Decennale della chirurgia robotica: al Santi Antonio e Biagio illustrate le attività, e inaugurata la mostra

È stata definita la “chirurgia gentile” dall’attuale direttore della Chirurgia Generale Fabio Priora: si tratta della tecnica robotica, che permette a chi opera di essere ancora più delicato, nel rispetto delle strutture anatomiche e la conseguenza per il paziente di una riduzione del tempo di ospedalizzazione, oltre che ad una riduzione del dolore.

I vantaggi della robotica nelle varie discipline sono stati illustrati, insieme ai dati di attività, questa mattina nel corso dell’iniziativa che l’Azienda Ospedaliera ha voluto organizzare per celebrare dieci anni di attività e dare una corretta informazione sulla metodica, che oggi viene utilizzata da ben sei discipline: chirurgia generale, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, chirurgia toracica, chirurgia pediatrica.

“La robotica mi ha colpito per la forte integrazione delle professionalità all’interno dell’Azienda Ospedaliera – ha commentato il direttore generale Giacomo Centini nell’introdurre l’iniziativa – ho visto equipe formate su più dimensioni e l’obiettivo è quello di sviluppare sempre di più le competenze e la ricerca, anche alla luce della prospettiva della presenza degli studenti di Medicina che ospiteremo, che saranno i medici del futuro. Siamo un ospedale in grado di fare cose eccellenti grazie ai nostri professionisti e continueremo a lavorare per l’eccellenza”.

Nutrita la presenza di istituzioni, operatori, ma anche curiosi cittadini che hanno varcato le soglie dell’ospedale per mettersi nei panni di un chirurgo e provare ad utilizzare il simulatore, che sarà disponibile anche lunedì.

Hanno portato il loro saluto il vicesindaco Davide Buzzi Langhi, il presidente della Provincia di Alessandria Gianfranco Baldi, il consigliere dell’Ordine dei Medici Oria Trifoglio, la presidente dell’Ordine degli Infermieri Elisabetta Gnecchi e il consigliere regionale Domenico Ravetti ha portato il saluto da parte dell’Assessore alla Sanità Antonio Saitta.

La tavola rotonda, moderata da Antonio Maconi, ha messo a fuoco lo sviluppo della chirurgia robotica, focalizzando l’attenzione sull’appropriatezza che è l’elemento imprescindibile per il suo utilizzo: garantire al malato una cura precisa, ma idonea. Uno spirito seguito da Giuseppe Spinoglio che diede avvio all’attività dieci anni fa e perseguito con determinazione e costanza da tutti gli operatori aziendali, come ha ben evidenziato Pierangelo Taverna: “La nostra Fondazione, insieme a quella di Torino con il prezioso aiuto di Agostino Gatti, fece un investimento molto rilevante; sono onorato di essere qui perché è raro poter vedere la vita di un progetto a distanza di dieci anni, ma soprattutto apprezzare come sia continuato ad evolvere, grazie alla cultura di tutti gli operatori. Investire in sanità è un modo democratico per dare risposte universalistiche da parte della nostra Fondazione e l’Azienda Ospedaliera lo merita perché si tratta di una eccellenza, per le competenze che ha. Lo crediamo, così come abbiamo creduto nella scuola di Medicina ad Alessandria e crediamo che l’Azienda Ospedaliera possa crescere sempre di più”.

L’attività in chirurgia robotica procede con appropriatezza, come hanno sottolineato tutti i professionisti che si sono susseguiti nelle presentazioni: Luca Matteo Lenti per la chirurgia Generale, Armando Serao Direttore di Urologia, Raffaele Sorrentino Direttore di Otorinolaringoiatria, Claudio Carlini Dirigente Medico di Chirurgia Pediatrica, Nicola Strobelt e Stefano Prigione Direttore e Dirigente Medico di Ginecologia, Maurizio Mancuso Direttore di Chirurgia Toracica.

I numeri vedono circa duecento interventi all’anno e un incremento di attività che supera il 25% rispetto allo scorso anno, distribuito su tutte le specialità. Il numero principale di interventi va alla chirurgia generale, con il 50% della casistica, segue a ruota l’urologia con il 30%, la ginecologia con il 10% delle attività e chirurgia toracica, otorinolaringoiatria e chirurgia pediatrica si suddividono la restante quota. In queste discipline i casi sono estremamente selezionati, secondo le indicazioni delle linee guida e anche secondo le indicazioni dei pazienti.

A seguire il taglio del nastro dello spazio destinato alla mostra “Medicina 3.0: tra storia e innovazione” che rimarrà allestita dal 15 settembre fino al 28 settembre, presso i corridoi dell’Ospedale Civile.

Per tutta la giornata di lunedì, a partire dalle 9.30 e proseguendo fino alle 16.00, il pubblico avrà l’occasione di provare il robot da Vinci immedesimandosi nel ruolo di un chirurgo robotico.