Sabato 28 luglio, presso la sede delle Ex Carceri di Acqui Terme, giovani artisti locali presenteranno le proprie opere, capaci di contribuire in maniera tangibile al contesto sociale cittadino.
Il progetto intende far conoscere ai cittadini delle produzioni artistiche in grado di mettere in luce le problematicità della vita quotidiana.
Dal 28 luglio al 3 agosto nelle sale ex Carceri verranno allestite alcune mostre tematiche, composte da foto e dipinti, per una lettura illustrata non solo dell’odierna crisi sociale ma anche delle speranze e delle possibilità di rinascita.
La giornata del 28 luglio si aprirà alle ore 16.00 con la mostra collettiva;
dalle ore 19.00 si terrà un mini reading di poesie organizzato da Roberto Chiodo del Concorso nazionale di poesia e narrativa “Guido Gozzano” e alle ore 20.00 inizierà il concorso con i cantautori che si avvicenderanno nel cortile interno del complesso carcerario.
Il pubblico sceglierà la canzone da premiare e il vincitore guadagnerà la produzione gratuita di un videoclip dedicato alla canzone. Questo riconoscimento servirà a incoraggiare e a sostenere gli artisti esordienti che si avventurano nel mondo con la voglia di denunciare un disagio troppo spesso inascoltato.
A metà serata sarà eseguito dall’artista e curatore dell’evento, Mario Morbelli, un suo brano inedito accompagnato dal violinista Alex Lèon.
«L’evento – dichiara Mario Andrea Morbelli – mette in mostra quale sia il potere delle parole: capaci di comandare, persuadere, ma anche di ferire e proteggere. La parola è protagonista, ma deve essere ascoltata per essere capita. Le persone, quindi, sono indispensabili, anche se non vivono la
nostra vita e non conoscono le nostre sofferenze e le nostre emozioni, le nostre ansie e le nostre aspirazioni. Viviamo in un contesto dove prevale la stanchezza e l’indifferenza. Risorse morte, in parole povere. Quando cominciamo a volerci un po’ di bene?»
«Penso che i giovani – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Terzolo – debbano essere gli autori della programmazione delle iniziative in ambito delle politiche giovanili e non soltanto i meri beneficiari. Questa è la ragione per cui sostengo attivamente l’iniziativa. Abbiamo il dovere
sociale di valorizzare la creatività e l’energia dei giovani acquesi e di porrela necessaria attenzione su corde sensibili quali lavoro, crisi e speranze.
Dobbiamo ascoltare i nostri ragazzi per capire come migliorare e incoraggiarli ad affrontare il futuro. A ciò si aggiunga che le ex Carceri non solo verranno valorizzate dall’evento, ma assumeranno un valore simbolico legato alla Rinascita. Rinascita di uno spazio tanto prezioso quanto peculiare su cui come Amministrazione stiamo concentrando una parte del programma culturale, e rinascita di una comunità sociale che non deve mai dimenticare che solo tramite il coinvolgimento di tutta la popolazione e attraverso il confronto reciproco e la collaborazione può nascere la speranza per il futuro».