Ad Alessandria arriva la San Baudolino, ma la promozione vera ‘adda venì’. Intanto il Master sul turismo è alla terza edizione, ma quanti se ne sono accorti? [Centosessantacaratteri]

10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Enrico Sozzetti

 

Percorrendo corso Unità d’Italia a Torino si possono vedere molte locandine che pubblicizzano una mostra d’arte ad Asti. Niente di strano. Organizzano un evento, culturale in questo caso, e lo promuovono fuori dai confini municipali. Semplice.

E veniamo ad Alessandria dove la Camera di Commercio, ancora per poco solo di Alessandria visto che il processo di fusione con Asti è quasi completo, ha presentato l’edizione 2018 della Fiera di San Baudolino che rispetta il copione degli ultimi anni, con l’aggiunta di qualche appuntamento qua e là. Tutti contenti gli organizzatori (ente camerale, Comune di Alessandria con la collaborazione di Regione Piemonte, associazioni di categoria del commercio, agricoltura e artigianato, Consorzio Procom, Slow Food Alessandria e Associazione dei commercianti di Borgo Rovereto) perché la fiera “vuole coinvolgere un pubblico sempre più ampio grazie a una ricca animazione della città durante l’intero fine settimana del 9, 10 e 11 novembre”, commenta Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio. E Mattia Roggero, assessore comunale al Commercio, aggiunge: “Bisogna fare il massimo per portare ad Alessandria tanta gente, per essere davvero un punto di riferimento per il Piemonte”.

Come non essere d’accordo! Ma… c’è sempre un ma. Non basta, infatti, invitare “i mass media, giornali e online, a dare massima visibilità all’evento”. Non basta dire, anche se la verità di fondo è incontestabile, che la qualità dei prodotti della provincia è altissima e l’enogastronomia del Monferrato (tutto, sia chiaro) è un unicum. Il fatto è che da troppo tempo gli alessandrini lo dicono agli alessandrini. E basta. Se Asti promuove una mostra d’arte a Torino e la Douja d’Or a Genova, perché Alessandria non fa altrettanto? Forse perché, a parte una fortunata stagione storica in cui sono stati superati i confini nazionali e internazionali con importanti iniziative di promozione, la comunità e il sistema locale è tornato a raccontare solo a se stesso quanto è bravo. Sicuramente il pubblico non mancherà nemmeno per questa edizione. Ma che pubblico è? Quello che cerca davvero le tipicità, oppure quello che farà un giro ad Alessandria semplicemente perché non sa dove andare?

Una volta c’erano solo amministratori dotati di visione, capacità organizzativa (altri tempi rispetto alle risorse, ma da sole non bastano se non ci sono idee) e volontà di promuovere un territorio perché lo merita. Oggi ci sono più strumenti e opportunità diverse. Come l’Università del Piemonte Orientale. Da due anni va in scena il Master in Economia, Innovazione, Comunicazione e Accoglienza per l’impresa turistica che fa capo al Digspes (Dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche, economiche e sociali) diretto da Marco Novarese. E anche quest’anno sarà la Camera di Commercio, domenica alle 11, a ospitare la proclamazione dei diplomati.

Il significato va oltre all’aspetto formale perché obiettivo del master è “formare persone dotate delle conoscenze e delle competenze necessarie per gestire imprese turistiche e quindi di lavorare presso tour operator o altre organizzazioni ed enti del settore, e di svolgere attività di consulenza sul territorio e per le pubbliche amministrazioni”. Sono previsti due indirizzi, turistico e indirizzo di impresa. Il primo si propone di offrire una visione completa del turismo, a partire dalla scelta del turista, alle prospettiva dell’azienda; oltre alla prospettiva dei grandi operatori del settore, il master focalizza l’attenzione sulla dimensione locale, collaborativa e diffusa del turismo e sulle prospettive imprenditoriali del settore. Il secondo indirizzo è focalizzato sulle imprese commerciali, sulla grande distribuzione e più in generale su imprese di settori diversi dal turismo; l’obiettivo è fornire strumenti per svolgere attività di comunicazione e di relazioni esterne, oltre che migliorare la capacità di accogliere e gestire i clienti. Eppure il territorio non è che abbia risposto con grande calore ed entusiasmo.

Così, mentre il consiglio di amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale ha approvato la terza edizione, domenica, dopo la discussione dei lavori finali, avverrà la proclamazione della seconda. Vale la pena ricordare protagonisti e temi dei lavori perché alcuni devono fare riflettere. Come quello di Veronica Parco e intitolato “ La promozione turistica di una destinazione: gli eventi come risorsa per il territorio. Il caso di Volpedo”. Quanti alessandrini conoscono Pellizza, lo studio, i musei, gli eventi culturali che animano il paese dell’autore del ‘Quarto Stato’? Meglio non azzardare una risposta. Contenuta peraltro nei registri delle presenze, gestiti dall’associazione Pellizza da Volpedo.

Gli altri protagonisti della proclamazione sono Barbara Manzan (“La creazione di un travel blog: unescopriamo.it”); Giulio Piran (“L’importanza delle nuove tecnologie per il sistema turistico: come Instagram ha cambiato il modo di viaggiare”); Francesca Gargiulo (“TripAdvisor: tra aspettative, opportunità e minacce”); Eugenio Baldi (“Residence Masnaiot: nascita, sviluppo e promozione di una struttura extralberghiera”); Daniela Fiini (“Da azienda agricola ad ospitalità rurale familiare”); Eleonora Cucco (“Turismo lento nei borghi: promozione e recupero di un borgo all’interno del Parco naturale dell’Alta Val Borbera”); Luisa Bo (“Recupero del grano San Pastore a tutela della biodiversità e fenomeno di valorizzazione del territorio, attraverso il ‘Grosso di Tortona’ pane d’area, patrimonio gastronomico alessandrino”); Jonida Rrapi (“L’Albania: un paese turisticamente emergente”); Franca Corgiat Mecio (“Piemonte e turismo enogastronomico”).