In passato mi sono interessato del parcheggio Berlinguer, per fatti di cronaca a danno di dipendenti dell’Ospedale, cui unitamente al sindacato ho prestato assistenza e concorso con una lettera alle Autorità per sollecitare controlli durante i cambi turni, poi attivati. Ora per una iniziativa tutta personale, provo a proporre una ipotesi sperimentale di possibile miglioramento e mi auguro soluzione.
Il recente fatto di cronaca che ha visto come vittima nuovamente una infermiera dell’Ospedale aggredita nel parcheggio Berlinguer, questa volta di pomeriggio, cui va tutta la mia solidarietà umana e di ex sindacalista, ha riportato alla giusta attenzione il problema che evidentemente non è risolto solo con il controllo delle Forze dell’Ordine durante i cambi di turno.
È evidente che occorre ipotizzare una diversa soluzione per sorvegliare e rendere sicuro, per tutti, la fruizione del parcheggio medesimo. La prevista installazione di telecamere non credo possa impensierire la tipologia di “aggressori” e comunque servono a posteriori per aiutare ad identificarli. Si potrebbe valutare una costante presenza di vigilantes addetti alla sua sorveglianza, ma l’estensione dello stesso parcheggio forse richiederebbe più di una presenza.
Oppure una soluzione potrebbe essere quella di trasformarlo da totalmente libero ad una forma, molto soft, di tariffazione. Inizialmente con una sperimentazione semestrale per valutarne l’efficacia e quant’altro.
Mi spiego. Il sito se non sbaglio prevede circa 150 posti auto. Immaginiamo di applicare una tariffa giornaliera di €1, in orario da stabilirsi (es dalle ore 7 alle ore 20), escludendo i dipendenti dell’Ospedale che facciano domanda per un permesso da fornire gratuito da esporsi sul cruscotto, considerato un certo tour over delle auto nel parcheggio, l’incasso sarebbe sufficiente a sostenere il costo di addetti all’incasso dell’euro e al contempo al controllo del sito.
Il servizio potrebbe essere svolto all’ingresso del parcheggio in posizione magari internamente avanzata, alle spalle e tra edicola e bar, per evitare possibili intasamenti allo scorrimento dello Spalto Marengo per eventuali code, con installata eventuale sbarra oppure gli addetti potrebbero avvicinare gli utenti quando parcheggiano negli stalli e riscuotere la tariffa, come avviene in altre situazioni, così si controllerebbe meglio tutto il sito.
Detto servizio potrebbe essere svolto da personale, magari assunto per il tempo sperimentale, da Amag Mobilità che già controlla tutti gli altri parcheggi della città.
Mi rendo conto che trasformare da gratuito a pagamento, seppure così ridotto, l’uso del parcheggio può sollevare comprensibili dubbi, ma credo sia impossibile pensare ad una sorta di sorveglianza continua delle Forze dell’Ordine.
Segnalo inoltre come sia pericolosa l’attuale uscita dal parcheggio stesso, poiché per la presenza di auto parcheggiate sullo Spalto Marengo quasi sino alla uscita medesima costringono le auto in uscita sal parcheggio ad impegnare il centro strada per poter ottenere una visuale sufficientemente libera a rispettare la precedenza di chi transita in quel momento sullo Spalto Marengo.
Ultima cosa, ho notato che il semaforo di avviso attraversamento delle strisce pedonali dal lato Blocco Fiandesio spesso non si accende quando qualcuno attraversa lo Spalto. Il semaforo stesso è molto utile la sera quando il buio non permette una chiara visuale dell’attraversamento e le autovetture in molti casi sfrecciano velocemente. Non dimentichiamo che il personale termina il turno verso le ore 21 e pertanto attraversa quando è buio. Ho letto di una azienda con sede a Valenza che ha inventato e credo brevettato un sistema di illuminazione delle strisce pedonali al momento dell’attraversamento. Forse contattarla per una eventuale sperimentazione sarebbe utile e più efficace.