Nasce formalmente, con il consiglio regionale di martedì, il gruppo consiliare regionale Piemonte di Liberi e Uguali. Con l’adesione del capogruppo Marco Grimaldi proveniente da Sinistra Italiana, di Silvana Accossato e Walter Ottria che hanno sciolto Articolo Uno MDP, viene a crearsi in Piemonte il gruppo di Liberi e Uguali più “grande” d’Italia, seconda forza della maggioranza a sostegno del Presidente Chiamparino.
Nella conferenza stampa di presentazione, ribadendo un’adesione critica all’attuale maggioranza, i consiglieri di LEU hanno voluto sottolineare i tre punti qualificanti con i quali caratterizzeranno l’ultimo anno di mandato.
“L’abbattimento delle liste d’attesa è una priorità non più rimandabile” – spiega Walter Ottria. – “Noi pensiamo che si possa intervenire anche attraverso il completamento del piano assunzioni del personale sanitario e lo sblocco del turnover”.
“Crediamo che la tutela dell’ambiente si ottenga anche con la salvaguardia e la bonifica del territorio e la sua messa in sicurezza con un piano di investimenti ad hoc” – spiega Silvana Accossato, Presidente della Commissione Ambiente – “e riteniamo che sia giunto il momento di superare definitivamente il deposito nucleare di Saluggia, come quel territorio richiede con forza da troppo tempo”.
“Siamo felici e crediamo sia di buon auspicio che la nascita di LeU in Consiglio oggi coincida con il via libera ottenuto da tutti i capigruppo alla proposta di legge sui diritti dei ‘rider’” – afferma il Capogruppo Marco Grimaldi. – “Da anni portiamo avanti battaglie sul diritto allo studio, sulla giusta retribuzione, sull’ambiente e sui diritti. Abbiamo ottenuto molto, ma molto c’è ancora da fare. Oggi in aula si voterà una nostra proposta di delibera sull’applicazione della legge 194 e ora lavoreremo affinché il Piemonte diventi la prima Regione in Italia a varare una legge per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario”.
Sanità, Ambiente e Lavoro le parole d’ordine di LeU in Consiglio regionale, “temi concreti per concludere ancor più positivamente questo mandato amministrativo” – spiegano i tre, ribadendo “di non essere interessati a posti in giunta o altro”, ma di sentirsi già “ampiamente rappresentati da queste battaglie che sono l’unica ragione per cui ogni giorno facciamo politica”.