Osteonecrosi dei mandibolari: il 5 maggio convegno ad Alessandria

Due disagi a confronto, e un Solone un po' ridicolo [Controvento] CorriereAlSabato 5 maggio all’Hotel Diamante di Alessandria si svolgerà il convegno nazionale denominato “ONJ UPDATE 2018. Osteonecrosi da bifosfonati ed altri farmaci: prevenzione, diagnosi, farmacovigilanza, trattamento” organizzato dal gruppo multidisciplinare Osteonecrosi, coordinato dal dottor Vittorio Fusco dell’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

Un appuntamento di rilievo nel panorama nazionale, che raccoglierà oltre 200 esperti provenienti da tutta Italia (da Bolzano alla Sicilia) e anche dall’estero, per affrontare insieme la sfida di limitare i danni di una patologia potenzialmente invalidante in pazienti già sofferenti per le malattie per cui devono essere loro somministrati i farmaci. Obiettivo: la qualità della vita.

La Osteonecrosi Mascellare e Mandibolare da farmaci (in inglese Osteonecrosis of the Jaws, ONJ) è una patologia invalidante nei pazienti oncologici ed ematologici, ma anche (in misura minore) ai pazienti sottoposti a terapie per l’osteoporosi. È stata riconosciuta solo recentemente, associata all’utilizzo di vari farmaci.
Purtroppo, sono diversi i fattori che potrebbero favorire l’insorgenza dell’osteonecrosi: particolari condizioni patologiche e problemi a livello del cavo orale (parodontopatie, necessità di estrazioni dentarie, ecc).

Per questo da oltre dieci anni, l’Oncologia e l’Ematologia di Alessandria hanno costituito, insieme ad altri specialisti dell’Azienda Ospedaliera (in primis la Chirurgia Maxillofacciale con la dottoressa Antonella Fasciolo), il gruppo multidisciplinare per lo studio ed il trattamento dei pazienti affetti da osteonecrosi dei mascellari e soprattutto l’adozione di misure preventive, che oggi promuove l’iniziativa.

Grazie al gruppo multidisciplinare, ha preso avvio un Centro di Documentazione e Prevenzione della Osteonecrosi da farmaci, unico in Italia e riferimento a livello nazionale, che si avvale della preziosa collaborazione della Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera e della Biblioteca Virtuale del Piemonte: in questi anni ha provveduto alla raccolta e classificazione di tutto il materiale inerente l’argomento (dal 1990 ad oggi) pubblicato su riviste scientifiche, attraverso la ricerca su web (PubMed) e sulla rete o attraverso contatti con esperti, centri e operatori sanitari che si occupano o si interessano del tema, in modo da creare un archivio completo e dettagliato.

L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza tra gli operatori in merito a questa patologia, come spiega Vittorio Fusco: “Tale patologia, nei pazienti che assumono determinati farmaci, può essere tenuta sotto controllo, se non evitata, attraverso una buona igiene orale e attraverso controlli costanti”.

L’attività del Centro, collocato presso l’Oncologia diretta dal dottor Gianmauro Numico, prosegue le sue attività anche grazie alla Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, coordinata dal dottor Oscar Bertetto, che vi partecipa attraverso il finanziamento del convegno del 5 maggio, di una borsa di studio per un operatore specializzato nella raccolta dei dati clinici dei pazienti, che vengono elaborati per analizzare sempre più a fondo i differenti aspetti della patologia, oltre ad altri corsi di aggiornamento e congressi sul tema.

Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, Giovanna Baraldi, esprime la propria soddisfazione per l’iniziativa: “Grazie alla sinergia con le altre istituzioni, con la Rete Oncologica e la Biblioteca Virtuale, anche pazienti afferenti ad una piccola nicchia di patologie, molto complesse, hanno potuto trovare una risposta di salute. Questo gruppo multidisciplinare e il Centro sono esempi di come attraverso il confronto, l’analisi e l’attenzione alle evidenze, sia possibile agevolare i pazienti in modo sollecito, puntuale e con grande attenzione per la loro qualità di vita”.