1) “Negli uffici comunali di via San Giovanni Bosco non solo topi, ma tanti problemi”. Questa è notizia che riguarda un problema igienico sanitario, con la presenza di topi e altri problemi di sicurezza e salubrità che si possono riscontrare in questi uffici distaccati del Comune, con segnalazione dael sindacato CISL/FP. Della vicenda topi e altro hanno parlato abbondantemente i giornali locali, quindi vado oltre e porto alla conoscenza dei lettori il pregresso su questo immobile utilizzato da ufficio e magazzino comunale, che ha una storia particolare. La città lo ha “ereditato” (si fa per dire) in una convenzione urbanistica tra Guala Closures Spa e Comune di Alessandria durante il mandato Scagni (consiliatura 2002/2007). E’ una vicenda di cui si parlò molto, e se ne trova ancora traccia nel web.
Il pezzo linkato racconta che l’operazione prevedeva la permuta dei locali dell’ex stabilimento Guala in via San Giovanni Bosco con terreni a Spinetta Marengo, espropriati dal Comune come agricoli per poi farli diventare industriali e costruirci la nuova sede dell’azienda. Pare che non sia stata fatta all’epoca alcuna perizia sulla struttura acquisita dal Comune, con il rischio che sia stata sopravvalutata rispetto al valore di mercato, probabilmente omettendo o sottovalutando la presenza di una copertura in amianto per migliaia di metri quadrati. Sui terreni di Spinetta il Comune ha dovuto pagare oneri finanziari ingenti, ossia il disavanzo tra il valore agricolo e quello industriale. Ora oltre i ratti e altro questo immobile ha ancora parti in amianto prima o poi da smaltire. In questa città dopo gli anni Calvo, non certo facili per una amministrazione che ha dovuto gestire un dopo alluvione di quella portata, a mio parere non ci siamo fatti mancare niente in peggio.
Voto: 2
2) Menefreghismo degli amministratori e burocrati comunali: caso Giuseppina Rizzato, alessandrina di serie “Z”. Siamo nel 2018 e in un paese che si autodefinisce civile, in una città che non è una metropoli, quindi con possibilità di una stretta attenzione nei riguardi dei suoi cittadini, esiste una situazione che dovrebbe non solo far arrossire ma vergognare ‘di brutto’ ogni amministrazione che, fino ad oggi, non ha fatto nulla per risolvere i problemi della signora Giuseppina Rizzato, residente al quartiere Cristo in via Scazzola 78. Partiamo dall’inizio: la vicenda viene fuori tramite la trasmissione “Filo diretto” di Telecity7/Gold, la mezz’ora condotta a turno da Dede Vinci e Ketty Porceddu, una mezz’ora aperta alle telefonate dei cittadini che denunciano situazioni di disagio esistenti in città e sobborghi. Una trasmissione che non mi perdo mai. Da alcuni anni (non da oggi) la signora Giuseppina è ospite quasi fissa per chiedere aiuto, e i due conduttori fanno quel che possono per segnalare all’amministrazione di turno tale situazione, ma nessuna risposta. La signora Giuseppina abita nella parte finale di via Scazzola da sessant’anni, e dal 2011 la via è stata divisa dal resto della città dalla ferrovia. Quindi quella è diventata intermezzo territoriale di “frontiera” o terra di nessuno tra Comune e Ferrovia, dove ogni servizio viene a mancare. Difficile da raggiungere con ogni mezzo, anche da un’ambulanza quindi zero viabilità, zero fogna, zero acqua potabile, zero sfalcio di erba, raccolta rifiuti non pervenuta, zero di tutto. Ma la signora Giuseppina paga le tasse al pari degli altri alessandrini. Su “Il Piccolo” di martedì 24 aprile l’articolo completo con ogni particolare: “Abita in un posto dimenticato (e non ha acqua)”.
A Massimo Brusasco de “Il Piccolo” la signora Giuseppina ha mostrato i documenti comunali firmati nel 2011 da Nicola Sirchia, responsabile ai Lavori Pubblici dell’amministrazione Fabbio. che giustificano l’interruzione di tale via. Mistero sulla motivazione! Dal 2011 ad oggi sono trascorsi sette anni, nessuno in Comune si è degnato di trovare una soluzione alla signora Giuseppina, che ha diritto ad essere assistita in questo lungo “travaglio” nel garantire servizi indispensabili per mitigare disagi e sicurezza come viabilità, acqua potabile, fognatura, sfalcio dell’erba, ritiro rifiuti, sgombero neve. Se esiste un “pastrocchio” tra Comune e Ferrovia una buona amministrazione cerca di risolverlo per tutelare il cittadino, visto che è stato infilato in quella assurda situazione. Ho notato che l’attuale amministrazione è sensibile alle problematiche dei cittadini: una su tutte l’impegno fattivo dell’Assessore Paolo Borasio in aiuto ai residenti in area golenale indotta. Si spera che il Sindaco Cuttica si occupi di questa anomala situazione.
Voto: 2
3) Elezioni politiche 2018: abbiamo atteso anni perché l’Italia ritornasse ad avere perlomeno la sua sovranità interna (quella esterna i nostri “tutori” se la sono giocata) ritornando al voto, e ora grazie al “Rosatellum” siamo nel caos. Di chi è la colpa? Di chi ci ha fatti fessi con la colpa cosciente e consapevole di aver prodotto lo “stallo programmato” determinato dalla nuova legge elettorale. Partiamo allora da Mattarella, che ha promulgato tale legge elettorale assurda senza neppure sollevare una minima osservazione. A seguire l’estensore Ettore Rosato del PD, da cui la legge prende il nome, “Rosatellum”: ma si legge qua e là che non fosse il firmatario del disegno di legge. Per curiosità ho fatto ricerca e in effetti ho trovato che la legge elettorale colpevole dello stallo e avversata dal M5s ha come primo firmatario proprio un pentastellato: Danilo Toninelli. Qualcuno dirà che non è vero, ma non me lo invento io, quindi cito il link ufficiale del Senato dove si possono trovare tutti i nomi dei firmatari del “Rosatellum”, la prima firma è di Toninelli (5 Stelle)(Atto Senato n. 2941-XVII Legislatura – Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica – Legge n. 165/17 del 3 novembre 2017, GU n. 264 del 11 novembre 2017)
L’elenco inizia così: Iniziativa Parlamentare – On. Danilo Toninelli (M5S) a seguire l’elenco dei cofirmatari dove troviamo un altro penta stellato: On. Tancredi Turco (M5S). Mistero! Infine aggiungo l’elenco dei partiti aderenti alla nuova legge elettorale con il voto favorevole di: Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie e altre formazioni minori. Qualcuno ha provato a fermare tale iniquità come Fratelli d’Italia e pochi altri, ma questo è il risultato. Intanto questo stallo permette all’indigeribile governo “Renzi-loni” di fare o disfare, perché non credo ad un Governo che si occupa solo di normale amministrazione. Mentre leggerete questa pagella, lunedì 7 maggio, Mattarella sarà impegnato nell’ultimo valzer di consultazioni ‘lampo’. Chissà se alla fine l’incarico sarà dato a Matteo Salvini, che alla luce dei fatti ritengo sia la persona giusta per tentare di far risalire la china all’Italia e agli italiani, per tornare a dialogare ‘alla pari’ con Francia e Germania. Sono convinta che Matteo Salvini sia in grado di farsi rispettare. Macron, Merkel e poteri politico/economico/finanziari UE dovranno farsene una ragione.
Voto: 2