“Come pubblico amministratore dico chiaramente che il programma di Salvatore Rizzello, candidato alla carica di Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, è quello cui ci sentiamo più affini. E a titolo personale aggiungo che l’ho sposato in pieno”. Davide Buzzi Langhi, vicesindaco di Alessandria, parla chiaro. E lo fa in occasione dell’incontro pubblico organizzato per illustrare l’offerta formativa del prossimo anno accademico, oltre alle prospettive future del Dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche, economiche e sociali (Digspes), diretto da Salvatore Rizzello. Nella sala lauree di Palazzo Borsalino l’esito del primo turno delle elezioni è stato citato in modo esplicito da Buzzi Langhi, ma è comunque aleggiato durante una parte dell’incontro. Un po’ perché il secondo turno del 12 e 13 giugno si avvicina, un po’ perché il risultato delle urne – Gian Carlo Avanzi (direttore del Dipartimento di Mecidina traslazionale di Novara) ha ottenuti 272 voti, Salvatore Rizzello 211 voti – ha sorpreso in quanto se Avanzi ha ottenuto 189 voti a Novara contro i 61 di Rizzello, ha invece perso sia ad Alessandria (50 contro 101), sia a Vercelli (33 contro 49). “L’Ateneo è un sistema unico, ma in questo momento Alessandria potrebbe accelerare in modo importante” è stato il commento conclusivo del vicesindaco.
Rispetto al tema dell’incontro, sono state riassunti i numeri del Dipartimento, i corsi di laurea attivi e quelli futuri (triennali e magistrali), i master, l’alta formazione, le relazioni internazionali e la scuola forense ‘Giorgio Ambrosoli’. E proprio da quest’ultima arriva una novità con il presidente, avvocato Piero Monti, che annuncia la prossima adesione degli Ordini degli avvocati di Asti e Biella che si aggiungeranno alle presenze storiche di Alessandria, Novara, Vercelli e Verbania. “Questa – sono state le parole di Piero Monti – è una collaborazione che dura ormai da quasi un decennio. Il fatto che sei Ordini su dieci del Piemonte aderiscano alla Scuola forense conferma la validità delle scelte e la capacità di lavorare per creare una classe di professionisti sempre più pronti ad affrontare le nuove esigenze del mondo del lavoro”.
Intanto, dopo un tempo quasi infinito, è stato quasi completato da parte del Comune il trasferimento dei mobili della sala esposizioni dei cappelli Borsalino negli spazi a piano terra, dove sorgerà il Museo del Cappello. Non appena spostati gli ultimi arredi sarà finalmente libera l’area al primo piano di Palazzo Borsalino dove verranno realizzate la nuova sala lauree (dotata anche di un impianto multimediale), l’aula magna da trecento posti e un’altra aula da 80/90 posti. L’investimento, a carico dell’Ateneo, sarà di 620.000 euro.