Suor Letizia De Ponti: venerdì un convegno su trent’anni di solidarietà sociale attraverso le opere

Tortona intesta cinque aree a personaggi illustri CorriereAl 1La figura e l’opera di suor Letizia De Ponti, che per quasi trent’anni ha gestito l’orfanotrofio San Giuseppe, annesso all’ospedale civile “Santi Antonio e Margherita” di Tortona, saranno rievocate in un convegno promosso ed organizzato dal Comune che si terrà venerdì 4 maggio, con inizio alle ore 17.30, presso il ridotto del Teatro Civico di via Ammiraglio Mirabello 3.

Il convegno, intitolato “Assistere Educare Confortare”, vuole analizzare il tema della solidarietà sociale e l’opera delle donne in questo campo, a partire dall’immediato secondo dopoguerra fino ai primi anni Settanta, con particolare riguardo alla figura di suor Letizia.
Il periodo preso in esame rappresentò per Tortona una fase di intense trasformazioni non solo economiche, ma anche sociali e culturali. Se da un lato la Città conobbe un intenso sviluppo economico (da comune prevalentemente agricolo a centro industriale di rilievo), dall’altro non mancarono mutamenti significativi nella struttura demografica e sociale, con la crescita della classe operaia e l’arrivo di numerosi immigrati provenienti dal Veneto e dal Sud e di profughi dalle ex colonie africane e dell’Egeo.

Il programma del convegno prevede, dopo il saluto degli Assessori ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità, Lorenzo Bianchi e Vittoria Colacino, e l’introduzione ai lavori del Presidente del Consiglio Comunale, Gianni Castagnello, le relazioni di Cesare Raviolo (“Dalla “ricostruzione” al “miracolo economico”: la situazione socio-economica di Tortona negli anni cinquanta e sessanta”), Monica Graziano (“Gli enti assistenziali cittadini e le attività benefiche nel secondo dopoguerra”), Dino Tosi (“Assistere Educare Confortare. Suor Letizia, “mamma” degli orfanelli di Tortona”).
Il programma sarà completato da alcuni intermezzi musicali offerti dal tenore Giovanni Distefano e dal tastierista Paolo Pecin.