di Jimmy Barco
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Da Busto Arsizio – Diciassettesimo turno del girone d’andata (mancano ancora due partite per completare il percorso d’andata) con i Grigi che scendono allo stadio Speroni di Busto Arsizio per incrociare una neo promossa che sta mostrando in questa prima parte di stagione buone cose, segnalandosi con prestazioni coraggiose in casa e fuori. Il tutto, per questi bustocchi, a prescindere dal valore stimato dell’avversario di turno e sempre esprimendo combattività e organizzazione da riferimento, valori dimostrati anche nel turno precedente andando a cogliere una meritata vittoria a Chiavari.
Per i Grigi invece un inopinato pareggio interno colto domenica scorsa contro il Novara a partita già vinta ha complicato tutti i piani benché, da tre domeniche a questa parte, l’Alessandria abbia cominciato a macinare gioco, magari ancora frammentario, ma almeno segnale di una squadra che fa sapere che in campo c’è pure lei e la novità la si vede a occhio nudo. Per carità, per chi non si era accorto che prima si giocava a pallone anziché a calcio non è cambiato niente e contano solo le letture spesso fantasiose del mister nel dopopartita e i risultati striminziti, ma va bene cosi (nel senso che chi è orbo non pare guarisca e chi invece si fa dettare le lenzuolate dalla parte più becera della curva continuerà a farlo, in barba alla cultura sportiva e al buon senso…).
Le squadre. I padroni di casa adottano il 3-5-2, Lombardoni è in panchina mentre in attacco ci sono il vecchio Santana e Gucci mentre il pericoloso Le Noci è in panca. Per i Grigi D’Agostino opta per una soluzione, almeno sulla carta, intelligente: Gazzi difensore centrale al posto di Prestia, squalificato, e Delvino terzino centrale destro che rileva Gjura. Poi rischia dal 1’ Checchin centrale di centrocampo con Tentoni mezzala e fa a meno di De Luca per offrire una chance a Talamo, e qui vedremo se Santini farà la prima o la seconda punta.
Primo tempo. Partiti: Grigi giocheranno con la maglia rossa mentre i tigrotti con la tradizionale casacca a righe orizzontali bianche e blu, divisa storica dei lombardi.
Nel primo quarto d’ora di gioco tre corner per i padroni di casa che non devono ingannare perché, fin qui i Grigi non hanno ancora rischiato niente, a fronte di ritmi non certo elevati.
A tal proposito però dobbiamo ricordare che questa è la terza partita in una settimana per entrambe le squadre e che la gestione delle risorse fisiche e nervose diventa fondamentale.
In questa fase di stallo Santini agisce praticamente da prima punta con Talamo che svaria dietro di lui: diciamo “praticamente” perché la nostra punta anarchica individualista te la trovi spesso dove non t’aspetti (e purtroppo non se lo aspettano neppure i suoi compagni … ).
Quanto al nuovo ruolo di Gazzi, il ragazzo sembra a suo agio da difensore centrale e lo sarà sempre di più se Delvino e Agostinone lo copriranno a dovere negli spazi stretti.
Al 20’ primo gesto interessante di Santana, ma il suo tentativo all’interno dell’area mandrogna non è preciso e la palla si perde alta sulla traversa.
Alla mezzora buona azione manovrata palla a terra dell’Alessandria (le geometriche giocate di Checchin cominciano a farsi vedere, speriamo bene per il futuro) che porta Talamo al tiro dal limite e la palla rasoterra esce di poco a lato.
Fino al 45’ non succede nulla da ricordare ma i Grigi tengono il campo con disinvoltura e decente autorevolezza in un match che, è si alla portata visto il livello dell’avversario, ma è diventato per ragioni evidenti, una partita fondamentale per il percorso mandrogno.
0 – 0 e tutti in campo fra un quarto d’ora.
La ripresa. Le squadre si ripresentano in campo per disputare i secondi 45’ di gioco con Sbampato al posto di Checchin e proprio il neo entrato al 46’ ha la palla buona in area, ma il suo colpo di testa esce di poco a lato.
Nel frattempo, siamo arrivati all’ora di gioco e la partita, tra un’iniziativa e l’altra, non decolla. Al 63’ Santana tira appena dentro l’area ma Pop se la sbroglia.
All’80’ la ripresa si è trascinata senza sussulti e occasioni particolarmente brillanti.
All’82’ la palla buona in contropiede ce l’ha Santini ma riesce a far tutto all’incontrario e si fa anticipare dalla difesa lombarda distratta nell’occasione, peccato. Poco dopo ancora lui si invola in mezzo a quattro avversari in un’azione contro ogni logica, senza possibilità di assistenza dei compagni e senza possibilità neppure di perdere un po’ di tempo, boh?
Con tre minuti di recupero la partita si chiude sullo 0 – 0 e, sia per come l’Alessandria ci è arrivata, sia per il punto conquistato e, diciamolo, sia per come D’Agostino ha dimostrato coraggio e fantasia è stata una trasferta davvero positiva per questi Grigi.