È la riconferma della forte e duratura sinergia tra l’Azienda Ospedaliera, le istituzioni locali e i cittadini ad aprire la settimana, ricca di appuntamenti, dedicata al Patrono dell’Ospedale Sant’Antonio.
Numerose erano infatti le autorità presenti sia strettamente legate alla città di Alessandria, come il Vice Sindaco Davide Buzzi Langhi, il Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci, il presidente della commissione Cultura Carmine Passalacqua e il Prefetto Antonio Apruzzese, sia a rappresentanza di una rete più ampia, come i Consiglieri Regionali Domenico Ravetti, Luca Angelo Rossi e Domenico Valter Ottria e il Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Rossana Boldi.
Per iniziare questo importante e ormai tradizionale appuntamento per la città, si è partiti dal passato, dalla ricostruzione della storia dell’Ospedale e dei percorsi di cura per gettare le basi della valorizzazione del futuro, come ha evidenziato il Direttore Generale Giacomo Centini: “È fondamentale ricordare le radici e seguire con determinazione i progetti per il futuro che abbiamo predisposto con il Piano Strategico. Questa è la nostra traiettoria: un continuo sviluppo posto al servizio del paziente”.
Un passato che, già dall’800, era caratterizzato dalla collaborazione tra gli ospedali e le università permettendo quindi una visione d’insieme dei concetti di malattia, cura e ricerca, come ha spiegato il Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi nella sua lectio magistralis “Gli ospedali da luoghi di carità a centri di ricerca: il valore aggiunto dell’Università”.
La serata è proseguita con un interessante viaggio nella storia di Alessandria, che quest’anno festeggia 850 anni dalla fondazione, passando attraverso le vicende legate ai suoi ospedali ricostruite dal dialogo tra il Responsabile dell’infrastruttura Ricerca e Formazione dell’ASO AL Antonio Maconi, il Direttore di Palazzo Monferrato Roberto Livraghi e lo storico Giulio Massobrio. Il confronto tra il passato, il presente e il futuro dell’Azienda Ospedaliera ha toccato poi anche aspetti più tecnici legati alla struttura stessa dell’Ospedale grazie alla narrazione degli ultimi 30 anni illustrati dall’architetto dell’Ufficio Tecnico dell’ASO AL Claudio Pesce e dal Direttore Medico dei Presidi Massimo Desperati.