La sanità, la ricerca e l’obiettivo Irccs per patologie ambientali per Alessandria. Finalmente la Regione riconosce che la candidatura si può presentare [Centosessantacaratteri]

10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Enrico Sozzetti

 

Complici le elezioni che si avvicinano? Chissà. L’Italia è un paese strano e quasi nulla avviene per caso. Ma quello che è certo è che non sempre le parole (sui fatti bisogna ancora attendere) pronunciate sono estremamente chiare. Questa volta, però, le cose sembrano stare davvero diversamente.

Ci sono le condizioni per preparare il dossier per la candidatura a Irccs (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) di Alessandria”.

Lo annuncia Antonio Saitta, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, in chiusura dell’intervento al convegno ‘Sanità, ambiente e ricerca scientifica’ organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria in collaborazione con associazione Cultura e Sviluppo, Lamoro – Agenzia di sviluppo del territorio e Fondazione Solidal (l’incontro, ospitato nella sala conferenze di Palatium Vetus è stato patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e dall’Ordine degli infermieri della provincia di Alessandria). La dichiarazione arriva dopo un discreto giro di parole sul valore della ricerca, sulle competenze in materia di sanità, ricerca e impresa che hanno di fronte a sé “spazi enormi di sviluppo”, sulla sanità “motore di sviluppo economico e di trasferimento e diffusione dell’innovazione”.

Dopo avere detto che “sono indispensabili sia l’integrazione fra i diversi ambiti della ricerca, sia una maggiore collaborazione le attività della ricerca e quella clinica”, ecco Saitta definire quello alessandrino un territorio “convinto e compatto sul fronte della ricerca”, anche grazie all’ultimo arrivato, il corso sdoppiato di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, che rappresenta “un autentico avamposto” in questo scenario.

Alla luce di quanto è stato fatto finora, e auspicando che gli imprenditori “sappiano cogliere l’opportunità” annuncia così che ci sono le condizioni per preparare il dossier per la candidatura dell’azienda ospedaliera a Irccs specializzato nelle patologie ambientali e dell’amianto.

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Le istituzioni locali, pur con un po’ di difficoltà, avevano iniziato a comprendere il valore del riconoscimento di un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e nel 2017 il Consiglio comunale di Alessandria ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario era stato Roberto Sarti) per sostenere la nascita di un centro di ricerca scientifica. La forza del progetto di Irccs – avviato dalla struttura ospedaliera di Sviluppo e promozione scientifica diretta da Antonio Maconi, ha registrato la piena e convinta condivisione, dopo Alessandria, del consiglio comunale di Casale Monferrato e del Consiglio provinciale che hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno, solo per ricordare alcune delle prime prese di posizione istituzionali – è da ricercare nelle patologie ambientali, proprio alla luce del percorso che è stato costruito per il mesotelioma con l’omonimo progetto e la costituzione dell’Unità funzionale interaziendale mesotelioma (Ufim), guidata da Federica Grossi.

Adesso tocca all’azienda ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’ e all’Asl Al preparare il documento da inviare in Regione che a sua volta, dopo l’adozione di una specifica delibera, trasmetterà il dossier al Ministero della Salute che inizierà a esaminare la candidatura.

Per Alessandria potrebbe essere la svolta? Domenico Ravetti, capogruppo Pd in Consiglio regionale e in precedenza presidente della Commissione regionale Sanità, è convinto di sì. “La Regione Piemonte è pronta a sostenere la candidatura a Irccs sulle patologie ambientali e in particolare sul mesotelioma che consentirebbe al Piemonte di ottenere il primo Irccs pubblico e ai cittadini di avere a disposizione le migliori eccellenze sanitarie”.

L’azienda ospedaliera e l’Asl Al, chiamate a rispettare gli obiettivi di mandato fissati dalla Regione Piemonte che prevedono la massima sinergia e integrazione, sono altrettanto pronte a fare la propria parte. Giacomo Centini e Antonio Brambilla, rispettivamente direttori dell’azienda ospedaliera e dell’Asl, hanno dichiarato pubblicamente “la totale disponibilità” a sostenere la candidatura. Brambilla ha parlato di un percorso “interessante e indispensabile”, mentre Centini, che non ha nascosto la sua iniziale “cautela” nei confronti del progetto, adesso appare convinto e deciso a proseguire sulla via della ricerca e della specializzazione, puntando a rafforzare il rapporto con l’Università del Piemonte Orientale.
Un impegno che trova una diretta declinazione quando dice che nei concorsi per la nomina dei nuovi direttori di struttura “verrà tenuta anche in considerazione la capacità di innovazione e di ricerca dei candidati, cercando di rafforzare ulteriormente le grandi potenzialità presenti in azienda”. Attualmente sono in corso le procedure per Psichiatria e Microbiologia ed entro l’anno sarà bandito anche il concorso per Anatomia patologica.

“Stiamo lavorando bene con l’università – aggiunge poi Centini – e vogliamo muoverci in anticipo per accogliere i primi studenti che arriveranno in ospedale (tra due anni) nel migliore dei modi”. Rispetto agli accreditamenti, l’azienda “sta lavorando all’istruttoria per la predisposizione delle delibere, in modo puntuale e in collaborazione con l’Università stessa”