Nonostante lo studio ufficiale dell’esecutivo europeo abbia manifestato il bisogno di una clausola di salvaguardia sulle importazioni da Cambogia e Birmania, il Consiglio non è giunto a una posizione univoca; la palla, ora, passa al Collegio dei Commissari.
“Nonostante le false rassicurazioni del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’emergenza-riso non è ancora finita”. A dichiararlo è Tiziana Beghin, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle e membro della commissione Commercio Internazionale.
Nelle scorse settimane uno studio ufficiale della Commissione europea aveva fatto emergere la necessità di una clausola di salvaguardia che, ponendo dazi sulle importazioni da Cambogia e Birmania – che ad oggi sono pari a zero -, ridesse equilibrio al mercato del riso; tuttavia, in sede di Consiglio, non si è raggiunta la maggioranza necessaria né per ottenere l’immediata attuazione del provvedimento, né per affossare il procedimento.
La decisione definitiva spetta dunque al Collegio dei Commissari, che si riunirà la prossima settimana.
“Noi del MoVimento 5 Stelle – continua Tiziana Beghin – ci battiamo da tempo per contrastare la concorrenza sleale del riso cambogiano e birmano, che ha messo in ginocchio i produttori italiani. Il momento, ora, è cruciale, e ho quindi scritto una lettera urgente ai Commissari, affinché accolgano la nostra richiesta di dare immediata attuazione della clausola di salvaguardia: se davvero hanno a cuore il benessere delle nostre imprese e di migliaia di famiglie, non possono fare altro che dare il via libera al provvedimento”.