1) Un voto di incoraggiamento all’amministrazione comunale di Alessandria, guidata dal sindaco Cuttica di Revigliasco. Ai vari esperti tuttologi, quelli che hanno la soluzione in saccoccia e pensano che questa amministrazione non sia in grado di utilizzare l’arte della magia, per dare risultati immediati dalla sera alla mattina. chiedo: “è possibile provare a lasciarli lavorare con i tempi utili e umanamente possibili”? Ovviamente questa domanda viene posta ai miei concittadini, la cosìddetta “gente comune”. Al contrario la frase in neretto non vale per la controparte politica (locale e nazionale), quella che si ritiene sempre competente, preparata, capace, ma che nella sostanza dei fatti ha reso il nostro paese il fanalino di coda nella crescita in Europa, e a casa nostra avrebbe dovuto perlomeno, con il personale a disposizione e una normale manutenzione, lasciare la città più pulita e in ordine, con meno buche, con la cura del verde e dei cimiteri. Perché scrivo questo: un anno è trascorso e già dai primi mesi piovevano le critiche che “questi” non stavano facendo nulla. Alessandria un anno fa era ancora sprofondata nei problemi del passato, L’amministrazione Cuttica ha trovato cocci e macerie. Vedremo se fra quattro anni avranno realizzato buona parte delle proposte e dei progetti promessi in questa intervista : “Il sindaco Cuttica di Revigliasco: “Logistica, trasporti, turismo e innovazione tecnologica: ecco asset e progetti che possono cambiare il volto di Alessandria”. E poi c’è Aral… Se non l’avranno fatto, io sarò la prima a criticare, e saranno “castigati” dai cittadini nelle urne. Per ora ci tengo a comunicare che dopo circa dieci anni, e due amministrazioni consapevoli della situazione in essere, l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini, con l’ultimo aggiornamento del 10 settembre, mi ha comunicato che gli scolari della Bovio, già dal primo giorno di scuola, hanno potuto finalmente utilizzare l’utilissimo corridoio. Grazie all’assessore per l’impegno e la promessa mantenuta: non capita tutti i giorni!
Voto: 10
2) Notizie come queste non vorremmo più leggerle: “Sberle e insulti ai bimbi: shock in un asilo di Alessandria”. Puntualmente in qualche parte di Italia accade ancora che educatrici usino violenza verbale e fisica su piccoli a loro affidati, e purtroppo è successo anche da noi. Insegnare non è solo un posto di lavoro, ma è una delicata missione pari a quella del medico, ed è necessario esserci portati. Con due figli e tre nipoti ho accumulato esperienza per affermarlo. Da sempre un diploma o una laurea non sono sufficienti, ci vuole altro e non importa nulla se un’insegnante ha esperienza di anni o è alle prime armi, non conta l’età: mia figlia ha avuto un’insegnante con molti anni di esperienza ‘sul groppone’, ma il comportamento ha lasciato un segno negativo in molti bimbi di quel ciclo scolastico. Suo figlio (mio nipote) ha iniziato da pochi giorni la seconda elementare, la sua insegnante è molto giovane e agli albori della sua missione, ma due giorni prima dall’inizio della scuola il piccolo, con una spontaneità che ci ha lasciato positivamente stupiti ha solennemente dichiarato: “sono contento di rivedere la mia maestra perché le voglio tanto bene”. Questa insegnante evidentemente possiede l’empatia, una dote genetica ideale per portare avanti tale delicata missione. Ma perché succedono situazioni come quella dell’asilo di Alessandria, non giustificabili? Di chi è la colpa? Prima di tutto del sistema organizzativo, che per risparmiare impone aule troppo affollate, e questo vale per ogni scuola di ordine e grado, comprese le paritarie, ed è chiaro che il numero degli insegnanti non è sufficiente. Inoltre, prima di assegnare una cattedra, l’insegnante oltre ad avere i titoli didattici dovrebbe superare un esame psico-pedagogico per valutare se è in grado di sostenere il delicato compito. Tornando al fatto raccontato da ogni TV nazionale e pubblicato da ogni giornale, fa specie leggere le dichiarazioni degli avvocati, anche di fronte a un video che se per noi è “schermato” non lo è certo per le forze dell’ordine: “Abusi sui bambini, i legali delle maestre: “Le nostre assistite sono innocenti”.
La giustizia farà il suo corso, nel frattempo sarebbero utili videocamere in tutte le scuole per tutelare tutti: bimbi, studenti, insegnanti personale scolastico, si eviterebbero tante situazioni, e forme di bullismo non passerebbero impunite. Ma la scuola pubblica in Italia, nonostante gli strombazzamenti dei Governi del recente passato, è tutt’altro che ‘buona’: ha invece sempre più le ‘pezze al culo’, e un’ organizzazione che ‘fa acqua’ da ogni parte.
Voto: 2
3) A proposito di potere, e di ‘mani nella marmellata’, bello da rileggere questo articolo di oltre un anno fa: “Coraggio, scacchi, quarti di nobiltà e rifiuti alla mandrogna”. Nei giorni scorsi a sorpresa alcuni nomi importanti di casa nostra sono stati presi con “le mani nella marmellata” (ovviamente parliamo di ipotesi di reato, non di sentenze), fino ad applicare per loro misure interdittive. Parlo dei vertici Ipab Borsalino Alessandria, da indagini partite nel 2015 su un’inchiesta della Guardia di Finanza. Si tratta di appalti per 50 milioni, che sarebbero stati ‘pilotati’ nelle IPAB e case di riposo in Piemonte e Liguria. 35 sono gli indagati nelle province di Alessandria e Vercelli, in questo articolo c’è tutto: “Corruzione e turbativa d’asta: accuse pesanti contro Punto Service”. Non cito i nomi degli “estimatori di marmellata” anche se resi pubblici. Si sa, la marmellata è buona e se non si soffre di diabete molte sono le scorpacciate che si possono fare, anche legalmente.
Voto: 2