Sabato scorso, 1° dicembre, è stata inaugurata alla presenza del Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, la mostra “La Biblioteca svela i suoi tesori: dal fondo dei primi libri a stampa”.
Gli spazi dell’allestimento sono quelli della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” in piazza Vittorio Veneto, Alessandria e la mostra rimarrà aperta fino al 14 dicembre, con gli orari consueti di apertura della Biblioteca.
L’importanza di quanto esposto — i “tesori” della Biblioteca, ossia alcuni volumi tratti dal Fondo dei primi libri a stampa presenti nella Biblioteca Civica — ha attirato un vasto pubblico che ha gradito anche la proposta di far anticipare l’inaugurazione della mostra da una conferenza di particolare pregio scientifico oltre che divulgativo che si è incentrata sulla presentazione della nuova pubblicazione “Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Civica di Alessandria” curata dalla dottoressa Federica Viazzi (Edizioni dell’Orso, Alessandria 2018).
Gli interventi dei relatori, alla presenza anche della Direttrice della Biblioteca, dr.ssa Patrizia Bigi, sono stati articolati secondo un programma che ha colto elementi in grado di offrire una panoramica sia sulle specificità di questo importante patrimonio librario presente in Biblioteca, sia sugli aspetti legati alla conservazione e tutela dei beni culturali.
Ad introdurre la conferenza l’intervento del Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco (che ha anche la delega per le Politiche Culturali) il quale ha sottolineato che «se è vero che una città senza una biblioteca è come un corpo senz’anima, non si sarebbe potuto celebrare degnamente gli 850 anni dalla fondazione di Alessandria senza ricordare l’istituzione della Biblioteca Civica che da più di due secoli costituisce il principale polo culturale della Città.
La Biblioteca Civica venne infatti aperta al pubblico in epoca napoleonica come “Biblioteca Dipartimentale” e, pur rinnovata e rilanciata nella sua funzione di “Public Library” nel 2007, custodisce ancora nei depositi e nelle suggestive Sale Storiche antichi Fondi bibliografici quale preziosa memoria del sapere a cui la nostra comunità ha potuto attingere nel corso dei secoli passati.
Nel percorso di ricostruzione della storia del patrimonio librario intrapreso con la riapertura della Biblioteca Civica intitolata a Francesca Calvo, un passaggio senza dubbio fondante è quello della valorizzazione del Fondo costituito dagli incunaboli, ossia i primi libri a stampa del secolo XV.
La pubblicazione del “Catalogo degli Incunaboli”, lavoro attento e rigoroso condotto da Federica Viazzi, specialista nel settore degli studi del libro antico, costituisce solo la prima delle iniziative che la nostra Amministrazione Comunale ha in programma, volte innanzitutto a tutelare, ma anche a far conoscere i nostri tesori più preziosi: librari e non solo.
Nei prossimi mesi sarà infatti avviata anche la catalogazione informatizzata nel Sistema Bibliotecario Nazionale dei libri posseduti dalla Biblioteca editi fra il 1450 e il 1500, con l’inserimento di tutte le caratteristiche peculiari di ciascun esemplare nel data-base MEI (Material Evidences in Incunabula): un progetto promosso dal CERL che permette di ricostruire le collezioni librarie disperse. Così pure, abbiamo previsto la digitalizzazione — con i fondi POR-FESR — degli antichi Corali Miniati di San Pio V presso il Museo Civico di Palazzo Cuttica.
Sono convinto che i libri lancino un ponte fra il passato, il presente e il futuro; per questo ritengo imprescindibile — nel progettare una città solida sulle proprie radici e, nel contempo, aperta alle nuove sfide — riscoprire e far conoscere le fonti primarie della nostra cultura quale necessario fondamento di una forte identità della nostra comunità alessandrina».
La conferenza di sabato 1° dicembre, oltre alla curatrice del volume Federica Viazzi (responsabile per i metadati strutturali presso la Biblioteca digitale della Fondazione BEIC di Milano), ha visto dunque i seguenti interventi: quello del prof. Ugo Rozzo (docente emerito di Storia del libro e della stampa all’Università di Udine) che — quale autore dell’introduzione del volume — ha preso in esame alcuni notevoli esemplari del Fondo alessandrino; quello della dott.ssa Maria Prano (funzionario del settore Promozione dei beni librari ed archivistici, editoria e istituti culturali della Regione Piemonte), la cui relazione ha riguardato la conservazione e la tutela dei beni culturali e quello della dott.ssa Paola Ottone (bibliotecaria della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria) che ne ha illustrato il patrimonio librario storico con un intervento dal titolo “I Fondi storici della Biblioteca Civica di Alessandria”.