Drammatica la situazione degli organici di Poste Italiane in provincia di Alessandria, sia per quanto riguarda i portalettere che gli impiegati degli uffici postali.
SITUAZIONE DELLA DIVISIONE POSTA COMUNICAZIONE E LOGISTICA (portalettere)
Terminata l’implementazione del nuovo modello di recapito a giorni alterni (21maggio2018) mancano 30 portalettere titolari di zona.
La copertura lorda siassesta intorno al 98% mentre il nuovo modello organizzativo stabilisce una percentuale lorda del 110% (cioè il 10% di scorte).
Ciononostante, unica provincia in tutto il Piemonte, malgrado l’accordo nazionale sulle Politiche Attive del Lavoro, non sono previste da parte aziendale né trasformazioni da part-time a full time per il Personale che ha questa tipologia di contratto, né stabilizzazioni a tempo indeterminato del personale assunto negli anni precedenti con contratti a termine.
SITUAZIONE DELLA DIVISIONE MERCATO PRIVATI (Uffici postali)
*negli uffici cluster B è presente solo il direttore e manca quasi sempre lo sportellista
*negli Uffici Cluster A2 oltre al direttore è presente solo un impiegato anziché i due previsti
*negli Uffici Cluster A1 oltre a l direttore sono presenti solo due impiegati anziché i tre previsti
* negli Uffici Centrali a doppio turno il servizio viene garantito solamente attraverso il ricorso allo straordinario, programmato strutturalmente di settimana in settimana.
* il personale di sportelleria viene sistematicamente comandato in trasferta e distaccato in sedi di lavoro diverse da quelle di applicazione ma anche in questo caso non è prevista in provincia alcuna immissione di personale.
TENUTO CONTO CHE:
*gli uffici dei piccoli comuni non si possono chiudere, pena le multe di AGCOM e, come affermato recentemente dall’ A.D. Matteo Del Fante in audizione alla Camera, non si chiuderanno nemmeno in futuro;
*le immissioni di nuove risorse alla sportelleria degli uffici postali avverranno solo sulla base della redditività (ricavi) e della pedonabilità (flussi di clientela) dei medesimi
*causa l’orografia del territorio abbiamo in provincia oltre 160 uffici postali monoperatore (cioè con un’unica risorsa applicata) su 208 in totale, in cui il rapporto costi ricavi è sempre più deficitario.
Chiediamo a Poste Italiane quali provvedimenti organizzati vi intenda adottare e alle istituzioni locali quali iniziative intendano mettere in campo affinchè un servizio, che rimane comunque sociale, venga garantito in termini soddisfacenti da un punto di vista quali qualitativo a tutta la popolazione.
SLCCGIL SLPCISL UILPoste CONFSALCOM