Nuovo incendio all’impianto Aral di Castelceriolo: è doloso? E a chi giova?

Dopo quello di venerdì scorso, nuovo incendio martedì sera alla discarica Aral di Castelceriolo. Fiamme alte nel cielo, visibili fino in città.

“Che disastro”, commentava sul suo profilo facebook l’assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile del comune di Alessandria, Paolo Borasio, mentre si recava rapidamente sul posto. E poi: “Spinetta Marengo, Cascinagrossa e Castelceriolo: chiudere le finestre, spegnere i condizionatori e non uscire di casa”. Stesse precauzioni si invitava poi ad avere anche nelle abitazioni del Quartiere Pista. Lo spegnimento delle fiamme richiederà certamente parecchie ore.

L’incendio è divampato intorno alle 20,40, e la matrice dolosa appare assai probabile. Ma con quali obiettivi? Far sparire materiali, o magari invece lanciare messaggi cifrati, in vista di decisioni importanti sul futuro della gestione e smaltimento rifiuti? La parola agli inquirenti naturalmente, cui spetta svolgere accurate e rapide indagini. Ma la politica, e tutta Alessandria, è giusto che comincino ad interrogarsi, e a riflettere.

Per la giunta Cuttica, che ha ereditato un anno fa una situazione esplosiva e una società, Aral, piena di debiti e al sostanziale tracollo, una sfida da affrontare con lucidità, e nella massima trasparenza.