È una crisi che ha radici lontane, quella di Aral, l’azienda che si occupa del trattamento e della gestione dei rifiuti dell’alessandrino. Radici che si insinuano sino al 2011, quando la giunta Fabbio decise di smantellare – più per ragioni ideologiche che per ragioni economiche – la raccolta differenziata porta a porta. L’ex sindaco la chiamava la “Ferrari” della raccolta differenziata.
Sono trascorsi sette anni, sette anni in cui la politica non è stata in grado di modificare una rotta che avrebbe portato comunque all’esaurimento dei siti destinati a discarica e che avrebbe comunque condotto a scelte gravi e dannose per l’ambiente e la salute dei cittadini.
Ora, direbbe il poeta, siam giunti al muro che vien detto futuro: e pare non esserci più scampo ad una mera gestione dell’emergenza, in cui Amag Ambiente si impegna in onerosi – e giocoforza temporanei – contratti con privati al fine di non interrompere anche la raccolta in città e trasformare Alessandria in una pattumiera. Alessandria che è stata troppo spesso a guardare, troppo spesso intenta a dire che la differenziata è inutile, che intanto poi tutto viene mescolato lo stesso. Ogni intervento che verrà prospettato di qui in avanti, sarà costoso. Sia esso una nuova discarica, o un inceneritore. Pagheremo tutti molto cara questa inerzia che ci ha contraddistinto.
Il lettore dirà che non si prospetta alcuna soluzione, in queste righe, che al solito si critica ma non si propone. Non è vero. La soluzione è una sola, lo è sempre stata e si chiama raccolta differenziata, accoppiata alla tariffazione puntuale che serve a restituire ai cittadini i risparmi e i benefici della valorizzazione del rifiuto medesimo. La ‘matrigna Europa’ la chiama Economia Circolare. Non ce lo potevamo permettere nel 2011, e invece oggi, con i rifiuti alla porta, con le discariche colme dei veleni che qualcuno ha lì sotterrato pensando a fare cassa, oggi ci possiamo ancora permettere di inglobare il costo nascosto in danni all’ambiente e – di riflesso – alla salute di tutti noi cittadini?
* Possibile comitato Macchiarossa