di Jimmy Barco
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Venerdì si è chiusa anche l’ultima parte della sessione di mercato estiva dedicata alla Serie C e l’Alessandria edizione 2018/2019 è praticamente fatta. Diciamo praticamente perché ci sono ancora centinaia di giocatori senza contratto al punto che, se si vuole e se si sa come muoversi, si potrebbero costruire dieci organici vincenti di C ancora prima che parta il campionato.
L’obiettivo di Di Masi era quello di fare le pulizie in casa e la cosa è riuscita, senza neppure sottostare alla solita logica dello scambio di un cane da 50 per due gatti da 25.
Secondo tempo: costruire un organico giovane con un occhio attento al minutaggio, diciamo con un budget più che dimezzato rispetto a quelli delle annate passate e in grado di offrire una base di giocatori poco conosciuti ma validi per costruire un gruppo sul quale poter lavorare in futuro.
Quest’ultimo aspetto invece è tutto da verificare e solo il campo, coadiuvato da un buon lavoro del mister, ce lo potrà dire. Questa piazza sedicente “dal palato fine”, penso che apprezzerà durante l’anno se le cose sono state fatte per bene o “ad minchiam”. D’altra parte godere nell’ammirare le giocate funamboliche di Gonzalez sono in grado tutti, chi invece si picca di essere un intenditore è in grado di appezzare giovani magari acerbi ma con un futuro davanti, o no?
Comunque sia Di Masi mi pare abbia riportato questa società nell’alveo che le compete, vista le potenzialità assolute di questa città e di questo pubblico sotto ogni punto di vista. Per capirci: gestire il Torino, la Fiorentina o il Bologna non ti consente di rincorrere in tema di costi la Juve, l’Inter o la Roma. Di Masi, secondo me, ha fatto bene a calarsi in una realtà come quella mandrogna, anzi, doveva farlo prima.
Agli sportivi ora la scelta: partecipare e aiutare oppure fare i cecchini dietro le finestre. Sono felice però che ci siano cronisti, non so fino a che punto convinti, che in questi giorni cominciano a pensarla come me: ben arrivati sul carro degli antipatici e degli anti populisti. Quello che invece nessuno ha ancora detto lo dico io (dovreste saperlo che Jimmy è sempre un’incollatura avanti agli altri…): occhio invece ai giocatori che sono arrivati.
Perché certe operazioni hanno un senso se Direzione Sportiva e Mister lavorano con grande sagacia nell’individuare i nuovi giovani virgulti. Perché se la metà dei nuovi arrivati, per svariati motivi, non si rivelerà all’altezza della situazione, allora sì che si preparerebbero tempi bui. E dato che ogni giocatore arrivato alla corte di D’Agostino ha sulla schiena impresso il nome del suo sponsor tecnico stavolta a certi DS non sarà consentito, come successo ai tempi di Menegatti, di svicolare dalle responsabilità. Magari grazie ad un giornalista amico e confidente o grazie a qualche tifoso eccellente che provvede a coprire certi incapaci solo perché compagni di bevute la sera.
Una volta c’era tal Cichinisio disponibile a svelare gli altarini: adesso intendo modestamente prendere il suo posto. Uomini (e donne) avvisati…