Il giorno in cui fu chiuso l’Ufficio Postale del sobborgo di Casalbagliano credevamo che il nostro punto di riferimento sarebbe stato qualche Ufficio Postale del rione Cristo.
In effetti coloro che avevano conti correnti o prodotti finanziari in corso videro assegnarsi come punto di riferimento l’Ufficio di via Pietro Nenni.
Quello che non avremmo mai immaginato è che se fosse capitato di dover ritirare una raccomandata, perché non si è in casa al momento della consegna, l’Ufficio di riferimento diventa niente poco di meno che quello di Cantalupo in Strada Acqui 75.
Per coloro che sono provvisti di un proprio mezzo, raggiungere il Cristo oppure Cantalupo è indifferente ma per chi non è provvisto di un proprio mezzo significa spostarsi in autobus ad Alessandria e poi con un ulteriore autobus bisogna raggiungere Cantalupo.
Dopo aver sbrigato la pratica all’Ufficio Postale si riprendono i due autobus, compatibilmente con i pochi orari disponibili, facendo rientro a Casalbagliano dopo aver speso circa 5-6 euro in trasporti.
Tutto ciò grazie alla razionalizzazione avviata un pò di anni fa dal gruppo Poste Italiane che ha portato alla chiusura di diversi uffici postali.
Ma le disavventure degli abitanti di Casalbagliano con il Gruppo Poste Italiane non finiscono qui.
I cittadini del sobborgo sono alla ricerca di una struttura/area da poter impiegare per i ragazzi di Casalbagliano come punto di svago-ricreativo e di aggregazione.
L’unica struttura disponibile di proprietà del Comune è stata data tempo addietro in concessione decennale se non ventennale a Poste Italiane sembrerebbe per essere impiegata come Dopolavoro.
Peccato che negli ultimi anni la struttura sia stata letteralmente abbandonata e sembrerebbe essere stata occupata da persone non autorizzate da Poste Italiane.
Il “Comitato Casalbagliano” ha sollecitato l’amministrazione comunale affinchè faccia chiarezza sulla questione ma purtroppo da mesi si attende una risposta da parte di Poste Italiane che non arriva.
A questo punto come cittadini non possiamo che affidarci agli organi di informazione per far emergere queste criticità.
Speriamo di non dover arrivare al punto di coinvolgere le TV (es Gabibbo) là dove non arrivano le risposte dalle istituzioni competenti.
Cordiali saluti.
Per il “Comitato Casalbagliano”
Giovanni Gigantino