Il ‘monoblocco’ dell’ospedale di Alessandria sarà più efficiente (e con luci a led), se sarà antisismico [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

 

Per migliorare l’efficienza energetica è necessario verificare la sicurezza sismica. Niente di particolarmente strano e la procedura avviata dall’azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’ di Alessandria segue un percorso ampiamente annunciato e spiegato più volte. Quella che però stimola,ancora una volta, è una riflessione sugli investimenti in sanità e sui progetti, ogni tanto ricorrenti, di un nuovo ospedale. Se la sanità decide di impegnare risorse su una struttura purtroppo vecchiotta e che per molti versi rappresenta una netta antitesi all’efficienza, allora vuol dire che nel medio periodo ad Alessandria non si vedrà nascere un nuovo nosocomio.

L’azienda ospedaliera, diretta da Giacomo Centini, intende sfruttare le opportunità e i finanziamenti previsti dal bando regionale ‘Interventi di riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche del patrimonio ospedaliero-sanitario regionale’ per una serie di lavori che interesseranno il ‘monoblocco’. È prevista la realizzazione “di un sistema di cappotto termico, la sostituzione dei serramenti interni, l’isolamento termico della copertura, la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura, l’efficientamento della illuminazione interna degli immobili con corpi illuminanti a led”. Per partecipare al bando è necessario allegare una relazione sulla sicurezza sismica del fabbricato alla domanda da inviare alla Regione. All’interno dell’azienda ospedaliera non c’è però personale tecnico specializzato, quindi è stato necessario fare una ricerca di mercato per “l’affidamento diretto dell’incarico” che prevede un importo base di 39.800 euro (la soglia massima per legge è quella di 40.000 euro, poi scattano procedure più complesse e selettive per affidare gli incarichi). Alla scadenza entro la quale inviare una manifestazione di interesse, le proposte sono state due e l’azienda ha deciso di affidare allo Studio associato Gr Progetti di Novi Ligure la redazione della relazione tecnica (al costo di 39.004 euro vanno aggiunti contributi obbligatori e iva che portano a un impegno di spesa di 49.488 euro). Ora la procedura prosegue per consentire all’azienda di presentare la domanda al bando regionale.

Per l’ospedale queste sono settimane impegnative sul fronte dei lavori interni che vanno dalla riqualificazione dei corridoi interni alla riorganizzazione dell’atrio di ingresso di via Venezia (nella foto). Interventi tesi a migliorare accoglienza e vivibilità di una struttura che continua a fare i conti con gli anni, problemi logistici e di adeguamento. Intanto è tutto pronto per la giornata scientifica del 14 dicembre, in occasione della quale gli studenti del corso sdoppiato di medicina dell’Università del Piemonte Orientale potranno partecipere ai lavori e in particolare alla tavola rotonda organizzata in occasione dei vent’anni dell’ateneo. Non mancherà anche una seconda tavola rotonda dedicata alla ricerca infermieristica (impatto e sviluppo) che avrà al centro anche la costituzione di una rete per la condivisione di progetti di crescita.