di Cristina Bargero
Il Nord Ovest è una delle zone più ricche e produttive di Europa: Piemonte, Lombardia Liguria e Valle d’Aosta, seppure con differenziazioni territoriali, punti di eccellenza e criticità rappresentano il cuore economico del nostro paese.
Il Pil per abitante nel 2016, infatti, risultava pari a 34,2mila euro nel Nord-Ovest, a 33,3mila euro nel Nord-est e a 29,9 mila euro nel Centro. Una macroregione, in altre parole, accomunata dalla presenza di un tessuto manifatturiero vivace e dall’esigenza di politiche e investimenti che ne aumentino la competitività, che, nell’ultimo periodo, stando alle classifiche della Commissione Europea si è deteriorata in tutto il nostro paese, sebbene la Lombardia rimanga una delle regioni più innovative e dinamiche d’Europa.
Il dibattito sulle macroregioni appassiona periodicamente studiosi, politici, intellettuali, senza però essersi ancora concretizzato nel nostro paese in azioni concrete e in un impatto sul coordinamento delle politiche adottate. La Commissione Europea definisce come macro-regione “un’area che include territori di diversi paesi o regioni associati da una o più sfide e caratteristiche comuni (geografiche, culturali, economiche o altro)”. Una descrizione più funzionale che territoriale che implica un approccio legato a progetti e esigenze comuni.
Proprio le politiche regionali europee hanno offerto nuovi spazi di azione ai livelli di governo regionali, nonché la possibilità di sperimentare nuove strategie per lo sviluppo del territorio.
Del resto la politica macroregionale dell’Unione Europea è nata da un’iniziativa dal basso, ossia dal desiderio di fornire una risposta collettiva al degrado ambientale del Mar Baltico riguardo alle sfide e all’opportunità della regione: ciò ha avuto come risultato la strategia dell’Unione Europea per la regione del Mar Baltico del 2010.
In questi giorni sta emergendo con forza un processo bottom up, in cui istituzioni e ceti produttivi si affiancano nella richiesta di politiche e investimenti comuni dalle infrastrutture di trasporto, alla logistica, al turismo.
Come recitava Goethe: “È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.”