Cercare cartoline d’epoca è una cosa relativamente semplice; basta chiedere in giro, conoscere chi ha scartoffie in soffitta di cui non sa cosa fare o rivolgersi a chi abitualmente maneggia cartoline per scambio o per commercio.
Un giorno un amico – sapendo che mi interesso di questo tipo di documenti – mi presentò un’interessante serie di cartoline e fotografie di Alessandria. Osservandole con interesse – fra soggetti belli e insoliti – ce n’era una che aveva attirato maggiormente la mia attenzione.
Si trattava di una cartolina a colori, misura dieci per quindici; il cosiddetto formato imperiale, in uso durante il Ventennio.
In perfetto stile futurista un’automobile da corsa rosso fuoco (sarà una Ferrari?) in primo piano sfreccia veloce verso un traguardo immaginario e sovrasta con la sua sagoma alcune volute tondeggianti in cui troneggia la scritta Alessandria.
Tra le varie diciture a corredo dell’immagine si legge anche VIII CIRCUITO “BORDINO” / Lire 8 / INGRESSO / Fiera S. GIORGIO / 26 APRILE 1931.IX° / GARA INTERNAZIONALE.
A coronare la bellezza dell’insieme c’è anche il simbolo della Città di Alessandria.
In basso, sulla cornicetta bianca che racchiude l’immagine e le indicazioni riguardanti l’evento si legge ancora Atelier Butteri – Torino.
È interessante ricordare che l’Atelier Butteri di Torino era una tra le più importanti officine grafiche di quel periodo, fondato da Achille Butteri e lavorava principalmente per l’Ambrosio Film, realizzando la maggior parte dei suoi manifesti cinematografici. Le officine dell’Atelier Butteri erano all’avanguardia per quanto riguarda le macchine da stampa per la realizzazione di manifesti di grandissime dimensioni.
Quindi bellissima cartolina, impreziosita anche dal fatto che mai prima di allora ne avevo vista una simile. Non una in oltre trent’anni di ricerca significa che mi trovavo certamente davanti ad un’assoluta rarità.
Una rarissima Fiera di San Giorgio.
Così il collezionista definisce le cartoline – di solito illustrate da disegnatori di grande rinomanza ma anche fotografiche – che hanno come tematica l’evento fieristico alessandrino conosciuto nei tempi andati anche come Fiera d’Aprile).
Appena avutala tra le mani ho percepito una strana sensazione. Un sospetto ha attraversato il mio pensiero. La cartolina aveva qualcosa di strano ed indefinibile… A prima vista era molto accattivante ma a fiuto sentivo che qualcosa non convinceva. L’ho analizzata quindi con maggior interesse.
Invece di essere perfettamente piana si presentava ondulata, come il mare un poco mosso da una lieve brezza ed al tatto era un po’ spessa, un po’ più di una normale cartolina, anzi, molto di più.
I bordi non erano affilati e lisci come avrebbero dovuto essere; al tatto si presentavano lievemente ruvidi, come se i fogli di cui è composta questa come quasi ogni cartolina fossero stati messi assieme usando un collante… Inoltre una piega abbastanza vistosa che correva longitudinalmente dalla parte del verso quasi non si vedeva dalla parte del recto.
Il sospetto si stava concretizzando in realtà.
Cartolina falsa! L’ennesimo tarocco.
La prova del nove l’ho avuta grazie ad un angolo parzialmente scollato. Sollevandolo appena ecco scaturire l’inizio dell’immagine di una cartolina usata come supporto.
Ed ecco le mie logiche deduzioni.
Chi ha voluto creare il falso ha preso una cartolina di nessun valore e vi ha incollato sopra un foglietto pubblicitario d’epoca o una parte di rivista del 1938 (riviste che di solito avevano la prima e la quarta di copertina stampata a colori) illudendosi di aver creato un capolavoro unico.
Un’altra ipotesi, forse la più verosimile, è che quel sottile brandello non sia un foglietto qualunque o una pubblicità d’epoca ma possa essere il biglietto di ingresso per assistere al Circuito Bordino.
Il novello contraffattore dovrà fare ancora tanta strada prima di riuscire a creare un vero falso. Per ora può mettersi in coda per cercare di entrare nella Banda Bassotti o sperare di essere assunto dalla squinternata banda de I soliti ignoti di monicelliana memoria. Ma dubito che riesca da questi a farsi assumere; troppo superficiale e maldestro anche per degli ingenui balordi.
Per quanto riguarda le belle cartoline dedicate alla Fiera di San Giorgio di Alessandria ve ne sono di splendide e troverò modo di parlarne in questa rubrica in una delle prossime occasioni.
L’opuscolo della Fiera di S. Giorgio – Abbiamo ammirato in questi giorni l’elegante e veramente artistico opuscolo della Fiera di S. Giorgio. La copertina in magnifici colori con sfondo azzurro è un’indovinata policromia ideata ed eseguita dalla Litografia Rivera. Vi campeggia S. Giorgio (equitum patronus), a sinistra vi è lo stemma municipale, a destra lo stemma ufficiale dello Stato: il fascio Littorio, il tutto intarsiato da corone di lauro. Internamente, le numerose e varie «réclames» sono intercalate da interessanti dati sulla Fiera e da tutto il programma della medesima che va dalla «Mostra dei Cavalli» sino al «Circuito Automobilistico». Questo opuscolo, che può ornare con dignità e decoro il tavolo di qualsiasi elegante salotto, è dovuto all’attività del cav. Paiuzza, Economo Municipale, che ha saputo quest’anno compilarlo con molto buon gusto ed in una forma organica nuova e soprattutto artistica sì da meritarsi complimenti vivissimi.
IL PICCOLO (Settimanale di cronaca) – Anno III – N. 17 – Alessandria, 23 Aprile 1927