Grigi: in vista un inedito Comitato di Controllo Gestione

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco

 

 

 

Per i Grigi una settimana, quella passata, senza scadenze o novità di rilievo; sette giorni nei quali si sarebbero giusto preparare strategie e mosse per il mercato. Così avrebbe dovuto essere ma così non è stato perché sono arrivate due notizie, di cui una bufala, che hanno sparso il sale sulla coda all’ambiente.
Al punto da far passare quasi inosservato l’arrivo del primo nuovo giocatore, tal Zockos, un giovane difensore centrale del ’99. Chiaramente non so (e non so neppure quanti altri lo sappiano …) se si tratta di un investimento azzeccato o meno, ma questo lo vedremo in tempi abbastanza brevi. A ben vedere la cosa bizzarra di questa scelta mi pare un’altra: Di Masi, durante la passata conferenza stampa, aveva parlato apertamente di scelta “etica” quella di puntare su giovani virgulti per cercare di collaborare al rilancio di un calcio italiano in gramaglie. E difatti il primo giocatore giovane che è arrivato ad Alessandria è … greco!

Complimenti quindi a colui il quale, all’interno di una direzione sportiva ormai dichiaratamente bifronte, ha suggerito l’ acquisto che ha smentito le intenzioni espresse pubblicamente da Di Masi pochi giorni prima.
Sia chiaro, quello citato è un particolare di per sé ininfluente, ma non vorrei che fosse indicativo in un reparto così nevralgico della società. E penso pure che dualismi in quel settore siano quanto di peggio ci possa essere perché, quando poi si tirano le somme, cominciano i soliti balletti per accaparrarsi meriti là dove le cose funzionano e lo scaricabarile quando emergono operazioni ad minchiam. La diarchia in un settore tecnico di una squadra di calcio credo sia un’autentica iattura.

Dicevo delle due notizie che hanno scosso la settimana. La prima era quella relativa all’intenzione di Di Masi di chiudere i negozi “di famiglia”. E qui si sono scatenati i dietrologi più beceri, chiedendo a gran voce al Presidente di “spiegare” la logica che lo avrebbe indotto ad un gesto così eclatante. E fra tanto becerume non poteva mancare qualche furbacchione che si occupa di informazione (si fa per dire…) il quale, con l’aria tipica di chi sottintende che “il popolo ha diritto di sapere“, lascia credere che certi “dubbi” circa la volontà presidenziale di disimpegno erano legittimi.

Una domanda: ma c’è mai stato un idiota idiota al punto di essere convinto che Di Masi si lanciasse, e nel modo in cui si è lanciato, nell’operazione Alessandria Calcio forte giusto delle risorse generate da due negozi di abbigliamento, seppur negozi di prima grandezza? Penso nessuno sia stato tanto ingenuo e sprovveduto da crederlo.

Per lo stesso motivo il fatto che Di Masi chiuda i due centri vendita non può essere certo indicativo di un suo presunto sganciamento dai Grigi, semmai può essere vero il contrario. Suggerirei comunque di costituire un Comitato di Controllo Gestione Spese (ovviamente della Di Masi Group) con acronimo “CCGDMG” formato da scienziati mandrogni di Economia Politica, direttori sportivi autoctoni in pectore, premi Nobel del calcio locale da tastiera e sfascisti in servizio permanente effettivo che si occupi di monitorare in modo permanente i flussi di spesa della famiglia del Presidente.

Ma si occupi pure di valutare eventuali investimenti e disinvestimenti presidenziali; i cambi auto della famiglia; il tenore delle vacanze dei Di Masi; le scuole private o, meglio ancora, eventuali collegi svizzeri per i pargoli; il livello dei regali scambiati nelle festività natalizie dalla famiglia del presidente tutta pure in occasione delle più svariate ricorrenze.

Senza dimenticare però che detto Comitato dovrà avere soprattutto diritto di veto per quel che riguarda attività e partecipazioni di Di Masi all’interno di Società terze che producono beni e servizi e quant’altro possa anche minimamente limitare le possibilità di spesa e di investimenti calcistici del nostro attuale Presidente.

Mi pare questa un’idea ragionevole, che risponde pure alla legittima domanda di “democrazia diretta” che emerge potente da alcuni strati della nostra tifoseria. Soprattutto da quella che sta analizzando con particolare attenzione il dossier ripescaggio, questa la seconda novità settimanale, finta, per quel che sembra, come uno stronzo di plastica con incorporato fischietto in vendita a Carnevale nelle migliori tabaccherie. E vi so già dire come finirà questa storia, almeno per certuni: che la Società, qualunque cosa faccia e comunque si comporti, sbaglierà tutto. Come al solito, come sempre. Chiudo facendo un augurio di cuore al Direttivo e alle nuove cariche sociali di Orgoglio Grigio che saranno elette attraverso procedure statutariamente corrette tra pochi giorni. Statutariamente corrette, appunto ….