La Centrale del Latte di Alessandria e Asti torna in positivo, con 18.272 euro di utile dopo le imposte (76.690 euro pre-imposte) e un progressivo miglioramento delle principali voci finanziarie: è questo il dato di maggior rilievo che emerge dall’Assemblea dei Soci, riunitasi giovedì e che ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2017/2018.
Il valore della produzione – in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente – raggiunge la quota di 27.122.589 euro. Un calo legato essenzialmente alla generale flessione della spesa alimentare che perdura ormai da diverso tempo (la diminuzione è di oltre il 9,8% negli ultimi 10 anni secondo il Rapporto Coop 2018) e che colpisce in particolare il latte fresco e i prodotti tradizionali.
“L’utile raggiunto rappresenta un’importante inversione di tendenza, rispetto agli ultimi esercizi, e ci consente di guardare con più serenità al futuro – dichiara il Presidente della Centrale del Latte, Gian Paolo Coscia. Negli ultimi mesi l’azienda ha intrapreso un corposo lavoro di semplificazione dei modelli organizzativi e produttivi che inizia a dare i suoi frutti. Ora occorre proseguire su questa strada per cogliere al meglio i trend positivi e affrontare le tante sfide che convergono sul mercato del latte e dei suoi derivati”. Il Direttore Generale, Franco Butti, sottolinea come tale risultato sia stato ottenuto tenendo la barra dritta su qualità e giusta remunerazione della filiera: “La Centrale ha continuato a confrontarsi con la sempre più esasperata concorrenza cercando di salvaguardare e incrementare la propria quota di mercato, evitando di rincorrere i competitori sul terreno di esagerata concorrenza promozionale o di prezzo”.
La soddisfazione emerge anche nel commento del Vicesindaco e Assessore ai rapporti con le Partecipate del Comune di Alessandria, Davide Buzzi Langhi: “I risultati economici positivi della Centrale ci danno un’ulteriore spinta nell’azione politica che ci vede impegnati per superare le restrizioni della Legge Madia e restituire alle pubbliche amministrazioni le funzioni di garanzia e controllo sulla filiera lattiero-casearia. Per l’Amministrazione comunale è fondamentale il sostegno a una realtà storica come Centrale, in particolare per la promozione del benessere alimentare nei confronti delle nuove generazioni. In questo solco si colloca l’azione di coordinamento sui temi della salute e della sicurezza alimentare del Dott. Gabrio Secco e la scelta di Stefano Foglino, attuale Vice-Presidente della Centrale e da noi indicato, di rinunciare al relativo emolumento da amministratore”.
Anche nell’esercizio appena chiuso il latte trasformato e venduto è stato conferito alla Centrale dalle 19 cascine piemontesi accuratamente selezionate e facenti capo al Centro Cooperativo Raccolta Latte di Alessandria e alla cooperativa Piemonte Latte di Savigliano, principali soci della Centrale, insieme al Comune di Alessandria, all’azienda Frascheri SpA, al Banco-BPM e al Comune di Novi Ligure.
Per Francesco Rescia, da qualche mese Presidente del Centro Cooperativo Raccolta Latte, “i dati dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta. In un contesto caratterizzato da profonde modifiche nelle abitudini alimentari e nei comportamenti dei consumatori, la scelta di puntare fortemente sulla sostenibilità dei processi, sulla filiera corta e sulla qualità dei prodotti sul lungo termine paga. Il mercato del latte resta molto complicato ma proprio per questo l’investimento costante sul nostro disciplinare di filiera e sull’origine piemontese ci porta a guardare con fiducia al domani. In questa direzione va, ad esempio, il nostro latte a lunga conservazione (UHT) 100% piemontese. E a breve presenteremo una nuova linea di prodotti per gli amanti del biologico”.
Per Roberto Morello, Presidente della Cooperativa Piemonte Latte (che raccoglie circa 300 produttori in tutta la regione), “le ragioni che un anno fa ci hanno portato a entrare in Centrale del Latte trovano oggi importanti conferme. Siamo fermamente convinti che un nuovo protagonismo agricolo e l’accorciamento della filiera diventeranno leve decisive per soddisfare le esigenze dei consumatori, sempre più attenti e consapevoli nelle scelte alimentari e nel valutare l’impegno sociale e ambientale delle aziende”.
Qui di seguito i principali “Fatti e Cifre” che si traggono dal bilancio 2017/2018.
L’ultimo esercizio è stato caratterizzato da:
• una significativa riduzione dei debiti verso il sistema bancario (939.787 Euro)
• il ritorno al segno + per gli indici ROE (Risultato Netto d’Esercizio + 1.5%), ROI (Ritorno sugli Investimenti + 2,01%) e ROS (Risultato Operativo + 0,77%)
• una significativa performance del brand rispetto alle tendenze medie del settore. In particolare:
o una lievissima flessione dei ricavi del latte fresco confezionato (- 1,09%), assai più contenuta rispetto alle performance medie del mercato
o un significativo aumento dei prodotti a lunga conservazione (UHT) e commercializzati (+4,38%)
o le cessioni alla Grande Distribuzione e i conseguenti ricavi di prodotti, pur contrastate dalle esasperate azioni di promozione che la concorrenza ha messo in campo, sono complessivamente cresciuti del 3,6%
• una significativa riduzione dei costi di gestione, attraverso interventi di ottimizzazione delle forniture e interventi sui macchinari esistenti, mentre sono stati avviati gli investimenti per nuove attrezzature per il miglioramento dell’automazione di processi gestionali oltre all’ammodernamento delle attrezzature di etichettatura e di processo industriale
• mantenimento dei livelli occupazionali
• attivazione di un nuovo concessionario per l’area Pinerolo-Val Chisone-Val Germanasca
• un forte impegno nella promozione della sostenibilità, del benessere e della sicurezza alimentare, grazie al coordinamento del Dottor Gabrio Secco, che si è concretizzato in una serie di eventi:
o la visita della Commissione Cultura del Comune di Alessandria in Centrale in occasione della Giornata Mondiale del Latte;
o l’open day della Centrale del Latte l’8 settembre scorso, con la partecipazione di oltre 300 cittadini e il lancio della campagna d’informazione sul benessere alimentare “Lo sapevi che?” che hanno ulteriormente rafforzato l’incessante attività di visite allo stabilimento da parte dei ragazzi delle scuole del territorio;
o l’inserimento della Centrale tra le eccellenze alessandrine raccontate dalla trasmissione di RAIUNO, Linea Verde Life, nella puntata dello scorso 24 novembre;
o la partecipazione al convegno “Universo Latte” del 30 novembre, promosso dall’Asl di Alessandria e rivolto agli operatori del settore.
La Centrale del Latte di Alessandria e Asti è una Società per Azioni che ha sede e stabilimento di produzione ad Alessandria. Ogni anno raccoglie, lavora e vende quasi 15 milioni di litri di latte fresco e panna e distribuisce circa 400 diversi prodotti. Il latte è il prodotto della cooperazione tra 19 famiglie di allevatori esclusivamente piemontesi: una filiera corta che permette in poche ore di mungere, controllare e consegnare il latte nel nord-ovest del Paese. Il prodotto, infatti, raggiunge anche il mercato di Savona con il marchio LATTE MU e quello di Viareggio con il marchio MI’ LATTE.
Oggi la compagine societaria della Centrale del Latte di Alessandria e Asti è così suddivisa:
• i diversi allevatori alessandrini – quelli riuniti nel Centro Cooperativo Raccolta Latte, l’azienda Pederbona e gli altri piccoli allevatori – detengono oltre il 66% delle quote
• il 18,50% è di Piemonte Latte, cooperativa con sede a Savigliano (Cuneo) che riunisce circa 300 allevatori piemontesi, alcuni dei quali sono stati scelti per conferire il latte alla Centrale alessandrina dopo aver sottoscritto il disciplinare di filiera
• il 10,35% è detenuto dal Comune di Alessandria
• il 3,08% è di Frascheri SpA, azienda di Bardineto (Savona), sull’Appennino tra Piemonte e Liguria
• lo 0,83% da Banco-BPM
• lo 0,46% è detenuto dal Comune di Novi Ligure.