Capire i fatti: giovedì a Novi Ligure la presentazione del nuovo libro del professor Bruno Soro

Il professor Bruno Soro colpisce ancora nel segno. L’economista, docente dell’Università di Genova, da tanti anni alessandrino (e collaboratore di CorriereAl) ha scelto la nativa Novi Ligure per la prima presentazione pubblica (giovedì 6 dicembre alle ore 18, Associazione Culturale Novinterzapagina, via Girardengo) del suo nuovo libro, Capire i fatti.

Insieme al professor Soro a Novi discuteranno del libro i professori Pier Maria Ferrando e Lorenzo Rampa.

Poi, sabato 15 dicembre alle ore 17,30, sarà la volta di Alessandria, dove alla libreria Mondadori di via Trotti dialogheranno con l’autore il giornalista Piero Bottino e Andrea Mignone, sociologo dell’Università di Genova.

Una scelta non casuale quella di ‘battezzare’ Capire i fatti a Novi Ligure: ci sono tante radici in questo volume, tanta storia personale che si intreccia, in maniera inestricabile, con il percorso pluridecennale del nostro territorio, ma anche con l’evoluzione (o involuzione, dipende dai punti di vista) del nostro paese.

Capire i fatti è un libro che forse va letto partendo dalla fine, ossia dall’ultimo capitolo, intitolato “Quei giovani speranzosi e la Novi di Papè Satan”. Dove Papè Satan è il nome di una rivista realizzata da un gruppo di studenti novesi nei primi anni sessanta (“Ben prima del ’68, con la sua milanese Zanzara”, sorride Soro ricordando quei momenti), che poi sarebbero diventati quasi tutti figure di rilievo del mondo professionale, “a partire da un numero davvero straordinario di docenti universitari, per una cittadina di provincia come Novi”, sottolinea il professore. Pagine scritte con passione, e da leggere con attenzione. Così come fa riflettere la dedica del libro di Bruno Soro: “Ai miei genitori, che mi hanno ‘fatto studiare’”. Ricordo di un’epoca di ‘giovani speranzosi e ambiziosi’, in cui l’ascensore sociale in Italia ancora funzionava, e l’istruzione rappresentava un ‘propellente’ straordinario. Qualsiasi paragone con il nostro presente lo lasciamo alla riflessione dei lettori.

E. G.