Repetto (Fiaip e Appc): “Accordi territoriali per le locazioni agevolate in tutta la provincia: grande opportunità, ma affidatevi a consulenti qualificati”. Ora focus sugli alloggi commerciali

Sono bastate poche settimane, e gli accordi territoriali grazie alle agevolazioni fiscali sulle locazioni (cedolare secca al 10% e significativa riduzione Imu) ad Alessandria, già stanno facendo il loro effetto: “Sia proprietari di casa che conduttori si stanno già rendendo conto delle grandi opportunità connesse a questo accordo, e confidiamo che entro fine anno l’impatto sul mercato sia consistente, nel capoluogo  ma anche in tutto il resto della provincia”, sottolinea Franco Repetto, past presidente e responsabile comunicazione della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali).

In qualità di presidente della APPC, l’Associazione dei Piccoli Proprietari di Case, Repetto sottolinea: “Abbiamo lavorato a lungo per arrivare fin qui, ed il nostro ruolo di consulenti non è certamente finito, ma all’inizio del percorso: ora dobbiamo far comprendere ai clienti, siano essi proprietari o inquilini, le significative opportunità legate alle nuove normative. Non solo: ci tengo a ribadire che per accedere ai benefici occorre ottenere un’ attestazione di rispondenza, che comprova il rientro all’interno dei parametri in rapporto alle caratteristiche dell’alloggio, alla sua collocazione, ed ovviamente al prezzo di locazione. E a rilasciarla possono essere solo le organizzazioni che hanno firmato l’accordo”.

L’importante però è che, attraverso questi accordi agevolati, il mercato immobiliare possa tornare a ‘respirare’, dopo un decennio di penalizzazioni fiscali, oltre che naturalmente di effetti negativi legati alla crisi economica. E’ significativo che la ripartenza avvenga da Alessandria (dove gli accordi sono stati siglati a fine marzo), ma che ora si stia estendendo ‘a macchia d’olio’.

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“Le agevolazioni per le locazioni – spiega Repetto – sono già operative anche a Tortona, e a luglio lo stesso ‘patto’ sarà siglato anche a Novi Ligure e Casale Monferato. Così come già è operativo in tutti i piccoli comuni della provincia: sia pur in questo caso con una cedolare secca al 21%, anziché al 10%”.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza sul quadro normativo, e sui vantaggi fiscali, con cui oggi si trovano a fare i conti sia i proprietari di immobili, sia i loro affittuari.

Lasciamo la parola al presidente dell’Associazione dei Piccoli Proprietari di Case.  “Esiste un mercato delle locazioni regolamentati dalla legge 431/1998  – sottolinea Repetto – dove troviamo due tipologie di contratto: A -Contratto di locazione “LIBERO”  e  B – Contratti di locazione “CONCORDATI”.

Per i primi i classici 4+4 abbiamo l’opzione di cedolare secca al 21% e pagamento pieno dell’imposta Imu e imposta di registro .

I contratti CONCORDATI sono suddivisi in tre tipologie 1) contratti ad uso abitativo agevolato

(art. 2 comma 3); contratti abitativi di natura transitoria (art.5 comma 1); contratti di locazione per esigenze abitative degli studenti universitari ( art. 5 comma 2 ).

Il 30 marzo scorso sono stati firmati i nuovi accordi relativi al comune di Alessandria, cui via via stanno seguendo accordi negli altri centri zona.

A questo proposito è stata stipulata una convenzione tra gli associati di Fiaip e la A.P.P.C. Alessandria. Nello specifico, sul sito del comune di Alessandria sono consultabili tutte le tabelle che tengono conto di diversi aspetti: zona; tipologia; caratteristiche; elementi , parametri oggettivi ; ecc ”.

“I patti territoriali – sottolinea Repetto – possono essere applicati ai contratti agevolati (i classici 3+2 durata minima ), ai contratti transitori (da 1 a 18 mesi) ed agli universitari (da 6 a 36 mesi).

I vantaggi sono notevoli: elenchiamo i principali , per i proprietari si va dall’applicazione della cedolare secca del 10% rispetto al  21%, ad una riduzione Imu del comune di Alessandria all’8,50 ,  oltre a quella fiscale di un’ulteriore  25%. Per gli inquilini scattano meccanismi di detrazione fiscale sulla locazione cumulabili tra i contraenti . Inoltre le imposte di bollo e registrazione vengono azzerate se si opta per la tassazione con la cedolare secca”.

Ma come si fa, concretamente, a beneficiare di questi sgravi, e a sapere se se ne ha diritto? “I Comuni coinvolti – spiega Franco Repetto – pubblicano sul proprio sito internet l’accordo con tutti gli allegati, dove i firmatari hanno predisposto  le tabelle e i parametri che consentono di verificare la fattibilità dei contratti. Il  decreto interministeriale 16/01/2017 alll’art.1 comma 8 recita che per i contratti non assistiti, le modalità di attestazione sono da eseguirsi, sulla base degli elementi oggettivi dichiarati dalle parti contrattuali a cura e con assunzione di responsabilità, da parte di almeno una delle organizzazioni firmataria dell’accordo, della rispondenza del contenuto economico e normativo all’accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali”.

Repetto giustamente non si sbilancia, ma fra gli addetti ai lavori l’entusiasmo è ‘palpabile’,  e sono attesi numeri significativi, nell’ordine delle migliaia di nuove locazioni su base provinciale, grazie alle nuove regole.

“Si tratta – sottolinea Repetto – di uno stimolo straordinario per tutti, a partire ovviamente dai tanti proprietari di case oggi sfitte, che hanno uno stimolo decisivo in più ad ammodernarle e riqualificarle,  per proporle su un mercato come quello delle locazioni che, lo ricordo, nella nostra provincia, e in particolare nel capoluogo, continua ad essere molto attivo premiando effettivamente quella baricentricità della nostra provincia , e sta decisamente producendo risultati interessanti”.

Un po’ più complicato lo scenario sul fronte delle compravendite, soprattutto ad Alessandria e dintorni, e Repetto lo analizza con lucidità: “va fatta una netta distinzione fra immobili datati, se non addirittura fatiscenti, e non più in grado di rispondere alle esigenze odierne, e invece un patrimonio immobiliare moderno, o comunque adeguatamente ristrutturato. Ad Alessandria oggi sul mercato ci sono anche tanti, troppi alloggi che certamente costano pochissimo, ma mercato in quelle condizioni non ne hanno, e difficilmente ne potranno avere. Altro è proporre la qualità, in termini non solo di immobili di nuova realizzazione,  ma anche di prodotti adeguatamente ristrutturati, e dotati di tutte quelle peculiarità oggi ritenute giustamente fondamentali, a partire da quelle energetiche per il rispetto dell’ambiente”.

Franco Repetto rimane convinto delle grandi potenzialità del mercato alessandrino: “La nostra città ha una collocazione strategica, sia sul fronte autostrade che treni. Fondamentale sarà certamente ottenere un potenziamento della linea ferroviaria diretta con Milano, che potrebbe consentire ad Alessandria una maggior ‘attrattività’, in termini di mercato immobiliare. Ma anche l’Università del Piemonte Orientale, con i suoi attuali 3.500 studenti , oltre a tutto il personale docente e non docente, rappresenta una leva di crescita. Anche perché sul tavolo ci sono progetti di ulteriore potenziamento di facoltà e dipartimenti e di oggi la splendida notizia della facoltà di medicina . Rimango convinto che un sistema di ‘accoglienza diffusa’ sul territorio, in termini di immobili da affittare da parte di privati ma anche di luoghi di cultura e divertimento dove migliaia di studenti universitari possano trascorrere il loro tempo quando sono fuori dall’ateneo, sarà nei prossimi anni un  lievito e uno stimolo per tutti: a partire appunto dal mercato delle locazioni.”

Conclude Repetto: “Ci tengo sempre a ricordare che sul mercato delle locazioni per studenti una camera con tutti i servizi compresi ( locazione , condominio , riscaldamento , luce , tari , ecc costa in  media 300 € . Infine chiediamo come settore , di introdurre una cedolare secca per gli affitti commerciali – espressamente richiesta nel Manifesto di Fiaip  – e di eliminare l’Imu sui negozi sfitti. Il mondo immobiliare si aspetta che fra le prime misure che saranno varate dal Governo, al più tardi con la legge di bilancio, trovino spazio interventi che siano in grado di far ripartire un comparto determinante per le imprese, il lavoro e i consumi”.