di Graziella Zaccone Languzzi
Dopo un intero anno ad osservare, leggere, ascoltare ho deciso di “premiare” con un bel 10 tre giornalisti, tre politici e un cittadino del nostro territorio. Li citerò per ordine alfabetico, per far comprendere che sono tutti alla pari fra di loro. A chiudere il cittadino che merita un 10 per la tenacia nel cercare di ottenere ciò che gli spetterebbe per legge. Con queste pagelle di fine/inizio anno auguro a chi mi legge un 2019 ricco di salute. Basta questo augurio, perché se c’è la salute il resto vien da sé. Buon anno. GZL
1) Voto 10 – Per l’informazione cartacea: Franca Nebbia de “La Stampa”. Da vent’anni, seguo questa storica firma del quotidiano. Franca Nebbia l’ho sempre apprezzata per il suo metodo di lavoro, lei non si accontenta di ricevere un comunicato e, comodamente seduta alla scrivania, confezionare un articolo, magari ascoltando solo telefonicamente la fonte del comunicato. Franca macina chilometri per andare ad ascoltare personalmente “l’altra campana”. Valuta le fonti per non cadere nelle false piste, si impegna nella ricerca dei documenti. Quante volte quando le ho fornito una informazione lei mi ha detto: “Grazie cara! Però ora mi rivolgo per correttezza anche alla controparte”, come per dire “siamo amiche ma io devo ascoltare anche l’altra campana”. Quindi rispetta più che può alcuni essenziali principi: la verità, l’imparzialità, la correttezza professionale, l’umanità verso tutte le persone, la responsabilità etica e il valore morale. Ama il territorio e la sua sicurezza, la salute dell’ambiente e il sociale, anche se sull’accoglienza abbiamo due visioni completamente diverse, e su questo punto le discussioni non ce le risparmiamo. Franca Nebbia meriterebbe un riconoscimento per la sua professionalità, al momento ci penso io con un bel 10.
2) Voto 10 – Informazione online: Enrico Sozzetti, www.corriereal.info. Enrico Sozzetti giornalista professionista, non ho mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente, ma mi bastano i suoi articoli per apprezzarne il modo di fare giornalismo. Basta leggere ciò che sta scritto nel suo blog Centosessantacaratteri: “Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia”.
Ecco questo è anche il mio pensare: un buon giornalista non dovrebbe mai subordinarsi a interessi di altri, e qui cito una frase di Oriana Fallaci: “Il nostro compito non è compiacere il piacere. Il nostro compito è informare e risvegliare la consapevolezza politica delle persone. Quella consapevolezza che il potere ha sempre cercato di mettere a dormire”. A Enrico Sozzetti questa frase ‘calza’ a pennello. Si è occupato per molti anni di economia e lavoro su Il Piccolo, ha firmato articoli per molti giornali importanti, scritto libri ed è una prestigiosa firma su www.corrieral.info.
3) Voto 10 – Informazione TV: Dede Vinci – “Telecity-7 Gold”. Un altro ottimo professionista con una lunga esperienza in ambito TV, a tutto campo nell’informazione: politica, cronaca, sport, spettacolo. Dede Vinci è molto conosciuto soprattutto per la striscia quotidiana di Telecity 7/Gold, della durata purtroppo di soli trenta minuti, che va in onda in Piemonte e Liguria dal lunedì al venerdì dalle ore 12,00 alle 12,30. In questa mezz’ora viene data voce ai telespettatori, che hanno la possibilità di intervenire in diretta, quindi con zero filtri, per commentare le problematiche politiche, urbane, sociali. E qui subentra la capacità di Dede di gestire una trasmissione non semplice, perché da ogni diretta può arrivare di tutto. E’ il suo modo di fare che attira simpatia, perché lascia parlare e sfogare e permette di esprimere opinioni senza comportarsi come in certe trasmissioni in diretta, in cui se vengono toccati temi e personaggi tabù immediatamente il conduttore dirotta il dialogo su altro. Ma Dede vinci con educazione ferma l’interlocutore se si arriva all’insulto. Vinci è molto apprezzato dai telespettatori proprio per i suoi nodi gentili, per la sua professionalità e correttezza. Una nota personale: il mio nipotino prima che iniziasse la scuola ci faceva pranzare con i cartoni animati, ma ci ha sempre concesso la mezz’ora di “Aria Pulita” (prima si chiamava così oggi “Filo diretto”), e Dede era uno dei personaggi tv a lui gradito. Anche Dede Vinci meriterebbe un riconoscimento importante, per adesso ci penso io con un meritato 10.
4) Voto 10 – per la Provincia: Gianfranco Baldi. Esponente di Forza Italia, sindaco di Cassine, è arrivato a ricoprire la carica di Presidente della Provincia, storico ‘appannaggio’ del centro sinistra. Cito gli ultimi presidenti a partire dal 1980 al 2017: Franco Provera, Angelo Rossa, Francesco Franzò, Attilio Castellani, Massimo Bianchi, Fabrizio Palenzona, Paolo Filippi, Rita Rossa. Gianfranco Baldi ha preso le redini di una Provincia decisamente decotta, e non solo a causa del ‘colpo basso’ inferto dall’ex ministro Graziano Delrio (governo Renzi). Gianfranco Baldi a mio vedere è un uomo semplice, un politico serio con l’impegno del fare realmente, uno di noi che porta avanti coraggiosamente questo Ente con gli scarsi mezzi a disposizione. La Provincia ha ancora competenze non da poco, senza avere fondi a sufficienza. Graziano Delrio quando ha messo nel limbo le Province non si è preoccupato dei dipendenti, non si è preoccupato delle scuole, delle strade, delle emergenze varie quali neve e maltempo. Auspico che questo Governo riesca a riportare le Province allo status originale, e con un Gianfranco Baldi alla Presidenza per molto tempo.
5) Voto 10 – per il Comune di Alessandria: Giovanni Barosini. Alla fine con la delega ai Lavori Pubblici Barosini è l’assessore che ‘tira la carretta’ più di ogni altro, ed è quello che si becca ogni tipo di improperio sia esplicito che sottinteso. Per questo ennesimo 10 a Barosini sono consapevole che anch’io mi beccherò la mia dose di attacchi, come è già accaduto per le pagelle di Ferragosto 2018. Sono però “impermeabile” e niente e nessuno può modificare la mia opinione sull’impegno dei politici ad ogni livello, anche quando non sono una loro elettrice. Il 10 per il 2018 2018 a Giovanni Barosini a queste motivazioni: a luglio 2018 chiesi a Barosini impegno su tre settori che mi stavano a cuore: corridoio scuola Bovio, caso via Scazzola al Cristo e Casalbagliano. Facendola breve: 1) dopo circa venti anni e tre amministrazioni passate, il “corridoio Bovio” è stato messo in sicurezza ad utilizzo dei bimbi. 2) Dall’ottobre 2011 alcuni residenti nel tratto finale di via Scazzola al Cristo erano ‘tagliati fuori’ dalla città per la soppressione di un passaggio a livello da parte delle Ferrovie. La pratica è stata mal gestita dal Comune (ho le carte che parlano) e quei nostri concittadini sono stati abbandonati per anni nei loro diritti. L’assessore Barosini ha fatto sistemare un tratto di strada sterrata con dello ‘stabilizzato’, non è molto ma dopo anni è già qualcosa. Spero che ci sia più attenzione per questa piccola porzione di città messa nel limbo dei servizi. 3) Rimane Casalbagliano: so che Barosini se ne occuperà, ma non sarà più sollecitato da parte mia. Il sobborgo da anni soffre di problemi seri, ma ora ha un suo Comitato e addirittura una senatrice residente, che insieme si daranno da fare per ottenere il necessario. Barosini come assessore sta facendo appieno la sua parte, quindi un 10 ben guadagnato.
6) Voto 10 – per la Regione Piemonte: Walter Ottria. Ancora oggi non lo conosco personalmente, e fino a dicembre 2017 non avevo nessuna intenzione di rapportarmi con consiglieri regionali, che fossero di maggioranza o minoranza. Le mie esperienze passate con Torino sono state pessime, la Regione l’ho trovata sempre ‘astratta’ e troppo lontana per il rapporto di democrazia con i cittadini, invece ho scoperto che c’è chi ti ascolta, anche se qualche volta con le mie pagelle non l’ho trattato per niente bene. Caso Monticone&C: a dicembre 2017 dissi a Monticone che avrei tentato una carta che andasse fuori dal locale, perché avevo il presentimento che con il locale la sua vicenda non sarebbe andata da nessuna parte, e con il senno di poi oggi la situazione purtroppo è tornata al punto di partenza. Mi diede ‘via libera’, e decisi di contattare il consigliere Walter Ottria. Mi aspettavo risposte di circostanza, invece l’ex sindaco di Rivalta Bormida ascoltò la mia richiesta di essere “gli occhi” per noi cittadini nella questione “aspiranti rilocalizzati di Alessandria” in Regione, seguendo l’iter fra Torino e Comune di Alessandria. Walter Ottria da quel momento prese a cuore l’incarico, segnalando e cercando di rimuovere ogni tipo di ostacolo o ‘paletto’ burocratico. Se la rilocalizzazione non è andata a buon fine entro questo 2018, come avrebbe dovuto essere, in funzione di fondi stabiliti da una Delibera regionale, non è certo colpa del consigliere Ottria, ma di chi ha deciso in Regione di dirottare altrove tali fondi. Ottria il 10 se l’è meritato appieno con ascolto, pazienza, rispetto e impegno, senza attendere di essere sollecitato.
7) Voto 10 al cittadino Giuseppe Monticone. Il 10 lo merita per la resistenza a soprusi, vessazioni e porte in faccia subìte in oltre 15 anni da diverse amministrazioni comunali alessandrine, che non hanno mai espletato gli atti dovuti per permettergli di rilocalizzarsi in zona di sicurezza come prevedono le leggi in ambito. Quando finalmente si è avuto sentore che l’attuale amministrazione gli avrebbe consentito in questo 2018 di chiudere questa annosa e difficile parentesi della sua vita, qualcosa si è inceppato di nuovo nelle maglie della burocrazia, e oggi la prospettiva è ricominciare da capo, perché Monticone non si arrende. Sono consapevole che questa pagella sarà indigeribile per alcuni, ma ritengo che sia tempo di far capire ad ogni organo e componente politico/dirigenziale della pubblica amministrazione qual’è il compito nei confronti dei cittadini: aiutarli a risolvere i problemi, non complicare loro ulteriormente il percorso. Chi è Giuseppe Monticone lo sanno anche i sassi ormai ad Alessandria, ma forse i sassi non sanno che all’alba del 2019 i problemi di Monticone ancora non si sono risolti. Perchè? Probabilmente perchè c’è chi si è fermato a pochi metri dal traguardo dopo una lunga ed estenuante corsa, e non è andato fino in fondo e pretendere a muso duro dalla Regione Piemonte il dovuto. Ossia fondi all’improvviso dirottati altrove, anzichè utilizzati per risolvere un’emergenza che si trascina da una vita. Ho seguito alcune rilocalizzazioni in altre regioni e città, ma la gestione alessandrina di questa vicenda non ha paragoni, è imbarazzante. Alessandria avrebbe dovuto battersi fino in fondo per questo cittadino e per quelli che sono nella sua stessa situazione. Ma ad oggi purtroppo non è successo.