Maltempo, pioggia e, soprattutto grandine hanno colpito campi di pomodori, uliveti, vigneti, ortaggi, grano e frutteti.
Secondo la Coldiretti “sull’ultima ondata di maltempo che ha investito in particolare il sud Italia in un 2018 dal clima impazzito che dall’inizio anno ha già provocato danni all’agricoltura per oltre 400 milioni di euro”.
Si stima che sia sparito un albero da frutto su quattro per il crollo dei raccolti in tutta Europa.
Si evidenzia, quindi, un calo della produzione di albicocche, ciligie, pesche e susine. Senza contare che i pochi prodotti rimasti avranno un prezzo molto alto sul mercato.
Il tempo, in questi giorni, sembra migliorare ma, spiega la Coldiretti, l’acqua si è rovesciata sui terreni dove, a causa della siccità dello scorso anno, per poter essere assorbita deve cadere in modo continuo e non violento, mentre acquazzoni e tempeste peggiorano i danni.
E’ un problema poi, per alcuni pastori nel raggiungere le greggi perché diversi corsi d’acqua hanno straripato in Sardegna dove campi di verdure e ortaggi sono stati allagati e il grano steso al suolo.
In provincia di Benevento, per esempio, nelle aree investite dalla grandine, è stato distrutto il 30 per cento dei vigneti, degli uliveti e dei frutteti.
“Siamo di fronte all’ultima perturbazione in un inizio di anno iniziato con neve, pioggia e gelo che ha distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti nelle piante da frutto e soprattutto gli ulivi con almeno 25 milioni di piante danneggiate dalla Puglia all’Umbria, dall’Abruzzo sino al Lazio con danni che, a seconda delle regioni, incideranno tra il 15% e il 60% della prossima produzione. L’andamento anomalo di quest’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – ha sottolineato la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.
Intanto, sempre in tema di frutta, il Giappone sta iniziando a pubblicizzare le criobanane: gli studiosi, infatti, hanno messo a punto una nuova tecnica per cui le piante di banane, ibernate e poi risvegliate, originano un frutto dolcissimo e dalla buccia commestibile, coltivato senza pesticidi e più nutriente rispetto al frutto tradizionale. “Dall’estero arrivano alimenti pieni di residui tossici: occhio a riso asiatico, frutta africana, carne americana, grano canadese e salumi tedeschi, chiosa Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti. “Certi prodotti sono così pieni di farmaci che chi li assume diventa insensibile ai medicinali e finisce per diventare incurabile”.