sempre a quel partito continua a fare riferimento, soprattutto nella scelta dei suoi collaboratori.

Viene anche da chiedersi che motivo ci sia, al di là di prevedibili calcoli elettorali, di nominare un nuovo assessore a poco più di quattro mesi dal voto. Non regge la storia delle “quote rosa”: se è vero che la legge impone che il 40% della Giunta debba essere composta da donne, nessuna norma obbliga il Sindaco ad avere cinque assessori. Bardone avrebbe potuto tenere per sé le deleghe per questi pochi mesi, ottenendo anche un risparmio in termini economici per il Comune.

Infine, fatte salve le indubbie capacità e la buona volontà della dottoressa Pacquola, ci chiediamo quale apporto concreto possa dare alla Giunta in così poco tempo, considerando la necessità di ambientarsi e prendere le misure con la complessa macchina amministrativa, peraltro con una serie di deleghe fra loro così diverse.
Inoltre, non vorremmo che questo nuovo impegno sottraesse tempo all’importante lavoro che la dottoressa svolge all’interno dell’ospedale cittadino, soprattutto in un momento così delicato. A proposito di deleghe, che senso ha una simile redistribuzione degli incarichi al termine del mandato? Che sia un tentativo di guadagnare in extremis un po’ di credibilità e di simulare uno sganciamento dalle politiche regionali di Chiamparino, pure lui esponente dello stesso PD?

Evidentemente il “bene della città” è assolutamente secondario in questa operazione che invece è tutta squisitamente “elettorale”!

Il Direttivo Lega Salvini, Sezione di Tortona