Conosci me [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

 

 

“Il cantante Lucio Battisti è deceduto oggi all’ospedale San Paolo di Milano all’età di 55 anni.

Battisti era ricoverato da due settimane nel nosocomio.

La causa della morte, secondo quanto si apprende, sarebbe un linfoma maligno che aveva colpito il fegato”

Queste le parole pronunciate dal giornalista al Tg del 9 settembre 1998.

E queste stesse le parole con cui si aprirà “Conosci me”, il lavoro che ho curato e che debutterà ad ottobre per celebrare i vent’anni dalla scomparsa di una delle voci simbolo del Novecento cantautorale italiano.

Che cosa fa di un uomo un’icona?

Certo non la professione. Abbiamo icone nel mondo del cinema ma anche della medicina, della musica ma anche della scienza, della politica ma anche dello sport.

Certo non la produzione. Abbiamo icone che hanno lasciato al mondo una sola cosa che vale però l’universo.

Certo non la collocazione temporale. Da Omero a Chiara Ferragni non c’è secolo che tenga (e a volte anche buongusto).

Di Lucio Battisti si possono dire alcune cose: fu scostante, introverso, singolare, innovativo, geniale, intuitivo.

Scrisse numerose canzoni; di queste moltissime fanno parte del dna di ciascuno di noi, anche delle ultime generazioni.

Non fu come nessun altro.

Per questo motivo la sua unicità lo promuove ad icona.