L’abbiamo alzata! Gioisco per la Coppa vinta, fantastico vedere i grigi e Alessandria festeggiare un trofeo. Ne avevamo proprio bisogno, dopo tutti questi anni.
Già, quarantacinque anni dopo. Nel 1973 non potevamo ancora postare le nostre foto sui social come abbiamo fatto il 25 aprile. Le notizie e i commenti relativi alla finale li leggevamo sui giornali. Mi sono incuriosito, sono andato a sfogliare La Stampa e Il Piccolo di quei giorni, per ritrovare cosa si scriveva ai tempi della Coppa dei grigi. Quella del 1973.
Il Piccolo era bisettimanale, usciva il mercoledì e il sabato, ma anticipò a venerdì 29. “Date le festività, con conseguente chiusura pomeridiana delle edicole”, era scritto sull’edizione di mercoledi 27 giugno, che apriva in prima pagina con “L’angolo del gattopardo”:
L’Alessandria in finale: Coppa Italia in grigio? I ragazzi di Marchioro reduci dal pareggio di Modena (in sette minuti sono passati dallo zero a due al due a due) i grandi favoriti.
Dunque il nostro giornale esce il giorno stesso della finale. In prima c’è la fotonotizia dell’insediamento della presidenza dell’A.T.M. in municipio con il sindaco Felice Borgoglio.
Tanta “giudiziaria” a pagina 2. Tra furti, truffe e guida senza patente spicca l’incidente di un rappresentante quarantaduenne che “è andato a sbattere – per cattivo funzionamento dei freni, come ha dichiarato in seguito – contro una sbarra del passaggio a livello della linea Alessandria-Acqui in quel momento abbassata”. Per il “danno all’amministrazione F.S.”, il guidatore incauto dovrà pagare 130 mila lire, il costo di riparazione della sbarra.
Lo stesso giorno sulla Stampa Walter Mandelli, presidente di Federmeccanica, si lamenta: nell’area torinese non si lavora a pieno ritmo perché manca la manodopera. Mandelli è ben noto ai tifosi di calcio, anche alessandrini. Nel 1970 ha guidato infatti la delegazione azzurra ai mondiali del Messico, scontrandosi violentemente con Gianni Rivera, una volta di più delizia (sul campo) e quasi sempre croce (fuori dal campo). A proposito di dirigenti calcistici, troviamo la notizia della nomina a presidente della Lega del sempiterno Franco Carraro.
Colpisce molto, letto ora, un commento dagli Stati Uniti: Sarebbe una tragedia, non solo per l’America, ma per il mondo intero se il Presidente Nixon dovesse dimettersi o fosse rimosso con l’impeachment, scrive il corrispondente Ennio Caretto (nato nella nostra provincia, a Odalengo Grande).
Nelle pagine sportive del quotidiano torinese si festeggia “Fiasconaro campione vero. Tutto il mondo ci invidia il primatista degli 800”. La Bild Zeitung, si legge nell’articolo, ha voluto sapere cosa aveva mangiato Marcello al pomeriggio. Ci si riferisce al giorno 27, quando all’Arena il mezzofondista oriundo ha stabilito il primato mondiale dei due giri di pista.
Invece sul Piccolo nei Chiaroscuri, a firma “ave” si legge: Lorenzetti sarà di casa al “Flaminio”. E se l’estro lo sorreggerà ancora per novanta minuti farà vedere le streghe a qualcuno, come ha fatto a Modena. Nel pezzo non mancano le preoccupazioni per la stagione successiva: “L’austerità la si lasci agli altri. Visto che nel calcio è deleteria! L’Alessandria non può più diventare piccina!”. Insomma, manca il nuovo allenatore, si preannuncia una rivoluzione della rosa, Salvadori andrà al Torino, il presidente Sacco ancora deve pagare i premi al termine di una stagione che in campionato ci ha riservato delusione, e “…le polemiche. Che sempre affiorano a risultato mancato.”
Un trafiletto riporta anche i prezzi di ingresso allo Stadio Flaminio di Roma: tribuna centrale L. 5000; tribuna laterale, 3000; curve, 1500.
Nella pagina dei cinema spicca ‘La piscina’, in distribuzione da noi anche se risale a quattro anni prima. Lo danno al Galleria. Vietato ai minori di 14 anni. Il lancio sulla Stampa dice “un film pervaso di sottili veleni… un clima di suspense quasi insopportabile”. Con Alain Delon e Romy Schneider, riuniti anni dopo la fine della loro storia d’amore e mai belli come qui, ha il nome grande in cartellone Maurice Ronet, mentre è appena citata Jane Birkin. Tra i film francesi di Delon, ‘La piscina’ ha mantenuto l’alone di culto insieme a quello che gira l’anno dopo, 1970, con l’altro grande del cinema d’oltralpe di quegli anni, Belmondo. Il titolo lo ricordiamo molto bene noi alessandrini: Borsalino.
Il Piccolo del 29 giugno è chiuso dalla “pagina dei morti”, tuttora un tradizionale appuntamento, soprattutto per i lettori più avanti con gli anni.
Il giorno dopo, sabato 30 luglio, il titolo nella pagina sportiva della Stampa si concentra sul concitato esito della finale:
Alessandria-Avellino sospesa. Nei “supplementari” i grigi vincevano 4-2. (Invaso il Flaminio dai tifosi campani)
E Stampa Sera nel pomeriggio rilancia: Alessandria, successo senza festa per l’invasione. L’allenatore Marchioro, che andrà al Como, elogia Lorenzetti, “un uomo – dice – che potrebbe giocare con disinvoltura anche in serie A.”
Un preannuncio di quel che accadrà di lì a pochi mesi invece nella notizia in prima pagina del giornale torinese: “Tentativo di golpe in Cile, Allende salvato dai militari”. Il tentativo – il “tanquetazo” – fu diretto dal colonnello Souper che pochi mesi dopo si macchierà delle torture e dell’omicidio del musicista Victor Jara. Proprio sulla Stampa, a metà luglio, il corrispondente Livio Zanotti intervisterà un militare di 57 anni, “in buona salute e con le idee ancora vivaci (“faccio sport, vita di caserma e non ho il minimo acciacco”)… studioso di geopolitica… dice di aspirare soprattutto alla felicità del popolo e al suo sviluppo in armonia con la Costituzione.” Il suo nome, allora sconosciuto, diventerà tristemente famoso. Si chiama infatti Augusto Pinochet.
Per leggere della vittoria grigia sul Piccolo dobbiamo aspettare mercoledì 4 luglio, e una prima pagina in gran parte dedicata alla Coppa Italia.
Tra le altre notizia, chiaro segno dei tempi: Tre mesi agli studenti che diffusero volantini “colpevoli di vilipendio alle forze di polizia” mentre avevano chiesto l’assoluzione dei due militanti di “Lotta Continua”, “i difensori avv.ssa Guidetti Serra di Torino e avv. on. Fracchia di Alessandria”. I volantini si riferivano “alla visita ad Alessandria (30 aprile 1972) del segretario nazionale del MSI on. Almirante”. Nei volantini era scritto che “la polizia di Andreotti è disposta anche a uccidere e a massacrare pur di conservare ai fascisti la possibilità di offrire i loro servizi e i loro manganelli ai padroni”.
Già, Andreotti. Il Presidente del Consiglio si è dimesso il 12 giugno e un suo tentativo di formare il nuovo governo è fallito. Sono in corso, proprio come ora, le consultazioni. A luglio entrerà in carica il quarto governo Rumor: si dovrà dimettere nel ‘74 per lo scandalo delle tangenti delle società petrolifere (che lambirà anche la nostra città, e una traccia si trova proprio in quella prima pagina del Piccolo del 29 giugno).
Facciamo un salto in avanti (be’ solo di pochi giorni). Venerdì 6 luglio La Stampa scrive: Ecco, allora, poco prima di mezzanotte, spuntare il nome del tecnico dell’Alessandria fino a ieri piuttosto misterioso. Si tratta di Ballacci che aveva rotto con l’Arezzo.
Inizia un’altra, gloriosa, storia.