Anche questa fotografia del ponte sulla Bormida, come quella della scorsa settimana, è stata scattata il giorno della sua inaugurazione (7 luglio 1915).
In questa immagine è da notare il fatto che è ancora visibile il vecchio ponte in legno costruito nel 1809, epoca della dominazione Francese.
Ecco l’articolo d’epoca.
Misterioso suicidio: la strana posizione del cadavere
Lunedì mattina alcune persone che si recavano al mercato, notarono sul ponte Bormida, sulla strada provinciale Alessandria-Spinetta, un uomo a cavalcioni su una bicicletta, coperto da una mantellina, col capo reclinato sulla ringhiera del ponte. A tutta prima sembrava fosse uno che, ubriaco, si fosse addormentato in quell’incomoda posizione. Poi, osservato meglio, si notò che l’uomo era cadavere e presentava una ferita di rivoltella alla tempia destra, e cioè dalla parte verso il fiume, con fuoruscita della materia cerebrale. L’uomo era rimasto fulminato. Si pensò dapprima ad un delitto. Sul posto accorsero il maresciallo dei RR. CC. degli Orti, Bruno Matteo, con alcuni militi, e il giudice istruttore, e dopo diligenti indagini si assodò che il poveretto si era ucciso e che la rivoltella, tenuta col braccio proteso verso il fiume, era caduta in acqua. Il cadavere, dopo le constatazioni di legge, venne portato alla camera mortuaria, ove fu identificato per il capo cuoco dell’albergo Europa, tale Lombardi Mario di Rocco, di anni 34, da Litta Parodi e residente nella nostra città. Addosso al Lombardi si rinvennero lire 400 in denaro ed altri valori, nonchè una lettera alla fidanzata. Il Lombardi deve essersi ucciso verso le 3 di notte e, probabilmente mentre ritornava da Mandrogne ove pare dimori la sua fidanzata. Sembra che la causa che spinse l’infelice al triste passo debba ricercarsi in una malattia che lo affliggeva e che riteneva incurabile.
IL PICCOLO (Settimanale di cronaca) – Anno III – N. 12 – Alessandria, 19 Marzo 1927