A seguito del recente provvedimento del Governo, inserito nel testo del cosiddetto “mille proroghe”, che riguarda la questione del Bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città (varato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 dicembre 2016) per il quale Alessandria ha presentato il progetto denominato “Marengo HUB – Da Periferia a Comunità” — approvato con la sottoscrizione, lo scorso 10 gennaio, di una specifica Convenzione disciplinante i rapporti con i reciproci impegni tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comune di Alessandria — il Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
«I Cittadini, i Comuni, i Sindaci devono nuovamente ringraziare il PD, Renzi e la sua squadra per gli effetti di un modo di fare politica e amministrazione scenografico che lascia amare eredità.
La vicenda dell’emendamento al “decreto mille proroghe” approvato all’ unanimità dall’Aula del Senato se, da un lato, rassicura le Amministrazioni locali sull’avvio di un nuovo corso con un Governo ligio e rispettoso delle leggi e delle sentenze della Corte Costituzionale, dall’altro apre una delicata vicenda che riguarda anche la Città di Alessandria per il progetto “Marengo Hub” ovvero un progetto di riqualificazione dell’area di Marengo e di Spinetta che prevede interventi per oltre 30 milioni di euro di investimenti, con un finanziamento di circa il 60% da parte dello Stato (18 milioni di euro).
Alessandria, in buona fede, ha sottoscritto la Convenzione e attivato le procedure progettuali, comunque costose, che oggi ci dicono effettuate su fondi inesistenti o assolutamente inutilizzabili in quanto derivanti da atti incostituzionali (ossia il “Bando Periferie”).
Si tratta di un altro “corto-circuito” legislativo, come quello per cui se Alessandria paga i debiti sanciti dalle procedure del dissesto (vedi Cissaca), automaticamente si trova nelle condizioni di sforare il Patto di stabilità e subisce tutte le vessazione di un Comune “non-virtuoso”, dovendo ad esempio interrompere nella sostanza tutte le azioni di investimento.
Alessandria vuole solo pagare i propri debiti con fondi già accantonati e vincolati a quei pagamenti, ma se lo fa “sfora”.
Alla luce di tutto questo e dei vari interventi delle forze politiche cittadine, come Sindaco mi domando se in questo momento vi sia coerenza tra gli esponenti locali e quelli nazionali.
Nel concreto: esistono due PD diversi? Quello parlamentare che vota l’emendamento con il quale si posticipa la partita del bando delle periferie per la quota eccedente i primi 24 Comuni finanziati e quello di alcuni esponenti cittadini e consiglieri comunali che su tale inevitabile decisione – ribadisco votata anche dal PD in parlamento — devono per forza di cose o per ignoranza costruire la loro solita e delirante strumentalizzazione?
Se, da una parte, ci vedremo costretti a posticipare i lavori previsti sull’asse Alessandria-Spinetta, d’altra parte, forse è meglio che il problema sia emerso oggi a fronte di un impegno finanziario del Comune già avviato, ma fortunatamente limitato alle sole fasi progettuali.
Al contempo, sottolineo come questo “alleggerimento temporaneo” ci ponga nelle condizioni e ci garantisca la possibilità di affrontare con più tranquillità i progetti oggi in cantiere dell’Amministrazione, recuperando le risorse necessarie al cofinanziamento per le procedure relative al Bando regionale per la riqualificazione del commercio — vinto dal nostro Comune grazie alla operosità dell’ex-assessore Molinari – che ricordo prevede solo un cofinanziamento al 30% da parte della Regione e, per altro verso, per i progetti relativi ai fondi europei Por Fesr.
Tuttavia, da Sindaco della Città, se devo porre l’accento su provvedimenti assolutamente prioritari e strategici, al fine di poter creare le condizioni di serenità e di certezza per poter programmare il futuro di Alessandria senza “trappole amministrative” pericolose, credo sia assolutamente prioritario, urgente e strategico il provvedimento legislativo volto ad eliminare il pericolo di sforamento del Patto di stabilità in caso di pagamento dei debiti pregressi attraverso fondi di bilancio comunali già debitamente messi da parte e vincolati.
Insomma, occorre superare il paradosso legislativo per il quale un Comune — il nostro Comune di Alessandria — per poter sopravvivere come tutti gli altri, non debba pagare i debiti con i soldi che ha già messo da parte!
Per ciò che riguarda il “Bando delle Periferie”, prendo atto delle decisioni del Parlamento e sono fiducioso degli impegni assunti dal Governo anche attraverso le parole dell’Onorevole Riccardo Molinari, che lo stesso sarà rifinanziato correttamene.
Alessandria ha fiducia nel Governo attuale e sa che anche Marengo e Spinetta non resteranno deluse».