Credito e Pmi: luci e ombre in Piemonte [Piemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

Per la crescita economica, nelle economie avanzate, si rivela essenziale il ruolo degli intermediari finanziari, in particolare per la loro funzione di allocazione del credito, che rappresenta la maggiore “fonte di finanza esterna per segmenti molto rilevanti del sistema economico”.

Il nostro paese si caratterizza per una relazione molto stratta tra sistema bancario e mondo delle imprese: infatti i prestiti alle imprese non finanziarie costituiscono circa il 20% dell’attivo delle banche, mentre la media dell’area euro è circa il 13%, e il 70% dei debiti finanziari delle imprese, mentre nell’area euro è il 50%.

In un ciclo economico che può tornare ad essere turbolento, come quello attuale, si innesca un circolo vizioso per cui la crisi delle imprese va ad incidere sui bilanci delle banche a causa delle perdite derivanti dal mancato rimborso dei prestiti (che vanno a gravare sul conto economico e ad incidere sul patrimonio), mentre sulle imprese pesa lo shock connesso al restringimento dell’offerta di credito.

A partire dalla crisi finanziaria del 2008 e via via negli ultimi anni, come sottolineato in recenti studi si è acuito in Italia il fenomeno del credit crunch, ossia ossia un “calo dell’offerta di prestiti che non riflette una riduzione della domanda, bensì scelte e vincoli interni alle stesse banche”, che va ad incidere anche sulle imprese solventi.

Dalla crisi è derivata, infatti, la precarietà del mercato creditizio e finanziario, connessa alle tensioni nella posizione patrimoniale e finanziaria degli intermediari. Tale situazione ha una ricaduta negativa sull’economia reale, in quanto frena consumi e investimenti.

Le tensioni sul mercato del credito riguardano anche i contraenti sani e si aggravano per le PMI, che hanno minori possibilità di accesso a canali di finanziamento alternativi a quelli bancari.

I crediti bancari negli Usa rappresentano meno di un terzo del totale dei finanziamenti, che per metà, invece, trovano origine da assicurazioni e fondi pensioni e per il resto dai fondi di investimento.

La struttura del settore finanziario in Europa è di larga misura di appannaggio delle banche, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti. Ecco perché accanto ai canali di finanziamento tradizionali, diventa necessario incentivare all’emissione di prestiti garantiti alle PMI, che in tutto il paese e anche nella nostra provincia sono più del 90% delle imprese.