Ancora una volta, ancora la Clinica Sant’Anna. A distanza di oltre due anni, nonostante si è passati da dichiarazioni di esubero, licenziamenti individuali, ricorso alla cassa integrazione, alla temporanea chiusura della clinica e alla sua riconversione a struttura psichiatrica, al demansionamento di figure professionali, alla volontà di esternalizzare parte dei servizi della clinica, siamo ancora a discutere di licenziamenti.
Infatti, dopo innumerevoli incontri tra le OO. SS., la clinica e la Cooperativa Sociale Coopera, società indicata dalla stessa clinica come società subentrante e la faticosa intesa trovata con la Cooperativa per l’assorbimento di tutto il personale con le garanzie richieste per i lavoratori, la direzione ci ripensa e comunica alle OO. SS. l’ intenzione di voler procedere con quattro licenziamenti individuali.
La clinica dichiara in una lettera indirizzata agli stessi lavoratori una perdita di circa 980 mila Euro nel 2017, dove ribadisce che “l’unica scelta possibile e più responsabile dal punto di vista sociale è quella dell’esternalizzazione dei servizi al fine di mantenere tutti i posti di lavoro e la sopravvivenza della clinica stessa….”.
Ma poi ci ripensa, e comunica alle OO. SS. la volontà di procedere con quattro licenziamenti individuali, a seguito della scelta unilaterale di esternalizzare le sole pulizie alla cooperativa, inserendo di conseguenza personale esterno.
Ma come pensa la clinica di sanare la perdita dichiarata con il licenziamento di quattro lavoratori? Come è possibile che la S.Anna sia l’unica clinica privata della provincia di Alessandria a manifestare ancora una perdita così importante nonostante i vari interventi strutturali e i sacrifici fatti dai lavoratori per il mantenimento dei posti di lavoro?
A seguito di quest’ultima esternazione da parte della S. Anna, della stanchezza psico-fisica di tutto il personale che si è venuta a creare e che da oltre due lunghi anni vive una completa disorganizzazione e di incertezza per il futuro lavorativo, la F.P. CGIL ha manifestato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori, non escludendo la possibilità della proclamazione di sciopero e la convocazione della clinica presso l’Ispettorato del Lavoro di Alessandria, al fine di dirimere l’ulteriore criticità emersa.
Per la Segreteria Funzione Pubblica CGIL
Francesca Voltan