“Per l’originalità di uno sguardo femminile sulla complessità di una problematica, quella dell’anoressia e della relativa solitudine dell’individuo, che viene per una volta declinata anche in chiave maschile, superando i consueti stereotipi di genere”, la motivazione della Giuria indipendente dello Zonta Short Festival che mercoledì 23 maggio ha premiato il Miglior Cortometraggio del Concorso Nazionale per Cortometraggi a Regia Femminile.
“La faim va tout droit” di Giulia Canella si aggiudica il premio più prestigioso della quarta edizione del Concorso istituito da Zonta Club Alessandria con l’intento di sostenere le protagoniste di una professione, quella di regista, ancora troppo declinata al maschile.I numeri parlano chiaro: al recente Festival di Cannes la firma della carta per la parità ha messo in evidenza come in 70 anni di storia del famoso concorso solo il 5% delle registe invitate siano state donne, 82 contro 1645 colleghi maschi.
Per la sua finalità, il Concorso di Zonta Club Alessandria si avvale, dal suo esordio, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed è ospitato dall’Associazione Cultura e Sviluppo.
Giulia Canella è di Noale, Veneto, ha frequentato la Scuola di Cinema indipendente di Firenze e poi il Centro Sperimentale di Cinematografia della Lombardia diplomandosi l’anno scorso in Regia e Produzione per il Cinema d’Impresa. Ha realizzato cortometraggi per la fondazione Telethon e trasmessi da Rai 1. Lavora come regista e producer per cortometraggi, pubblicità, documentari. Il corto con il quale vince lo Zonta Short Festival 2018, “La faim va tout droit” è stato selezionato dal Festival Corto Dorico e ha ricevuto il Premio Miglior Cortometraggio Veneto e il Premio del Pubblico al Festival Fiaticorti. Il premio offerto da Zonta Club Alessandria vale duemila euro.
Un’edizione importante, contraddistinta da una partecipazione incredibile, con richieste di iscrizione al concorso anche dall’estero, un interesse significativo da parte delle case di distribuzione, e una media di età delle registe partecipanti, molto bassa per opere di altissimo livello. I corti hanno continuato ad affluire per mesi da tutta Italia, tranne che dal nord Ovest: Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta le uniche regioni non pervenute. Grande interesse come sempre dal Centro-Sud Italia. La giuria del premio presieduta da Franco Carciofolo ha avuto il suo bel da fare per scegliere i corti da premiare.
Lo Zonta Short Festival premia registe come Elena Palazzi alla sua opera prima. Con “Gamers” si è aggiudicata il premio per la Miglior Sceneggiatura. E’ la più giovane partecipante di sempre: 23 anni di Ottaviano ha proposto un corto intelligente e ironico sull’amore di coppia.
Dopo l’anoressia e l’amore, il terzo tema che ha conquistato la regia del Premio Zonta è l’accettazione della diversità: con “El hijo de Fatima” Carlotta Piccinini, regista bolognese si è aggiudicata il premio per la Migliore Regia. Oltre ai premi in denaro, Zonta Club Alessandria ha assegnato tre Menzioni di Merito ad altrettanti corti: Vanilla di Rossella Inglese Spider boy di Linda Fratini e Franca di Antonella Barbera e Patrizia Fazzi : tre cortometraggi molto ben fatti che trattano di un amore incestuoso ma consenziente, di un’amicizia tra bambini per contrastare i bulli della classe e la vita dopo uno stupro, dedicato dalla regista a Franca Rame.
Tutti e sei i cortometraggi sono stati proposti in visione al pubblico intervenuto: grandi emozioni hanno suscitato gli argomenti di attualità trattati con delicatezza e fantasia.
Il concorso è biennale ma si preannunciano novità per la quinta edizione.