Confintesa Ugs Medici, Avanzi e il concorso ospedaliero: la parola all’Upo e al ‘Maggiore’ di Novara [Centosessantacaratteri]

10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL] CorriereAldi Enrico Sozzetti

 

 

Dopo l’uscita del pezzo “Medicina ad Alessandria? Una battaglia ancora tutta da vincere” scrivono Cesare Emanuel, rettore dell’Università del Piemonte Orientale, e Mario Minola, Commissario dell’azienda ospedaliera universitaria ‘Maggiore della Carità’ di Novara. L’intervento è relativo alla parte finale dell’articolo dove si parla di un potenziale caso sollevato da Pietro Luigi Garavelli, medico e sindacalista di Confintesa Ugs Medici che su Facebook è intervenuto con alcuni post in cui ha manifestato la personale “curiosità da sindacalista in quanto Gian Carlo Avanzi (candidato alla carica di Rettore insieme a Salvatore Rizzello, ndr) pur vincendo un concorso ospedaliero, non si dimise, né prese aspettativa dall’Università, come previsto, mi pare, dalla normativa vigente”. Il riferimento era alla posizione del medico all’epoca del conferimento dell’incarico ospedaliero di direttore della Struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione d’urgenza, avvenuto con una delibera dell’azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità del marzo 2010.

“Le affermazioni di Pietro Luigi Garavelli circa la necessità di una aspettativa dal ruolo di Professore universitario da parte del Prof. Avanzi per ricoprire il ruolo di Direttore di struttura complessa – sono le parole di Emanuel e Minola – sono prive di qualsiasi fondamento giuridico per le motivazioni di seguito indicate. L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara nel 2007 è stato trasformato in Azienda Ospedaliero Universitaria, cioè in una Azienda ospedaliera integrata con l’Università. Nelle Aziende Ospedaliero Universitarie, ai sensi dell’art. 5 comma 5 del D.Lgs. 21/12/1999 n. 517, l’attribuzione e la revoca ai professori e ai ricercatori universitari dell’incarico di direzione di una struttura complessa è effettuata dal Direttore Generale d’intesa con il Rettore, sentito il Direttore di Dipartimento. Nella fattispecie in esame è stato invece emesso un pubblico avviso per il conferimento dell’incarico di Dirigente Medico – Direttore di struttura complessa – Medicina e Chirurgia d’Urgenza. L’idoneità dei candidati a ricoprire il suddetto incarico è stata valutata da una Commissione esaminatrice e, al termine della procedura, il Prof. Giancarlo Avanzi è stato ritenuto il candidato più adatto”.

“Il Prof. Avanzi, professore di I° fascia di Medicina Interna, era convenzionato con l’Azienda Ospedaliera, ricopriva il ruolo di Dirigente Medico e svolgeva attività di Responsabile ai fini assistenziali della struttura complessa a direzione universitaria ‘Allergologia e immunologia clinica’. Non si comprende perché il prof. Avanzi, già Dirigente Medico in convenzione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria, avrebbe dovuto essere collocato in aspettativa dall’Università. Trattandosi di incarico di struttura complessa conferito dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di riferimento, in quanto caratterizzata istituzionalmente dall’integrazione tra l’Azienda Ospedaliera e l’Università del Piemonte Orientale ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. 21/12/1999 n. 517, non è previsto il collocamento in aspettativa del professore universitario al quale è conferito l’incarico. Lo stesso Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale per la disciplina dell’integrazione tra attività didattiche, scientifiche e assistenziali della Facoltà di Medicina e Chirurgia, recepito dalla Regione Piemonte con deliberazione della Giunta Regionale 23/11/2009 n. 13-12606, stabilisce all’art. 5 che ‘le strutture previste nell’Atto Aziendale a direzione affidata a dirigenti del SSR, nel caso di nomina di Professore o Ricercatore universitario o di transito del Direttore già in servizio nei ruoli universitari, sono attribuite/mantenute a direzione degli stessi per il tempo di svolgimento del loro incarico. Quest’ultimo aspetto è stato ben illustrato nella deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, peraltro mai impugnata”.