Il Gabbiano inaugura la nuova Residenza Protetta “Frugone” di Busalla

La collaborazione virtuosa tra pubblico ( ASL 3 Regione Liguria) e privato (Cooperativa sociale Il Gabbiano di Alessandria) ha consentito in poco più di due anni di ristrutturare l’ex Ospedale Frugone di Busalla, velocizzando la burocrazia e creando un ambiente operativo e accogliente per ospitare la nuova Residenza Protetta “Frugone”, integrata con un Centro Diurno di secondo livello, e l’innovativo progetto di sostegno alla Domiciliarità destinato ad anziani fragili, che verrà attivato a giugno.

“La Residenza di Frugone è un luogo a misura di persona, accogliente, alla quale le famiglie possono affidare i loro anziani con serenità per l’ultima fase della vita: il personale de Il Gabbiano con grande sensibilità sa occuparsi degli ospiti mettendo al centro della loro prestazione la relazione e l’affettività”: queste le parole che sintetizzano la fiducia dell’ASL3 nella cooperativa Il Gabbiano che da decenni si distingue in provincia di Alessandria nella gestione di case di riposo e con Busalla si introduce in modo significativo in Liguria.

Alla presenza della vicepresidente e Assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale, del Direttore Generale di Asl3 Luigi Carlo Bottaro, del Direttore del Distretto Sanitario 10 Valpolcevera e Valle Scrivia Maria Romana Dellepiane, del Responsabile della S.S.D. Coordinamento Attività Geriatriche Asl3 Lorenzo Sampietro, di tutti i sindaci della Valle e del presidente della Cooperativa Il Gabbiano Corrado Parise è stata inaugurata una realtà modello, tassello fondamentale della sanità a kmzero in Valle Scrivia.

“La Giunta regionale – ha affermato Sonia Viale – ha deciso di potenziare l’offerta sanitaria di questo territorio, dopo la progressiva riduzione decisa dalla precedente giunta, fino alla chiusura dell’ospedale Frugone, che due anni e mezzo fa abbiamo trovato in condizioni di degrado. Così, insieme alla Asl3 Genovese, l’anno scorso abbiamo avviato un progetto sperimentale, attivando un punto di primo intervento con il supporto dell’automedica, e oggi inauguriamo questa struttura che non è solo una residenza sanitaria per gli anziani ma è anche il luogo della sperimentazione fondamentale di una sanità a chilometro zero. Da qui infatti – ha proseguito l’assessore Viale – grazie alla collaborazione dei Comuni, partiranno percorsi di assistenza domiciliare per far sì che gli anziani possano rimanere il più possibile nelle proprie case, garantendo loro l’aiuto necessario per poter continuare una vita autonoma e indipendente. Laddove è necessario, ovviamente, il sistema sanitario è pronto ad accogliere i cittadini nelle residenze sanitarie oppure negli ospedali ma – ha concluso – il passaggio da un sistema “ospedalocentrico” ad una reale integrazione tra ospedale e territorio costituisce il vero motore del cambiamento della sanità ligure”.

La nuova struttura residenziale, gestita dalla Cooperativa Il Gabbiano, è posta al primo piano dell’ex Ospedale e si avvale di 19 posti letto totali, di cui 12 per anziani totalmente non autosufficienti e 7 per anziani parzialmente autosufficienti. Al piano terreno è presente il Centro Diurno di secondo livello con 10 posti a disposizione di pazienti con demenza. Entrambi i servizi sono operativi da febbraio 2018.

“L’umanizzazione delle prestazioni è il punto cardine del nostro stile. La qualità dell’accoglienza e del sistema di cura offerto da Il Gabbiano rende questa struttura un faro in Valle Scrivia: i 19 posti letto a disposizione sono tutti utilizzati e abbiamo già famiglie in lista d’attesa. Con il personale de Il Gabbiano gli anziani vivono accuditi h24 in una nuova casa che è la loro casa, dimensionata per le loro esigenze quotidiane, perché il benessere della persona è il fiore all’occhiello della nostra proposta” ha detto il presidente Parise.

Il Gabbiano in provincia di Alessandria è una realtà importante del settore socio-assistenziale: gestisce in proprietà o in affidamento le case di riposo SS.Giovanni e Andrea di Frugarolo, Pio Istituto Brizio di Sale, M.De Martini di Lu ma è attiva anche in altri settori del sociale ( Comunità Rosanna Benzi di piazzetta Bini in Alessandria, educativa territoriale per bambini e minori con sedi a Quattordio e Spinetta Marengo). Con Busalla inizia una nuova storia che mette al centro la persona prima di tutto.

“Lo stile Il Gabbiano” ha conquistato la Valle Scrivia: il sindaco di Busalla, Loris Maieron, presidente dell’Unione dei Comuni ha messo in evidenza come il recupero di fiducia nella sanità passa attraverso momenti di collaborazione come questo, tra pubblico e privato: “il recupero di una struttura ben affidata nella gestione è un segnale importante per il territorio.”
A partire da giugno 2018 la struttura di Busalla sarà anche sede della sperimentazione Asl3 di un modello di RSA Aperta che prevede – in sinergia con il Distretto Socio-Sanitario (Cure Domiciliari – MMG) e l’ATS n.37 Unione dei Comuni dello Scrivia – interventi domiciliari a sostegno della permanenza a casa, in condizione di tutela, di anziani fragili non autosufficienti.

Tali interventi rispondono all’esigenza di offrire una maggiore flessibilità e personalizzazione dei servizi della Rete Territoriale Socio-Sanitaria per le persone anziane fragili, garantendo a loro e alle loro famiglie – a parità di bisogno sanitario ed assistenziale – l’opportunità di scelta del luogo e della modalità delle cure. I percorsi assistenziali per le persone anziane non autosufficienti vedono quindi aggiungersi alla loro tradizionale articolazione dei luoghi di Cura – ovvero Residenziale e Semiresidenziale – un nuovo nodo, quello che ad ogni persona e famiglia è più caro: la Casa.

Ad oggi l’offerta domiciliare di servizi Socio-Sanitari è rappresentato dalle Cure Domiciliari nella continuità assistenziale ospedale-territorio (dimissioni protette) o dalle Cure Palliative, entrambi servizi a carattere temporaneo. Il modello di intervento domiciliare che si sperimenterà a Busalla intende rafforzare il sostegno agli anziani e alle famiglie che scelgono la casa come alternativa al ricovero definitivo in una struttura, ampliando l’offerta di servizi resi al domicilio, in base al bisogno individuale e rendendo così possibile realmente per la famiglia mantenere a casa il proprio caro.

L’offerta quindi si apre a un ventaglio di possibilità che partono dalla fornitura e somministrazione dei pasti, all’igiene personale e ambientale e possono arrivare all’integrazione degli interventi sanitari (infermieristici, riabilitativi, medici) svolti dalle Cure Domiciliari del Distretto Socio-Sanitario o di quelli sociali svolti dall’ATS attraverso pacchetti di prestazioni di intensità crescente da erogare al domicilio in base al Piano di Assistenza Individualizzato formulato dal Distretto Socio-Sanitario 10 Asl3 e condiviso con il MMG, l’Ambito Territoriale Sociale e l’Erogatore del servizio.

Le finalità, oltre al mantenimento della persona anziana non autosufficiente comorbida al domicilio, sono anche quelle di una riduzione degli accessi potenzialmente evitabili in Pronto Soccorso e dei ricoveri ospedalieri ovvero in generale dei Consumi Sanitari, attraverso un costante monitoraggio delle condizioni cliniche dell’assistito, dell’aderenza alle terapie prescritte, di una socializzazione attuata anche attraverso il coinvolgimento delle Associazioni territoriali.

Il servizio, che non ha carattere di urgenza, sarà attivo 7 giorni su 7 e 365 giorni l’anno avvalendosi del personale e del know-how della Residenza Protetta “Frugone” sotto il coordinamento di Asl3.