Le stazioni servono ad accogliere e ad ospitare i viaggiatori che partono e quelli che arrivano.
Questa volta parlo di partenze e lo voglio fare con l’aiuto di una bella cartolina d’epoca raffigurante un’interessante locomotiva a vapore in “posa” presso la Stazione Ferroviaria di Alessandria.
Il tempo – come si sa – da sempre è tiranno; ancor più tiranno verso chi, come me, è riuscito ad andare a godersi la sospirata pensione… e – preso dai mille hobby e svariati interessi – di tempo ne ha ancor meno rispetto al periodo in cui era in attività. Insufficiente è il tempo a disposizione per scrivere ancora, in maniera almeno accettabile, su questa bella rivista online.
Il viaggiatore in partenza questa volta sono io e – con queste poche righe di saluto – mi congedo dai miei affezionati lettori, in gran parte anche amici, per tornare ad occuparmi in maniera proficua di una iniziativa di cui presto (spero) si sentirà parlare in questa città.
Ringrazio anzitutto gli amici Andrea Antonuccio ed Ettore Grassano della Redazione di CorriereAl per avermi ospitato numerosi anni fra queste pagine virtuali e – naturalmente – porgo un abbraccio affettuoso a tutti i miei lettori per la pazienza che hanno dimostrato nel leggere e qualche volta nel rispondere e nel commentare i miei scritti.
Le stazioni sono fatte per partire ma anche per arrivare… Chissà.
Buone cose e buona fortuna a tutti!
Caro Tony, siamo noi a ringraziare te per il prezioso contributo di questi anni, l’impegno, la qualità costante dei tuoi approfondimenti. Sappiamo che stai lavorando ad un progetto importante, che gli alessandrini avranno presto modo di apprezzare. Noi Amici di CorriereAl però siamo refrattari agli addii, meglio gli arrivederci. E, per non sentire troppo la tua mancanza, da domenica prossima riproporremo ai nostri (e tuoi) tantissimi lettori il meglio delle oltre 300 cartoline, sempre commentate con sagacia, che ci hai regalato in questi anni. Sperando, di tanto in tanto, in qualche tuo ulteriore contributo ‘originale’. Resisterai alla tentazione? Un abbraccio. E. G.