“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.
Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario nazionale del Carroccio in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della manifestazione”.
“Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”.
Il riferimento è, ovviamente, al centro sinistra che governa il Piemonte dal 2014, con una giunta fortemente targata Partito Democratico.
Spiega Molinari: “Nell’autunno del 2017 la Lega ha presentato in consiglio regionale una proposta di legge, come ricordato oggi dallo stesso Bartolomeo Giachino, per istituire e disciplinare lo strumento del referendum consultivo. Nulla di concreto è stato fatto da allora dall’attuale maggioranza di centro sinistra: non per mancanza di tempo, ovviamente, ma di volontà politica. Chiamparino dia dunque un segnale forte di serietà, mettendo rapidamente mano a quella proposta di legge targata Lega. Se prima il centro sinistra aveva la scusa di non approvarla per evitare il referendum sull’autonomia, oggi la stessa legge tornerebbe utile per un eventuale referendum sulla Tav”.