La posta di Lettera 32 [Lettera 32]

di Beppe Giuliano

 

Ho ricevuto questa mail, cui volentieri rispondo:

“La sto seguendo sui social, dove non perde occasione per sfottere le mia Juventus, e dove ha approfittato della maleducazione del sopravvalutato Mourinho per farlo una volta ancora.

Forse perché la sua squadra da anni non vince niente, e continuerà così.

Certo, Allegri ha sbagliato ancora una volta, ma non provi a dare il merito allo sbruffone portoghese per una vittoria che gli abbiamo purtroppo regalato.

La aspetto al varco lunedì, sarà ancora una volta scorretto con l’unica squadra vincente d’Italia?

Giuseppe Furino, Tacconotti”

Caro Giuseppe anzi Beppe, e mi permetta di usare il mio stesso diminutivo, spero le faccia piacere, consiglio altrimenti di leggere l’elogio dei Beppe che Gino e Michele scrissero nella prefazione a un vecchio libro di un altro grande nostro omonimo, anche se Brera sempre originale nel commovente necrologio che gli dedicò lo aveva ribattezzato invece Pepinoeu Viola.

Sì, mi sono molto divertito mercoledì sera, più per il contorno che per la partita, che peraltro la sua squadra avrebbe ampiamente potuto vincere, e onestamente non capisco né lo psicodramma per una sconfitta tutto sommato indolore, né le continue critiche ad Allegri, che ho letto sui social (guardo anche io i tifosi avversari, sa?). Il bell’Allegri non è campione di simpatia ma mi pare davvero bravo in panchina, anche se continuo a pensare che l’unico allenatore italiano che sa davvero cosa fare nelle competizioni europee sia Carlettone Ancelotti, infatti il suo Napoli in un girone mortale ha ottime probabilità di qualificarsi.

La partita di Torinosi è trasformata in una specie di vetrina del Portogallo, con alcune sue impreviste (poi: impreviste?) specialità.

Lo dicevo già quando era in Spagna, lo ribadisco adesso che gioca da voi. Dovessi scegliere, come nelle partitelle tra ragazzini, e avendo tutti e due lì davanti, per la mia squadra prenderei CR7, non Messi. Giocatore straordinario, l’ha confermato segnando un gol “da cinema” mercoledì sera. Poi, certo, non sempre all’eccezionalità dell’atleta corrisponde altrettanto sviluppo intellettuale. Così dopo un gol fenomenale il portoghese si è esibito in un’altra (inedita) esultanza da fenomeno, esibendo orgoglioso gli addominali. Il commento migliore l‘ha fatto su twitter il social media manager che gestisce il lettissimo account di Tancredi Palmeri (no, come molti vip non se li scrive lui, mica è Trump): “Ahah not only Cristiano shows abs now, he even look at them and brags about it. Next goal celebration he is gonna doing helicopter with penis”. Eviterei di tradurglielo.

Ho atteso poi con ansia, dopo l’uno-due sorprendente dello United fino a quel momento surclassato, il fischio finale. Sapevo che Mou avrebbe inventato qualcosa di eclatante, dopo due partite di ripetuti insulti incassati e una vittoria improbabilissima nello stadio di chi l’aveva ricoperto di contumelie. Il gesto dell’orecchio è subito diventato virale, molti hanno goduto tantissimo e io tra loro, voi tifosi juventini siete letteralmente usciti pazzi.

Da noi molti hanno ricordato il precedente della corsa folle del “sor magara” Carletto Mazzone sotto la curva dell’Atalanta dopo il gol nel finale del suo Brescia.

A me è tornato in mente Robbie Fowler che, dopo altrettanti sfottò, segna all’Everton nel derby del Merseyside e festeggia sniffando la riga di fondo, tra l’altro lui eroe dei tifosi del Liverpool cresciuto invece tifando Everton.

Anche questo fa parte dello spettacolo e delle ragioni per cui amiamo il fùtbol, e anche in questo Mou è davvero “special”, altro che sopravvalutato caro Beppe.

Sa, per dimostrarle che non critico a senso unico, le dirò della mia Inter che alla fine della partita con il Barcellona m’ha fatto ricordare la battuta sul pugile che chiede “come sto andando” e dal suo angolo gli rispondono: “se l’ammazzi fai pari”. E mi permetta, da anziano commentatore, di chiudere ammettendo che quando Mourinho nell’intervista post-partita ha citato tra i destinatari degli insulti anche “la famiglia interista” m’é venuto il magone. Sem vegg, avrebbe chiosato Gioann Brera.